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Abitare Sostenibile News
a cura di Giuliana
Giovannelli
Piano casa,
dubbi per la bozza di decreto attuativo
Regioni sul piede di guerra contro il decreto discusso dalla Commissione
Ambiente della Camera dei Deputati
Ancora impasse per il piano
casa. L’ultima
bozza del Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri, ultimata lo scorso 24 ottobre, è stata recentemente discussa dalla
Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Il piano, iniziato con il
Decreto Legge 112/2008, convertito dalla Legge 133/2008, si articola in cinque
linee di intervento. Un sistema integrato di fondi immobiliari per la
realizzazione di piani di edilizia residenziale utili ad incrementare l’offerta
abitativa, l’incremento del patrimonio di edilizia pubblica, la promozione
finanziaria per l’iniziativa dei privati, agevolazioni alle cooperative edilizie
e programmi di edilizia sociale integrata sono le direttrici su cui saranno
convogliate le risorse finanziarie da ripartire su base regionale.
Secondo la bozza di Dpcm il
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti promuove la sottoscrizione di accordi
di programma per concentrare gli interventi sulle richieste abitative in base
alla dimensione fisica e demografica del territorio, alla sostenibilità,
vivibilità, salubrità, sicurezza ed efficienza energetica da introdurre. Sono
previsti contributi statali per ogni tipologia di intervento per un importo non
superiore al 30% del costo di realizzazione o recupero, più altri eventuali 10
mila euro per alloggio nel caso in cui si rendano necessari interventi per il
fabbisogno energetico.
Gli alloggi dovranno essere
locati come minimo per 25 anni a canone agevolato, non superiore del 70%
rispetto a quello concordato. Se subentra la promessa di vendita la locazione
può essere di durata minore e comunque non inferiore a 10 anni, mentre il canone
sarà determinato da un accordo di programma. Per la vendita al termine della
locazione godranno del diritto di prelazione gli inquilini, che dovranno
corrispondere un prezzo uguale a quello iniziale rivalutato dell’inflazione
reale. Solo in seconda analisi gli alloggi verranno ceduti al Comune o al libero
mercato.
Le Regioni e gli enti locali
presentano proposte che poi vengono valutate da commissioni nominate dal
Ministero con procedure di evidenza pubblica. La concessione del contributo
avviene in base all’incidenza degli investimenti privati, al coinvolgimento
delle cooperative, al numero degli alloggi, alla fattibilità urbanistica e alle
dimensioni demografiche. Una condizione di priorità è rappresentata dai tempi di
realizzazione.
Con il decreto è avviata la
procedura per la definizione delle modalità di partecipazione attraverso
l’utilizzo di 150 milioni di euro a valere sul fondo istituito, che dovrà essere
dedicato allo sviluppo di una rete di fondi per l’aumento della dotazione di
alloggi. È prevista anche l’istituzione di un gruppo di lavoro che indica i
requisiti dei fondi in base a criteri come la dimensione obiettivo di 3
miliardi, la durata non inferiore a 25 anni, il rendimento comparabile a quello
di mercato, la diversificazione degli investimenti, l’apporto dei contributi
pubblici e la minimizzazione dei rischi.
Il disagio abitativo è stato
trattato anche nel Decreto Legge 158/2008, che ha prorogato il termine degli
sfratti, ma ha subito dure critiche per il coinvolgimento delle sole aree
metropolitane. Durante la discussione in Commissione Ambiente vari esponenti
dell’opposizione hanno sollevato lamentele. In particolare Chiara Braga del Pd
ha denunciato il ritardo del Governo nell’emanazione del Dpcm definitivo.
Mancanza giustificata dalla maggioranza con la mancanza di dialogo da parte
delle Regioni, che hanno già presentato ricorso alla Corte Costituzionale.
Secondo il Pd il piano casa
così strutturato sarebbe utile solo alla costruzione di 20 mila alloggi, contro
un fabbisogno di 650 mila abitazioni. Situazione aggravata dall’alienazione del
patrimonio edilizio pubblico, che invece per Vincenzo Gibino del Pdl rappresenta
un onere non più sostenibile dalla Pubblica Amministrazione, così come la
proroga degli sfratti per morosità comprimerebbe i diritti dei proprietari.
Il Sottosegretario Mario
Mantovani ha annunciato lo sblocco di oltre 300 milioni di euro per il sostegno
agli affitti e alla costruzione e riqualificazione di alloggi pubblici. Restano
ulteriori disaccordi per la mancanza di garanzie sulla riassegnazione alle
regioni di fondi già concessi dalla passata legislatura.
Fonte:
Paola Mammarella,11/11/2008
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Attraverso le
‘Abitare Sostenibile News’ si cerca di delineare un quadro generale,
attraverso il reperimento e l’analisi delle iniziative che si succedono
nel settore della Edilizia Sostenibile in relazione al definirsi di un
contesto socio politico economico in evoluzione. Il 2008 è un anno
importante. Il panorama italiano nel settore dell’Abitare Sostenibile
risulta complesso se analizzato da tutti i punti di vista. Per questo
motivo, la raccolta cronologica delle iniziative proposte dai vari
attori del processo costituisce materiale molto interessante per capire
come il settore si evolve. Emergono i presupposti per capire le
principali linee d'azione all'interno di questa filosofia ‘del costruire
sano’ per rappresentare la qualità dei processi legati alla difesa e
alla valorizzazione del territorio, dell’uomo e dei lavoratori.
Dopo anni in cui le
costruzioni hanno generato le periferie delle nostre città, senza
considerare la salubrità degli ambienti, dei fruitori e dei lavoratori e
gli impatti che generavano sull'ambiente, il settore ha finalmente preso
coscienza dell'esistenza di ingenti risorse energetiche, territoriali e
di materie prime disponibili ecocompatibili, capaci di modificare
l'approccio globale alla progettazione, per reintrodurre nei contesti
urbani un'edilizia non aggressiva, che ben si inserisce nel contesto,
volta ad individuare materiali, modalità costruttive, tecnologie e
tipologie abitative sostenibili nel comune intento di migliorarne la
qualità della vita. Queste news vengono estrapolate e selezionate ogni
settimana principalmente dalle seguenti fonti: attraverso la
consultazione di internet : Anab, Edilio, Edilportale, , Inbar, Lavori
Pubblici, attraverso la consultazione delle seguenti riviste
specializzate: Architettura naturale, Casa&Clima, Edilizia Popolare,
KlimaHaus, Il Giornale dell’Architettura, Valutazione Ambientale,ecc.
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