Home | News | Rassegna Stampa | Agenda | Multimedia | Link | Mappa | Contatti

RINNOVO CCNL LAPIDEI
ALL’IMPRUNETA LA FILLEA PRESENTA LA PIATTAFORMA
29.10.09 Si è svolta oggi all’Impruneta (Firenze) l’Assemblea Nazionale dei quadri e delegati del settore dei Lapidei della Fillea Cgil, nel corso della quale è stata approvata la piattaforma degli edili Cgil per il rinnovo del CCNL del settore, in scadenza a marzo. Anche in questo comparto, così come per quelli dell’edilizia, del legno, del cemento e dei laterizia, le categorie delle costruzioni di Cgil Cisl Uil si presenteranno con piattaforme separate al tavolo con le associazioni datoriali.
Il settore dei lapidei conta 90mila addetti e 15mila imprese, concentrate sopratutto nel distretto apuo-versiliese (Lucca e Carrara), Verona, Tivoli, Foggia, Orosei (Sardegna), Trapani, Brescia, Trento e Pavia. Anche questo settore non è stato risparmiato dalla crisi economica. Nel 2008 si è registrata una riduzione della produzione per l’export del 5%, nonostante una buona tenuta del marmo, e dell’import del 10%. Particolarmente allarmante la situazione di Verona, dove 150 lavoratori della Quarella sono in Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria.
“Di fronte ad una crisi economica devastante, il Governo italiano ha deciso di stare fermo ed aspettare che passasse la bufera. Ma di fatto questo comportamento irresponsabile ha avuto l’effetto inverso, moltiplicandone gli effetti negativi” è quanto ha affermato Mauro Livi, segretario nazionale Fillea Cgil, nell’aprire l’Assemblea dell’Impruneta.
Per gli edili Cgil occorreva intervenire con provvedimenti mirati ed eccezionali come “il raddoppio della CIGO da 52 a 104 o il prolungamento della indennità di disoccupazione e la tutela dei precari, la riduzione delle tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Ma il Governo aveva altri progetti, come quello di premiare gli evasori con lo scudo fiscale, un provvedimento che grida vendetta anche fra qualche imprenditore onesto” ha proseguito Livi ricordando che la crisi va affrontata guardando al futuro nel segno della qualità del lavoro e del produrre verso uno sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Ma, anziché fare queste scelte, chiedendo ad imprese e sindacati di fare fronte comune per affrontare e superale la crisi, il Governo ha scelto di accelerare i tempi per la modifica del modello contrattuale con l’effetto di “dividere il fronte sindacale, indebolire i lavoratori, ridimensionare il ruolo del CCNL, ridurre il potere contrattuale, il salario, i diritti la democrazia” ha sottolineato il segretario Fillea “ed è in questo contesto che ci troviamo ad affrontare il rinnovo del CCNL con piattaforme separate, su cui a nulla è valso il tenace impegno per una soluzione unitaria da parte della Fillea, impegno che continueremo a perseguire in tutte le fasi del negoziato.”
152 euro di aumento, rafforzamento delle norme sulla salute e sicurezza, costituzione di un fondo nazionale di sanità integrativo e consolidamento del sistema della previdenza complementare, riconoscimento dei ratei di salario differito in caso di sostegno al reddito, percorsi formativi specifici per i migranti, indennità di 50 euro per i lavoratori di aziende dove non si attua la contrattazione di II livello: questi in sintesi i punti qualificanti delle proposte Fillea “con Filca e Feneal non siamo distanti rispetto al merito delle proposte. Nel corso dell’estate, quando abbiamo iniziato con loro il confronto sui rinnovi contrattuali, si era giunti ad una sintesi unitaria importante e soddisfacente. Ma quella sintesi non ha proseguito il suo percorso – ha raccontato il segretario Fillea – proprio a causa di quel contesto dato dall’accordo separato del 22 gennaio e che ha tolto spazio, non certo per responsabilità della Fillea, all’autonomia negoziale ed alla azione contrattuale unitaria delle nostre categorie.”
Per la Fillea determinante il tema della democrazia “da oggi la parola passa ai lavoratori delle aziende de settore. Questa piattaforma verrà discussa in tutti i luoghi di lavoro e nei territori e potranno esprimere il proprio parere tutti i lavoratori attraverso il voto. Un diritto che nelle assemblee convocate dalla Fillea verrà riconosciuto a tutti dunque – ha concluso Mauro Livi – e non soltanto ai nostri iscritti.”
Da domani la parola passa alle Assemblee dei lavoratori, che discuteranno la piattaforma ed esprimeranno con il voto il proprio giudizio, ed il 26 novembre la Commissione Nazionale registrerà l’esito della consultazione e provvederà subito dopo all’invio della Piattaforma a Confindustria Marmo.