Home | News | Rassegna Stampa | Agenda | Multimedia | Link | Mappa | Contatti

EDILIZIA
WALTER SCHIAVELLA: DAL GOVERNO PROVVEDIMENTI NEFASTI, IL CONTRARIO DI QUANTO CHIESTO DAGLI STATI GENERALI DELLE COSTRUZIONI

09.02.11 “Dalle prime notizie sui provvedimenti varati dal Consiglio dei Ministri, due cose saltano subito agli occhi: non sembra esserci traccia di nuove risorse, ma soprattutto sembra che il Governo voglia percorrere una sola strada per la ripresa, quella della deregolazione” è quanto afferma il segretario generale della Fillea Cgil, secondo il quale “si sta andando esattamente nella direzione opposta a quella che tutte le parti sociali dell'edilizia con gli Stati Generali hanno sollecitato.”
Infatti, di fronte ad una crisi devastante, con un calo degli investimenti nelle opere pubbliche del 30%, l'espulsione dal mercato di oltre 250mila lavoratori, la chiusura ed il fallimento di migliaia di imprese “più volte, anche scendendo in piazza, insieme alle parti datoriali abbiamo chiesto al Governo risorse vere per riavviare i cantieri ed interventi urgenti per rafforzare le regole, individuando come priorità nuove norme sugli appalti, sulla qualificazione di impresa e sulla regolarità.”
Su un settore che ha tra i suoi punti critici proprio la scarsità di regole, la frammentazione del sistema delle imprese, la storica tendenza alla irregolarità “la crisi economica e la corsa al massimo ribasso stanno producendo effetti devastanti. Di quale libertà di impresa parla il Governo? Nel nostro settore si può aprire una impresa in cinque minuti. Il problema nell'edilizia non è certo poter aprire una impresa, ma poterla far lavorare onestamente in un mercato che è governato dalla legge della giungla o dalla greppia delle cricche. Di quale libertà di impresa parla il Governo quando l'edilizia è governata dalla catena infinita dei subappalti e dalle gare al massimo ribasso, che scaricano i costi sulla qualità delle opere, sul lavoro e sulla sicurezza, come conferma lo stillicidio quotidiano degli infortuni mortali nei cantieri? “
Ed ancora “di quale libertà di impresa parla il Governo in un settore dove oltre 400mila lavoratori sono nelle mani dell'economia illegale? Introdurre la Scia per tutte le attività impedendo in tal modo l'estensione del Durc ha un solo effetto, quello di eliminare l'unico strumento che è stato in grado di far emergere centinaia di migliaia di lavoratori in nero e che, non a caso, insieme alle controparti proprio nell'ultimo rinnovo del CCNL, abbiamo scelto di potenziare inserendo la verifica per congruità.”
Per il numero uno della Fillea “siamo di fronte ad un vero e proprio regalo all'economia illegale, all'impresa edile dei furbetti, cioè alle uniche imprese che in questi due anni hanno guadagnato. Inoltre, siamo di fronte ad un grave danno ad una edilizia di qualità, fondata su un'idea dello sviluppo sostenibile e sulla tutela del patrimonio ambientale del paese, capace di investire e puntare sull'innovazione e la ricerca. Da quello che vediamo, con le proposte di deregolamentazione e di scaricare milioni di metri cubi di cemento sul nostro paese, non è questa l'impresa cui tiene il Governo. Per questo chiediamo anche alle associazioni imprenditoriali di opporsi a questo scellerato piano del Governo.”