AZIENDE SEQUESTRATE E CONFISCATE ALLE MAFIE:
COME TUTELARE I LAVORATORI DIPENDENTI E LE IMPRESE. LA FILLEA CGIL LANCIA UNA RACCOLTA DI FIRME
Quando
una impresa viene sequestrata alle mafie, spesso accade che quell’
impresa non riapra più i battenti e a pagarne il prezzo più alto
siano i dipendenti, che restano senza lavoro.
Accade anche che quelle poche imprese che sono bonificate e
confiscate definitivamente hanno difficoltà ad essere restituite al
territorio e a trovare una propria identità produttiva.
Sottrarre una impresa alla criminalità organizzata è un
atto di liberazione
¢
per il sistema produttivo,
che sempre più deve poter contare su imprese sane e competitive
capaci di contrastare ogni tentativo di infiltrazione delle economie
criminali
¢
per i lavoratori, che
quel sistema produttivo sano deve saper tutelare e proteggere, senza
mai abbandonarli al ricatto dei poteri criminali o alla disperazione
della perdita del lavoro
Liberare l’economia, liberare il lavoro:
solo così l’azione antimafia può spezzare le radici
dell’infiltrazione mafiosa nel sistema produttivo.
LA FILLEA CGIL CHIEDE ALL’AGENZIA NAZIONALE
PER I BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI (ANBSC) DI ISTITUIRE “L’UFFICIO
ATTIVITA’ PRODUTTIVE E SINDACALI” E DI “AFFIDARE I LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMMOBILI SOTTRATTI ALLE MAFIE
ALLE IMPRESE EDILI SEQUESTRATE E CONFISCATE”
La Fillea Cgil lancia una raccolta di firme per chiedere all'Agenzia
Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati:
¢ di costituire
formalmente un ufficio “Attività Produttive e Sindacali” capace di
coordinare le attività delle e nelle aziende sequestrate o
confiscate attive, con particolare riferimento a quelle del settore
delle costruzioni
¢ di prevedere,
attraverso una delibera, l'utilizzo di queste aziende nell'ambito
dei lavori di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio
immobiliare sequestrato o confiscato in tutto il territorio
nazionale e che, sempre più, deve essere finalizzato agli scopi
previsti dalla legislazione vigente. Queste attività sono finanziate
attraverso l'utilizzo delle risorse finanziarie previste dal Pon
Sicurezza. L’utilizzo delle imprese sequestrate o confiscate attive
del settore delle costruzioni nelle opere di manutenzione e
ristrutturazione di questo importante patrimonio immobiliare può
rappresentare un rilevante strumento di azione positiva per
un’efficacia bonifica di questo tessuto economico, presente
prevalentemente nei territori a forte caratterizzazione mafiosa.
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