Home | News | Rassegna Stampa | Agenda | Multimedia | Link | Mappa | Contatti

NAPOLI. RESTAURATORI INCATENATI A PALAZZO REALE
01.12.09 Prosegue la mobilitazione delle restauratrici e deii restauratori contro il Ministero dei Beni Culturali. Oggi a Napoli centinaia di operatori del restauro, sostenuti da Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea CGIL della Campania, si sono incatenati all’ingresso di palazzo Reale, sede della Soprintendenza ai Beni Culturali, per manifestare vibratamente contro le discriminazioni contenute nel famigerato Decreto n. 53 del maggio di quest’anno, che istituisce la “prova di esame” per la qualifica di restauratore e collaboratore del restauro.
Il decreto contiene norme restrittive, selettive e discriminatorie, che impediscono a tanti giovani campani, di partecipare alla prova pur avendo titoli di formazione professionale ed esperienza lavorativa.
Si chiede di eliminare tutti gli elementi ostativi alla partecipazione al bando per la prova, quelli legati alla “responsabilità diretta nella gestione tecnica dell’intervento”, da accertare, si riconosca la validità delle “collaborazioni occasionali” molto in uso nel settore (per far risparmiare le imprese), e soprattutto si riconoscano i corsi di formazione professionali frequentati dai giovani, a volte a caro prezzo fino a 8000 euro.
Questi giovani non solo sono stati “utilizzati” ma gli stessi non possono far valere il loro repertorio professionale per avere il riconoscimento dovuto.
Sono oltre 2000 gli addetti al settore, prevalentemente giovani, di media-alta istruzione, di grande professionalità e soprattutto tenuti ai margini della legalità contrattuale ed esposti a gravi rischi per la salute per le malattie professionali.
Le OO.SS. hanno chiesto un incontro all'assessore regionale alla formazione a al lavoro Gabriele perche' la regione sostenga la lotta dei lavoratori, intervenga sul governo e apra un tavolo di confronto sulle opportunita' del settore in Campania.