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MIGRANTI IN EDILIZIA
IL CONVEGNO A MILANO PROMOSSO DA FILLEA E CGIL

08.04.09 L'impatto della crisi economica, almeno per ciò che riguarda il settore edilizio, è sentito doppiamente dai lavoratori migranti, una fascia invisibile, ma sempre più sfruttata, considerando che il 49% degli operai presenti a Milano nel 2007 erano stranieri. A lanciare l'allarme la Cgil e la Fillea della Lombardia, nel corso di un convegno dal titolo 'Immigrazione: da straniero a cittadino. Nel corso dell’incontro la presentazione di un'indagine effettuata sui dati delle Casse edili lombarde, dalla quale emerge che gli stranieri impiegati nell'edilizia a Milano sono saliti dal 15 al 49% dal 2000 al 2007, arrivando a coprire il 39% delle ore complessive lavorate. I migranti vengono inquadrati nel 68% dei casi come operai di primo livello, mentre crescono enormemente gli imprenditori stranieri, passati dallo 0,6% del 2000 al 10,3% del 2007, numeri che nascondono forti irregolarità e che evidenziano gli stratagemmi utilizzati dalle imprese per far fronte alla crisi, come la diminuzione delle ore dichiarate in busta paga e l'aumento dei permessi non retribuiti “un'elusione contributiva che a nostro avviso incide con quasi 4 miliardi l'anno sul totale dell'evasione», ha detto Marco Di Girolamo, segretario Fillea-Cgil Milano.

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Locandina Convegno Milano