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LAPIDEI: SIGLATO IL NUOVO CONTRATTO INTERESSA 60 MILA ADDETTI E 10 MILA AZIENDE AUMENTO MEDIO DI 82 EURO
Dopo una trattativa durata sette mesi ed uno sciopero nazionale del settore, è stato siglato oggi dai sindacati delle costruzioni Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil con ASSOMARMI il nuovo contratto di lavoro che interessa in Italia 60 mila addetti e 10 mila aziende che lavorano nel settore Lapidei. Il contratto dei Lapidei era scaduto il 30 settembre 2003. Con la nuova intesa i sindacati degli edili hanno ottenuto un aumento medio di 82 euro a livello C. Gli aumenti saranno pagati in tre tranche, la prima dal 1 maggio scorso. Prevista Una Tantum di 190 euro. Il contratto ha risolto alcune questioni importanti come: la riforma dell’inquadramento professionale, il welfare (previdenza complementare e sanità integrativa), la definizione dell’articolato inerente i contratti a termine e l’orario di lavoro. “Il contratto – afferma Andrea Righi, Segretario Nazionale della Fillea Cgil - salvaguarda i diritti dei lavoratori e amplia le tutele e le garanzie occupazionali e professionali. Il settore dei Lapidei – sottolinea - ha avuto un andamento congiunturale negativo. Da anni il settore sta subendo una congiuntura sfavorevole soprattutto sui mercati esteri, che stanno riducendo fortemente le capacità competitive italiana a vantaggio del prodotto cinese e turco. Una condizione che rischia di essere strutturale con gravi conseguenze sulla economia del settore e sulla occupazione. Con questo rinnovo contrattuale – ha detto Righi - si vuole rispondere con iniziative di alto profilo, che valorizzino la risorsa umana, gli investimenti in innovazione e ricerca, l'affermarsi di attività imprenditoriali consortili e di qualità.” Con questo salgono a tre i contratti nazionali di lavoro siglati da sindacati di categoria e controparti. Rimangono ancora aperte le trattative per i settori dell’edilizia e del legno. La trattativa per l’edilizia riprende il 19 maggio. Per quanto riguarda il legno dopo lo sciopero di otto ore indetto dai sindacati edili il 6 maggio, il tavolo rimane ancora sospeso.
Roma 13 maggio 2004
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©Grafica web michele Di lucchio |
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