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Centro studi Fillea "Osservatorio Sulle Grandi Infrastrutture" LEGGE OBIETTIVO ACCORDO STATO REGIONE ULTIMO AGGIORNAMENTO DATI NOVEMBRE 2009 Presentazione La FILLEA CGIL, per dar seguito agli impegni assunti in tre importanti appuntamenti che hanno riguardato: - La seconda Conferenza delle Costruzione del Mezzogiorno; - L’Assemblea Nazionale dei Quadri e Delegati della FILLEA CGIL (Milano il 27 gennaio 2009); - Il Convegno di Palermo tenutosi il 23 e 24 aprile 2009, ha istituito UN OSSERVATORIO SULLE OPERE PUBBLICHE articolato per ogni singola Regione o Provincia Autonoma. L’Osservatorio di cui sopra, oltre a rappresentare la realizzazione degli impegni presi, è indirizzato, da un lato a verificare l’andamento procedurale delle opere pubbliche, dal momento della loro programmazione fino a quello della collaudazione, dall’altro, per il sindacato degli edili dovrà diventare uno strumento di lavoro, anche per la tutela dei diritti dei lavoratori e degli interessi dei lavoratori/cittadini. Il confronto avuto, all’interno del sindacato e con alcuni illustri ospiti, ci ha dato la forza per andare avanti nella realizzazione dell’Osservatorio e nello stesso tempo, di seguitare a spronare: - Le Committenti a scegliere la “STRADA DEL FARE” anziché quella dell’ATTENDERE O RINVIARE ; - Il Governo a mantenere, attraverso l’iscrizione nelle poste di spesa delle leggi finanziarie e successivamente, attraverso le apposite Delibere del C.I.P.E., il trasferimento degli impegni di finanziamento o delle attribuzioni di spesa, in Atti per la competenza agli Enti Committenti impegnati, nella realizzazione di infrastrutture, attraverso Accordi di Programma. Riteniamo, che ogni ritardo nel trasferimento delle risorse finanziarie agli Enti Committenti, corrisponderà ad un danno per la ripresa economica, produttiva ed occupazionale dell’intero Paese, ad un allontanamento degli indici economici nazionali con il resto dell’Europa, in una situazione, da per se già grave per la crisi economica e finanziaria che investe l’intera economia mondiale. L’IMPEGNO DEL GOVERNO PER FRONTEGGIARE LA CRISI. Gli Atti assunti dal Governo, anche con la Delibera “PER FRONTEGGIARE LA CRISI” del 23 dicembre 2008, (reiterata per ben 3 volte fino al 31 luglio 2009) ad oggi, realmente, ha comportato, per le infrastrutture riportate nella “Legge Obiettivo” solo 2,600 milioni di euro (1,300 milioni per lo Ponte sullo Stretto – ancora in fase di progettazione, i lavoratori potranno essere occupati non prima di 24 mesi-, 800 milioni per il sistema MO.SE. – i lavori sono a circa il 77%- 500 milioni per il Terzo Valico dei Giovi – i lavori potrebbero partire in tempi ragionevolmente brevi). Certamente, con questa velocità di spesa, è difficile superare la miopia politica del Governo a riguardo della programmazione e dello sviluppo economico e produttivo del Paese. Tant’è, che non intende confrontarsi con le proposte della FILLEA CGIL anche in merito all’avvio di 99 cantieri nel Sud del Paese. Questa miopia politica, per altro ben evidenziata nelle cartella accluse alla presente (basti pensare che in nove anni dalla promulgazione della Legge Obiettivo i finanziamenti, realmente spendibili, allocati alle opere ivi riportate, sono soltanto 37.740.372.366 euro (quadro C), sta determinando: - Alle Regioni del Sud, di superare quel divario infrastrutturale, che li separa dal resto del Paese. In quest’area geografica, si consumano i prodotti, i beni e i servizi, si “consumano”, senza alcun progetto di valorizzazione, molte delle bellezze naturali. Inoltre, in questa Regione, per quanto riguarda le infrastrutture o i servizi per la movimentazione delle genti e delle merci, ha un divario infrastrutturale il quale, determina un costante allontanamento dal resto del Paese e di conseguenza da tutti i possibili mercati; - Alle Regioni del Centro e del Nord, di consentirgli una migliore concorrenza con gli altri paesi europei. In queste due aree geografiche, con qualche eccezione delle Regioni interne del Centro e delle Valli del Nord, sono concentrati quasi tutti i centri di produzione materiale, strumentale, dei servizi, della ricerca e dell’informazione. Inoltre, hanno una dotazione infrastrutturale in grado di realizzare scambi commerciali, a livelli di compatibilità economica, con le altre Nazioni europee ed i prodotti di pregio, anche nel resto del mondo.
L’INCIDENZA DELLE OPERE VIARIE E FERROVIARIE. In questa sede, non vogliamo ripercorrere, pedissequamente, quanto riportato nella descrizione degli interventi per singola Regione o Provincia Autonoma. Vogliamo, però, richiamare l’attenzione su un solo dato: L’intero volume dei costi per i progetti di infrastrutture decise con la Delibera C.I.P.E. del 21 dicembre 2001, N° 121, è di 174 miliardi euro. A questi, si devono aggiungere altri 49.884.645.000 euro per le infrastrutture comprese negli Accordi di Programma Stato Regione. Il totale di spesa degli atti sopra menzionati, è di circa 223.884.645.000 euro; mentre il totale degli impegni di spesa o delle attribuzioni finanziarie, è di circa 87.432.483.000 euro (60 miliardi per L. “Obiettivo” e 27,432 milioni per gli Accordi Stato Regioni). Al volume di spesa di circa 223,884 milioni di euro, le opere viarie e ferroviarie incidono per il 87,59%, vale a dire per circa 196,115 milioni di euro; mentre il totale degli impegni di spesa o delle attribuzioni finanziarie, è di circa 87,432 milioni di euro (pari al 84,20% dell’intero volume degli impegni di spesa o attribuzioni finanziarie). Questa forte incidenza delle infrastrutture viarie o ferroviarie nell’ambito dell’intero Piano, è evidente, che in questa grave crisi se vengono meno i finanziamenti programmati e, ancora di più, se venissero soppresse le attese dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese, verrà meno il tradizionale ruolo anticiclico di un settore che, soddisfacendo i bisogni reali del Paese in tema di infrastrutture, costituisce la risposta più idonea per stimolare la ripresa economica, produttiva, occupazionale e con esse, la crescita del sistema Paese. LE PROPOSTE DELLA FILLEA CGIL Da tempo, la FILLEA CGIL, chiede di uscire da quel “labirinto” ideato con la finanza creativa la quale, non era altro che “la copertura finanziaria delle opere a tempo limitato”. Vale a dire, il tempo necessario per indire la gara d’appalto e poi derubricare il finanziamento ed assegnarlo ad un’altra opera fino alla procedura di gara. Per questo, è necessario definire, soprattutto in una situazione di crisi economica come quella in cui versa il Paese, degli oggetti parametri di riferimento, dai quali far discendere l’assunzione delle priorità delle opere pubbliche. Una volta definite quale opere hanno la priorità di realizzazione, a queste, secondo il livello di priorità, devono essere convogliate le risorse finanziare per portarle a compimento. La FILLEA CGIL, ritiene che i suddetti oggetti parametri di riferimento, sono: - A = PRIORITA’ ASSOLUTA ALLE OPERE I CUI LAVORI SONO IN CORSO; - B = PRIORITA’ 1 ALLE OPERE CON PROCEDURA DI AFFIDAMENTO DEFINITIVA; - C = PRIORITA’ 2 LE OPERE CON LA PROCEDURA DI GARA PUBBLICATA. Con questi parametri di riferimento, non solo è possibile controllare l’attività di programmazione delle infrastrutture pubbliche, ma la stessa programmazione, nel Sud, come nel Centro e nel Nord Italia, viene affrontata, con il concorso di tutti, per essere indirizzata, per quanto riguarda le infrastrutture materiali, all’utilizzo di tutti vettori per il trasporto delle genti e delle merci, incentivando, ove possibile, quelli marittimi; per quanto riguarda, invece, le infrastrutture immateriali, è necessario costruire un sistema di reti per l’utilizzo delle nuove tecnologie per la comunicazione in grado di competere con la concorrenza degli altri Paesi europei e, nello stesso tempo, di permettere alle imprese di questo settore, di esportare la tecnologia acquisita attraverso gli studi e le esperienze fatte. L’IMPEGNO DELLA FILLEA CGIL. Queste, in sintesi, sono i rischi che le azioni prodotte dal Governo potrebbero ingenerare nel Paese. Al contrario di queste azioni, la FILLEA CGIL ritiene che è possibile far cambiare queste scelte, -che sono l’immagine della propaganda per coprire l’inefficienza di programmare, definire e decidere qualunque cambiamento- con altre le quali, devono avere la caratteristica di implementare la scelta delle infrastrutture da realizzare, con il supporto della democrazia industriale nella quale, gli imprenditori devono avere le certezze per il loro futuro, i lavoratori per la loro occupazione, i cittadini di avere infrastrutture veramente utili agli interessi locali che concorrono a realizzare un disegno strategico nazionale. Questa, è la sfida concreta per tutto il Paese, protesa ad avviare un circuito di certezze in tutti i comparti produttivi e determinare certezze occupazionali per i lavoratori. Questa è la sfida che lanciamo al Governo! Una sfida che vogliamo portare avanti con altri settori della “Società Civile” per sconfiggere la propaganda d’immagine sostituendola con la concretezza del lavorare. Una sfida, che deve essere rivolta anche agli speculatori, ovunque si annidano, e agli individui della malavita organizzata che traggono i loro vantaggi attraverso le azioni criminali. In quest’ambito, anche le Imprese devono fare la loro parte, rifiutando, in ogni zona del Paese e in ogni modo e forma che si rappresentano o si offrono, i rapporti con i sistemi del malaffare. Noi, come sindacato degli edili, lanciamo questa sfida anche attraverso la costituzione dell’Osservatorio, perché sentiamo il rischio che facendo solo propaganda o in infrastrutture non veramente utili, si traducono, per il Paese, in consistenti ritardi nella realizzazione di opere infrastrutturali, limitano lo sviluppo occupazionale, creano un enorme danno al sistema delle impresa con altrettanti danni per l’intera economia nazionale. Questo, rischio, è quello che dobbiamo evitare, poiché il suo consolidamento e la sua diffusione, costituiranno la parte finale di quel declino che ormai, da anni, investe tutto il Paese. Per scongiurare questo pericolo e raggiungere lo scopo che le opere infrastrutturali si possono e si devono fare, ci siamo prefissati, con questo lavoro, di dare una “scossa”, affinché i lavori siano fatti nei tempi indicati nei bandi di gara, con le priorità convenute negli Accordi Stato Regione, con la quantità di mano d’opera prevista negli elaborati progettuali e con i costi definiti negli Atti contrattuali. In merito all’Osservatorio – l’elaborazione completa e la presente sintesi sono presenti nel sito della FILLEA CGIL- di seguito, vogliamo illustrare il lavoro racchiuso nella sintesi. IL QUADRO RIEPILOGATIVO GENERALE Nella Tabella A, è riportato il quadro riepilogativo generale dei costi e degli impegni di spesa o attribuzioni finanziarie. Questo quadro, è stato elaborato con tutti i dati dei progetti per opere infrastrutturali contenute nella Delibera C.I.P.E. e negli Accordi Stato e Regioni (nell’Osservatorio, il quadro riepilogativo generale comprende tutte le opere di pertinenza di ogni singola Regione o Provincia Autonoma. Questo significa che l’Osservatorio della FILLEA CGIL contiene non solo le singole opere, suddivise per comparto di infrastrutture, ma anche i singoli costi dei progetti e le dotazioni finanziarie). IL QUADRO DI SINTESI DEI COSTI E DEI FINANZIAMENTI PER OGNI SINGOLA REGIONE Nella Tabella B, è riportata la sintesi, per ogni Regione o Provincia Autonoma, delle attribuzioni in termini di costi e di impegni di spesa o attribuzioni finanziarie. Questo quadro di sintesi, comprende quello più generale elaborato per le Regioni o Province Autonome SINTESI DEGLI IMPEGNI DI SPESA E DELLE RISORSE DISPONIBILI ALLOCATE ALLE INFRASTRUTTURE INDICATE NEI DOCUMENTI DEL GOVERNO Nella Tabella C, è riportata la sintesi, per ogni Regione o Provincia Autonoma, dei costi e degli impegni di spesa o attribuzioni finanziarie allocati ad ogni comparto di infrastrutture (stradali, ferroviarie, ecc.)in termini di costi e di impegni di spesa o attribuzioni finanziarie. Questo quadro di sintesi, è stato ricavato da quello analitico elaborato per le Regioni o Province Autonome. Dalla lettura di questi dati, si evince la predominanza delle opere stradali a discapito di tutti gli altri comparti. Infatti, le opere stradali, assorbono più del 50% , dei costi e degli impegni di spesa, dell’intero ammontare dei costi e degli impegni di spesa o attribuzioni finanziarie. QUADRO GENERALE DEI COSTI E DEGLI IMPEGNI DI SPESA SUDDIVISO PER LE REGIONI DEL NORD, CENTRO E SUD ITALIA La Tabella D, contiene l’aggregazione delle Regioni per aree geografiche, Nord, Centro e Sud, e le relative pertinenze in termini di costi, di impegni di spesa o attribuzioni finanziarie. In questo quadro, abbiamo voluto evidenziare la discrasia tra quanto, pomposamente, annunciato e quanto nei reali fatti è stato assegnato alle Regioni del Sud del Paese. In altre parole, in ogni occasione il Governo annuncia e rivendica che alle Regioni del Sud ha assegnato, per la costruzione di infrastrutture, oltre il 40% delle risorse finanziarie. In questo quadro, invece, si può notare che le Regioni del Sud, hanno un’assegnazione, in termini di costi e di finanziamenti, inferiore al 34% dell’intero Piano generale. QUADRO RIEPILOGATIVO DELLE OPERE SUDDIVISE PER LE REGIONI Nella Tabella E è riportato la sintesi, per ogni Regione o Provincia Autonoma, di quanto assegnato, in costi e in impegni di spesa o attribuzioni finanziarie, per ogni comparto di infrastrutture. INDICE QUADRI RIEPILOGATIVI QUADRO RIEPILOGATIVO DEI COSTI E DEGLI IMPEGNI DI SPESA O ATTRIBUZIONI FINANZIARIE ->Tabella A QUADRO DI SINTESI DEI COSTI E DEGLI IMPEGNI DI SPESA O ATTRIBUZIONI FINANZIARIE SUDDIVISO PER OGNI SINGOLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA ->Tabella B QUADRO DI SINTESI DEI COSTI E DEGLI IMPEGNI DI SPESA E DELLE RISORSE IMPEGNATE O ATTRIBUITE ALLOCATE AI COMPARTI DI INFRASTRUTTURE ->Tabella C QUADRO GENERALE DEI COSTI E DELLE RISORSE IMPEGNATE O ATTTRIBUITE SUDDIVISO PER LE REGIONI DEL NORD, DEL CENTRO, DEL SUD ->Tabella D QUADRI RIEPILOGATIVI DELLE INFRASTRUTTURE DI PERTINENZA DI OGNI SINGOLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA. ->Tabella E ATTENZIONE! PER ENTRARE NEL SITO “OSSERVATORIO SULLE OO. PP.” E VISIONARE TUTTI I DATI IVI CONTENUTI E’ NECESSARIA LA PASSWORD. I DATI PRESENTI NEL SITO SONO AD USO ESCLUSIVO DELLE STRUTTURE DELLA FILLEA CGIL. OGNI ABUSO SARA’ PERSEGUITO ATTRAVERSO LE LEGGI IN MATERIA DI DIRITTI RISERVATI (vai all'Osservatorio...>)
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