MORTI SUL LAVORO
FILLEA – FILCA –FENEAL BERGAMO: SI MUORE ANCORA COME 50 ANNI FA
07.05.09 Mancavano i pannelli di sostegno previsti dalle norme
anti-infortunistiche: è la denuncia del sindacato degli edili di Bergamo
dopo l’infortunio mortale avvenuto ieri a Verdello.
“Si muore ancora come cinquant’anni fa, in uno scavo lasciato sguarnito dai
necessari pannelli di sostegno previsti da sempre dalle norme
anti-infortunistiche”: così i sindacati hanno commentato l’infortunio
mortale avvenuto il 6 maggio a Verdello (Bergamo) dove un operaio di 44 anni
è morto, mentre lavorava in un cantiere per la costruzione della rete
fognaria. La vittima era uno dei 4 soci e responsabile legale della Edil
Penta, impresa di Cologno al Serio che opera in subappalto per la Edil
Sandrini di Brescia.
“Anche per questo infortunio esiste una responsabilità precisa, che non può
essere fatta risalire al caso” dicono CGIL, CISL e UIL di Bergamo e i
sindacati provinciali di categoria FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL. “Le
misure di sicurezza non devono essere più pensate come un intralcio o una
perdita di tempo. Servono invece a salvare le vite. CGIL, CISL e UIL da
tempo operano sul territorio per la prevenzione, la formazione dei
lavoratori in materia e per l’aumento dei controlli delle autorità
competenti. Anche a livello nazionale ci stiamo muovendo: sarebbe, infatti,
un grave errore lasciar approvare il decreto correttivo al Testo Unico
Sicurezza sul Lavoro (Decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81) che
potrebbe stravolgere l’attuale normativa in materia. A preoccuparci è la
modifica radicale delle disposizioni per il contrasto al lavoro irregolare,
soprattutto nei cantieri edili; la deresponsabilizzazione -con effetto
retroattivo!- dei datori di lavoro e dei dirigenti in caso di infortuni
gravi o mortali; la soppressione dell'obbligo di indicare i costi relativi
alla sicurezza del lavoro, pena la nullità dell'appalto; le visite mediche
prima dell’assunzione (che comporterebbero la selezione del personale sul
grado di buona salute di ciascuno); l’abolizione del diritto delle
rappresentanze sindacali (sancito dall'art. 9 dello Statuto dei Lavoratori)
a intervenire in materia di salute e sicurezza e di prevenzione degli
infortuni.
Le organizzazioni di categoria del settore edile, FENEAL-UIL, FILCA-CISL e
FILLEA-CGIL di Bergamo, unitamente a CGIL, CISL e UIL, invitano ANCE e
artigiani edili (Associazione Artigiani, Cna, Lia) a fare di più per
scardinare una cultura distorta del lavoro nei cantieri della nostra
provincia dove ancora non si considera la sicurezza la cosa più importante”.
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