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NAUTICA
LA BOLICI DI ANZIO NON PAGA GLI STIPENDI
22.06.09 La denuncia di Fillea e Filca sulla situazione dell’azienda specializzata in interni di navi da crociera, dove sono impegnati 100 addetti


La FILLEA CGIL del comprensorio Pomezia – Castelli – Colleferro – Subiaco e la FILCA CISL di Roma lanciano un allarme sulle reali condizioni finanziarie e di prospettiva occupazionale dell’azienda “Paolo BOLICI” di Anzio-Lavinio, azienda specializzata in rifacimenti d’interni di navi da crociera e alberghi, impegnata su tutti i mercati internazionali, che impiega circa 100 dipendenti.
“Siamo molto preoccupati di ciò che sta accadendo o potrebbe accadere all’azienda “BOLICI Paolo” di Anzio-Lavinio, dopo che da alcuni mesi la stessa azienda ritarda di settimane, senza giustificazioni, il pagamento degli stipendi”e ci risulterebbero anche dei ritardi nei versamenti dovuti ai fondi previdenziali integrativi.” Affermano in una nota congiunta Marco Carletti, segretario generale della FILLEA CGIL del comprensorio Pomezia-Castelli-Colleferro-Subiaco, e Marco Federicioni, segretario della Filca Cisl di Roma, che continuano “ l’azienda si rifiuta d’incontrare le organizzazioni sindacali per aprire una trattativa relativa al contratto collettivo aziendale, vista anche la richiesta avanzata dalle strutture sindacali nazionali. Oramai sono circa 5 mesi che l’azienda paga con considerevole ritardo gli stipendi ai propri dipendenti ed evita di rispettare gli accordi sottoscritti, relativi al pagamento degli straordinari effettuati dai propri dipendenti.”
“Sono oramai oltre 15 giorni che abbiamo chiesto un urgente incontro alla proprietà, per verificare i problemi finanziari, se essi esistono e quali sono le attuali condizioni del portafoglio ordini. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposte – proseguono i due sindacalisti - visto che nell’unico incontro che eravamo riusciti ad ottenere precedentemente e che aveva come oggetto di discussione proprio il ritardo nel pagamento degli stipendi, la proprietà, nella persona di Paolo Bolici, ci aveva assicurato che quello era stato un problema transitorio, non dovuto a problemi economici, ma dovuto esclusivamente alla sua assenza, e che non si sarebbe ripetuto. Purtroppo così non è, la situazione perdura ormai da troppo tempo. Da questo nasce la nostra grande preoccupazione sulla tenuta finanziaria e lavorativa di questa Azienda. I lavoratori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano hanno il diritto di conoscere le reali condizioni aziendali e essere rassicurati in merito al pagamento dei prossimi stipendi e per la conservazione del proprio posto di lavoro. In questi giorni, sulla stampa nazionale abbiamo letto articoli che descrivono la proprietà dell’azienda come una novella” ROBIN HOOD”, protesa alla ricerca di clienti ricchi per pagare gli stipendi e soddisfare le aspettative dei propri dipendenti.”
Carletti e Federicioni concludono chiedendo che “dalle dichiarazioni si passasse ai fatti. I fatti si fanno incontrando le organizzazioni sindacali, illustrando le reali condizioni finanziarie e intavolando, finalmente dopo 2 anni di attesa, una trattativa vera, per un contratto aziendale, che salvaguardi e aumenti gli stipendi e i salari.”