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SCHIAVELLA: SU FIRMA ACCORDO SEPARATO CHIEDERE IL PARERE DEI LAVORATORI

NON E' UNA SFIDA MA DEMOCRAZIA

 

Oltre 1.500 lavoratori hanno accolto stamane Guglielmo Epifani al Teatro Nuovo di Milano, dove si concluderà alle 13 l'assemblea nazionale dei delegati della Fillea Cgil.

Alle 10 in punto ha aperto i lavori Franco De Alessandri, segretario generale degli edili della Lombardia, è poi intervenuto Walter Schiavella, da quattro mesi alla guida della categoria. Previsti poi alcuni interventi dei delegati ed alle  12 circa le attese conclusioni di Guglielmo Epifani.

"Il futuro oltre la crisi. Qualità Innovazione Sicurezza Legalità": questo il titolo dell'iniziativa, che lancia le proposte Fillea per superare la crisi del settore e annuncia, anche alla luce dell'accordo separato del 22 gennaio, le mobilitazioni dei prossimi mesi contro le scelte del Governo in materia di politiche economiche.

"Il Governo ha alzato la cortina fumogena – ha detto il segretario generale Fillea Walter Schiavella –di un presunto patto sociale per mascherare il vuoto delle sue proposte e per escludere il più grande sindacato del paese dal confronto; tutto ciò con il silenzio e la complicità di Associazioni padronali miopi e attente a consolidare esclusivamente i loro interessi e,cosa che più ci spiace,con Cisl e Uil ormai prigioniere della loro sindrome minoritaria che le porta a scegliere la firma piuttosto che l'unità."

In ogni fabbrica, in ogni cantiere "ci sarà uno di noi, ci sarà un iscritto alla Fillea che spiegherà a tutti le nostre ragioni e che, soprattutto, rivendicherà il diritto dei lavoratori ad esprimersi con un voto su questo accordo" ha proseguito il segretario generale "se Cisl e Uil sono convinti che sia un buon accordo, vengano con noi nelle stesse assemblee,espongano le loro ragioni serenamente e noi, altrettanto serenamente, esporremo le nostre. Ma si accetti di lasciare il giudizio ai lavoratori. Chiedere il voto dei lavoratori non è una sfida ma solo una elementare richiesta di democrazia." Passando ai temi del settore, Schiavella ha ricordato che nel prossimo periodo sono a rischio 200/250 mila posti di lavoro "i numeri non rappresentano le drammaticità della condizione di chi vive, in un settore già di per sé destrutturato, il rischio o la perdita effettiva del lavoro e la pressione che tutto ciò esercita sul reddito e sui diritti a partire dai più esposti come i tanti immigrati che sono ormai oltre il 20% del settore. Giovani e immigrati, nell'edilizia come nei distretti del legno, nei cantieri come nelle cave, sono i primi a  pagare il prezzo della crisi in termini di mantenimento dell'occupazione, del salario e dei diritti."

Difendere il lavoro, il reddito e i diritti. Regolare il mercato e orientare i processi verso la qualità. Progettare lo sviluppo futuro, questi sono, quindi, gli assi delle proposte rivendicative degli edili Cgil. Modificare il sistema generale di protezione, estendendo la CIGO e  la Disoccupazione Straordinaria, modificare la Legge sull'immigrazione con il prolungamento del permesso di soggiorno almeno il tempo necessario per consentire  al lavoratore immigrato di ricevere l'indennità di mobilità o disoccupazione che ha pagato con i suoi contributi, estendere le protezioni sociali anche per i lavoratori precari.  

Fondamentale in questa fase di crisi per Schiavella "una azione regolativa del mercato da parte dello Stato per sostenere chi è in difficoltà e insieme per orientare i processi verso la qualità, per legare, insomma, presente e futuro." Ma così non sta andando "con il decreto 112 e con gli altri provvedimenti varati, il Governo ha avviato una vera e propria strategia di smantellamento sistematico di  un sistema di norme che avevano dato risultati importanti e che proprio per questo erano e sono vissuti come un impaccio, un vincolo di cui liberarsi nell'errata convinzione che così, più liberi, la crisi si affronta meglio, nello sciagurato convincimento che ogni vincolo è solo un costo. Per Schiavella poi occorre "rivedere la legislazione sugli appalti, ripensando la funzione dei General Contractor in direzione di una maggiore internalizzazione del ciclo, contrastare con maggiore efficacia le irregolarità con norme più severe di contrasto al lavoro nero e irregolare e con una attività repressiva che elimini la piaga del mercato delle braccia e del caporalato" e poi ancora "destinare più risorse per i controlli e la vigilanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle illegalità." Tra le priorità tracciate dal leader Fillea quella degli investimenti "a cominciare dalle infrastrutture – fondamentali per riagganciare il Mezzogiorno al resto del paese ed il paese al resto dell'Europa, fino al recupero e riuso del patrimonio edilizio urbano ed un nuovo piano casa all'insegna della sostenibilità e sociale ed ambientale."  ed ancora lo "sblocco di tutte quelle opere degli EE.LL che rappresentano il 70% degli appalti pubblici che abbiano, all'interno di un quadro concertato, trasparente e condiviso, utilità sociale."

Schiavella ha poi annunciato le iniziative della categoria per i prossimi mesi: si comincia il 17 febbraio con presidi in tutte le piazze dei capoluoghi di regione per chiedere lo sblocco degli appalti dei comuni e delle province e un nuovo quadro di interventi concertati a livello locale; con la categoria della FLC Cgil è in preparazione una campagna per un programma straordinario di manutenzione scolastica; nel frattempo è allo studio una iniziativa per una nuova legislazione sui sistemi di qualificazione di impresa; prevista in primavera una manifestazione sui temi della sicurezza sul lavoro e a difesa del T.U.

I materiali:

Ø      Locandina

Ø      Volantino

Ø      invito Conferenza Stampa

Ø      invito presentazione Osservatorio Grandi Imprese

Ø      Comunicato presentazione Osservatorio Grandi Imprese

Ø      Ascolta intervento di Walter Schiavella

Ø      Ascolta intervento di  Guglielmo Epifani

Ø      Immagini di apertura dell'Assemblea dei Delegati

Ø      La rassegna stampa