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MORTI SUL LAVORO
L’EDILIZIA PIANGE UN’ALTRA VITTIMA SUL LAVORO

24.06.09 A causa del cedimento della benna di una ruspa, Sandro Menear, 45 anni, è morto schiacciato dal cemento in un cantiere a Lauco in Carnia, Udine.

L'escavatrice, con la benna carica di cemento, era ferma. D'un tratto, per cause in corso di accertamento, la benna si è inclinata, probabilmente a causa della pendenza dell'area di sosta, rovesciando il carico di cemento addosso all'operaio, che è rimasto schiacciato.
Menean era dipendente della ditta edile "D'Andrea Srl" di Rigolato (Udine). Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ma tutti i tentativi di rianimarlo sono risultati inutili e l'operaio è deceduto. Della vicenda si stanno occupando anche i tecnici del dipartimento protezione infortuni dell'Azienda per i servizi sanitari numero 3-Alto Friuli.

“Sandro Menean era un nostro iscritto da sempre” afferma Francesco Gerin, segretario generale Fillea Cgil Alto Friuli “oltre ad essere un ottimo capocantiere, Sandro faceva parte di quella generazione di operai edili nati negli anni 60 e portatori di importanti valori, la serietà, la professionalità e la solidarietà. In più occasioni si è dimostrato una persona coerente e ha saputo prendere posizioni autorevoli anche nell’interesse contrattuale dei suoi compagni di lavoro.”
Gerin ricorda come Sandro fosse “molto intransigente per quanto riguardava il rispetto delle norme antinfortunistiche. I suoi cantieri erano sempre curati così come gli avevano insegnato i vecchi del mestiere. Amava il suo lavoro e aveva frequentato negli ultimi tempi numerosi corsi di aggiornamento (RLS, ponteggi, lavori in altezza). Quando mi hanno comunicato il grave infortunio non volevo crederci , impossibile pensavo. Ora il nostro pensiero va anche ai suoi cari, la moglie ed i due piccoli, cui resteremo vicini con tutto in nostro affetto e la solidarietà.”
“Quelli come Sandro che tanto ci hanno saputo dare – conclude Gerin - quelli come Sandro che tanto ancora oggi sanno trasmetterci, rappresentano la forza del sindacato. A noi resta l’onere ed il dovere di saperli rappresentare, proteggerli e tutelare”