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Sostenibile News
a cura di
Guliana Giovannelli
FilleaCasa-Abitare Sostenibile
Piano casa:
dal Cipe 200 mln per opere subito cantierabili. Raggiunto l’accordo
tra Governo e Regioni.
Piano Casa:Infrastrutture e nuovi
cantieri, dal Cipe 17,8 miliardi
Privilegiato il ponte sullo stretto di Messina, raggiunta l'intesa
con le Regioni sul 'Piano Casa'
Social housing: costituita CDP
Investimenti SGR
Piano casa:
dal Cipe 200 mln per opere subito cantierabili. Raggiunto l’accordo
tra Governo e Regioni.
Prende forma il ‘Piano Casa’. Dopo varie trattative con gli enti
locali, l’accordo tra Governo e Regioni è stato raggiunto durante la
riunione del Cipe di venerdì scorso. Al piano di edilizia abitativa
sono stati assegnati 550 milioni. Le Regioni si sono
contemporaneamente impegnate a ritirare i ricorsi precedentemente
presentati alla Corte Costituzionale a causa del taglio di risorse
destinate all’edilizia sociale. Gli enti locali esigevano infatti il
trasferimento dei fondi, stanziati durante la scorsa legislatura,
per dare un impulso anticiclico al settore delle costruzioni,
gravato dalla crisi economica. Il Cipe ha deliberato lo sblocco di
200 – 250 milioni di euro, cifra su cui era già stato raggiunto
l’accordo lo scorso 26 febbraio in sede di Conferenza delle Regioni.
Un buon punto di partenza secondo il presidente Vasco Errani,
secondo il quale saranno privilegiati gli interventi immediatamente
cantierabili. A questa misura, promette il Governo, seguiranno nuovi
impegni nelle prossime leggi finanziarie, che consentiranno di
raggiungere l’obiettivo previsto dei 550 milioni. Chiesto anche
dalla Conferenza delle Regioni un lavoro congiunto con le
istituzioni, senza cambiamenti di rotta unilaterali. Sembrano quindi
accantonati gli attriti scaturiti dal Decreto Legge Anticrisi
185/2008, convertito dalla Legge 2/2009, che modificando il DL
112/2008 aveva sì aumentato le risorse finanziarie, assegnando 100
milioni all’edilizia sovvenzionata grazie all’utilizzo dei fondi Fas,
ma soprattutto limitato il potere di veto delle Regioni. Per la
velocizzazione nell’approvazione dei piani era infatti stato
previsto il semplice parere invece che l’intesa con la Conferenza
Unificata. Puntare sul piano casa avrà un efficace effetto anticrisi
secondo il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che vede
nell’edilizia potenzialità da settore trainante. Grazie ai “Tremonti
bond”, che faranno confluire 10 o 12 miliardi di euro nel patrimonio
delle banche, potrebbero essere attivati 150 miliardi di
finanziamenti a favore delle imprese. Sarà discusso venerdì prossimo
un pacchetto di norme di
semplificazione per l'attuazione di
un secondo piano casa.
Sugli immobili esistenti verrà consentito un aumento del 20% della
cubatura, che sale al 30% nel caso di abbattimento e ricostruzione
di edifici obsoleti e al 35% se il nuovo edificio è costruito
secondo le regole della bioedilizia e del risparmio energetico. Le
disposizioni saranno applicate in via sperimentale nel Veneto.
Secondo Berlusconi si tratta di un allentamento dei vincoli senza
abusi, utile al rilancio dell'economia. Una certificazione di
conformità, resa da un tecnico in forma giurata, sostituirà il
permesso a costruire.
Dure le critiche di opposizione e Legambiente, che nella riduzione
delle sanzioni vede un condono anticipato. Oltre al rischio di
crolli dovuti alla non considerazione dei problemi di sicurezza
statica.
Fonte: Paola Mammarella 09/03/2009
Piano casa :Infrastrutture
e nuovi cantieri, dal Cipe 17,8 miliardi
Privilegiato il ponte sullo stretto di Messina, raggiunta l'intesa
con le Regioni sul 'Piano Casa'
Approvato dal Cipe un pacchetto da 17,8 miliardi destinato alle
infrastrutture. Di questi, 16,6 miliardi erano già stati annunciati
dal Governo e provengono per 8,51 miliardi da contributi pubblici e
per 8,09 da finanziamenti privati. A questa cifra si aggiungono un
miliardo per l’edilizia scolastica e 200 milioni per quella
carceraria. Il Ponte sullo stretto di Messina, l'Autostrada
Salerno-Reggio Calabria, il terzo valico ferroviario fra Milano e
Genova e la Treviglio–Brescia (la prima tratta dell'alta velocità
Milano-Verona) assorbiranno la maggior parte delle risorse. Al ponte
sullo stretto di Messina oggi il Cipe ha destinato 1,3 miliardi di
contributo pubblico a fondo perduto, lasciando prevedere la posa
della prima pietra per l'autunno 2010. Misurerà 443 chilometri,
secondo il vecchio tracciato, l'autostrada A3 Salerno - Reggio
Calabria, con 190 chilometri aperti al traffico, che si sommano ad
altri 180 in fase di avvio e 70 ancora da cantierare. Il costo
complessivo degli ultimi tratti si attesta su 1,8 miliardi. Prevista
una ulteriore opera di collegamento, la statale 106 Jonica tra
Taranto e Reggio Calabria, di cui in Puglia è già stato completato
l'ampliamento a quattro corsie. Taglierà i tempi di percorrenza il
collegamento autostradale Bergamo-Brescia-Milano, costo stimato 1,7
miliardi, interconnesso nel corridoio transeuropeo V Barcellona-Kiev.
Assorbirà invece circa 4,3 miliardi l'autostrada Pedemontana, lunga
87 chilometri, che presumibilmente sarà aperta al traffico nel 2015.
Molti gli ambiti di discussione, dalle infrastrutture connesse
all’Expo 2015, da realizzare entro settembre 2014, all’intesa tra
Governo e Regioni sugli 8 miliardi di ammortizzatori sociali, per
toccare la riprogrammazione della quota nazionale dei fondi Fas per
le aree sottoutilizzate. Una cifra che ammonta a 27 miliardi di
euro, da suddividere per 18,8 miliardi al Sud e 5,2 al Nord. Le
parti si sono confrontate anche sui 25,4 miliardi da assegnare alle
pubbliche amministrazioni statali, che comprendono i 7,3 miliardi
già assegnati al Fondo per le infrastrutture strategiche, così come
sullo sblocco di 5 miliardi ancora da destinare alle infrastrutture.
Per il momento sono stati erogati solo 800 milioni a favore del Mose
di Venezia, 60 per l’edilizia scolastica e 40 per i beni culturali.
Disponibili poi altri 4,9 miliardi: 3,7 arriveranno dai fondi Fas e
1,2 dalla legge obiettivo. Rispetto al totale 3,2 miliardi saranno
convogliati a Sud, suscitando l’attesa delle associazioni operanti
nel settore edile, che chiedono da tempo l’accelerazione delle
procedure. Revocata la cassa integrazione per l’industria dell’auto,
provvedimento che si abbina allo stanziamento di 4 miliardi per il
fondo occupazione. Assegnati inoltre 9 miliardi al Fondo Strategico,
istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I
finanziamenti verranno erogati su proposta di progetti da parte dei
Ministeri, con delibera del Cipe. Dopo varie trattative è stata
raggiunta l’intesa con le Regioni sul “Piano Casa”. L’accordo
prevede l’assegnazione di 550 milioni di euro e il ritiro dei
ricorsi presentati alla Corte Costituzionale.
Fonte:Paola Mammarella,
6/03/2009
Social housing:
costituita Cassa Depositi e Prestiti Investimenti
SGR
La
Cassa Depositi e Prestiti(CDP) ha comunicato che è stata costituita
CDP Investimenti SGR Spa, la Società di Gestione del Risparmio che
intende dare impulso anche in Italia al settore dell’edilizia
residenziale locativa a canone calmierato (social housing). Il
capitale della società, pari a 2 milioni di euro, è detenuto da CDP
per una quota di maggioranza pari al 70%. Partecipano con il 15%
ciascuna l’Associazione delle Fondazioni bancarie (Acri) e
l’Associazione delle Banche (Abi), entrambe interessate a supportare
Cassa nell’attività di social housing. La SGR, una volta
ottenuto il via libera della Banca d’Italia, gestirà un Fondo di
fondi che partirà con una dotazione di almeno un miliardo di euro.
Le quote del Fondo saranno sottoscritte da CDP ed altri investitori
istituzionali. La SGR parteciperà, assieme al mercato, alla
procedura di sottoscrizione di una quota del Fondo da parte del
Ministero delle Infrastrutture. Il Fondo opererà su tutto il
territorio nazionale acquisendo quote significative, ancorché di
minoranza, di fondi immobiliari di social housing su base locale,
nei quali potranno investire Fondazioni di origine bancaria, Enti
locali, privati: questo sistema garantirà da un lato la tutela degli
interessi pubblici coinvolti, dall’altro il coordinamento delle
singole iniziative locali finalizzato a un adeguato impiego di
capitali su tutto il territorio italiano per la realizzazione di
immobili di edilizia residenziale sociale. L’iniziativa potrà
dare un contributo sostanziale al piano nazionale di edilizia
abitativa del Governo (il cosiddetto “Piano Casa”, art. 11 del Dl
112/2008), che - al fine di valorizzare e incrementare l’offerta
abitativa sul territorio - prevede proprio l’utilizzo di fondi
immobiliari chiusi e la partecipazione di soggetti pubblici e
privati ai progetti. Si stima che sarà possibile realizzare
circa 20.000 unità residenziali, una risposta concreta al disagio
abitativo nazionale. Negli ultimi anni l’incremento dei prezzi di
mercato e la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie hanno
aumentato il bisogno di locazione a prezzi calmierati da parte di
soggetti che sono solvibili, ma non riescono a sostenere i prezzi di
mercato (nuclei familiari monoreddito, giovani coppie a basso
reddito, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate,
studenti fuori sede, immigrati regolari a basso reddito, ecc..). Al
contempo, il sistema tradizionale di operatori del settore e di
aiuti per la casa non è più in grado di offrire una risposta
adeguata all’emergenza abitativa: la crescente domanda di abitazioni
in affitto non trova più risposta nel settore degli investitori
istituzionali, i quali hanno a loro volta alienato il proprio
patrimonio. Con l’avvio di questo nuovo progetto, CDP rafforza
significativamente la propria attività nel social housing, settore
nel quale è presente dal 2007: Cassa è il principale investitore del
primo fondo immobiliare etico italiano “Abitare Sociale 1”, promosso
dalla Fondazione Cariplo, con la partecipazione della Regione
Lombardia e dell’ANCI Lombardia. “Rispetto a molti altri Paesi
europei, in Italia l’offerta di social housing è ancora inadeguata”,
sottolinea Massimo Varazzani, Amministratore delegato di CDP, “vi
sono quindi ampie potenzialità di crescita che vanno sfruttate
soddisfacendo il fabbisogno abitativo dei cittadini e - al contempo
- consentendo agli investitori di ottenere rendimenti certamente non
speculativi, ma comunque interessanti”. Per Varazzani “Contribuendo
allo sviluppo del social housing, CDP conferma la propria vocazione
di investitore di lungo periodo al servizio della crescita del
Paese”. “Negli ultimi anni, nell’ambito dei servizi alla persona, le
Fondazioni di origine bancaria hanno cominciato a dare risposte al
drammatico problema dell’emergenza abitativa, ciascuna
singolarmente. Con questa iniziativa oggi si apre concretamente una
nuova fase che, da un lato, continuerà a vederle protagoniste a
livello locale, dall’altro partecipi, in quanto azioniste di CDP, di
uno strumento, quale è questa SGR, fondamentale per dare respiro
nazionale a un ampio progetto di housing sociale. L’Acri,
l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni, ha
dunque voluto partecipare anche in forma diretta a questo
strumento”, ha detto Stefano Marchettini, direttore generale
dell’Acri. “Il sistema bancario è pronto a fare la sua parte
per rispondere alla carenza di abitazioni”, evidenzia Giuseppe Zadra,
Direttore generale di ABI, “soprattutto di fronte all’attuale fase
di crisi segnata anche da un forte rallentamento del mercato
immobiliare e degli investimenti privati nella casa”. “La
partecipazione dell’Abi nella nuova Sgr”, aggiunge Zadra, “è la
testimonianza dell’interesse del settore per la piena realizzazione
del progetto. Occorre ora garantire che questo Piano, vitale per lo
sviluppo economico e sociale del Paese, proceda senza
rallentamenti”.
Fonte: Cassa Depositi e Prestiti, 4/03/2009.
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a cura di
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Regione Lazio:
6 milioni di euro per il risparmio energetico
Due bandi per
pannelli solari e trattamento domestico dell’acqua
Regione
Lombardia:
modificata la legge urbanistica
Interventi di
edilizia sociale in aree destinate a spazi verdi
Emissioni e
rifiuti:
presentato ‘Ambiente Italia 09’
Legambiente:
reati ambientali nel codice penale e abolizione del Cip6
Certificazione
energetica:
approvato il regolamento in attuazione dei decreti 192/05 e 311/06
Risparmio
energetico:
studio su efficienza energetica degli edifici pubblici
Enea: un
investimento di 8,2 mld di euro fa risparmiare 420 mln l’anno.
Pil +0,6%
Risparmio
energetico:
detrazione 55%:
in arrivo il modello delle Entrate
Atteso il
modulo di comunicazione per usufruire del bonus fiscale sulla
riqualificazione energetica degli edifici
Rinnovabili:
tra 90 giorni il burden sharing. Aper: conto alla rovescia per la
ripartizione regionale degli obiettivi UE
Rinnovabili:
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Rubner
presenta un nuovo sistema di isolamento in paglia per la bioedilizia
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