99 CANTIERI
CONCLUSA LA MOBILITAZIONE NELLA CAMPANIA
22.06.09 Bilancio positivo della grande mobilitazione che ha visto
protagoniste la Cgil e la Fillea nelle province della Campania….
Si è conclusa, con incoraggiante successo, la settimana di mobilitazione per
il lavoro, promossa dalla Fillea e dalla CGIL in Campania. “Un’iniziativa
che parla di sviluppo vero e concreto, di occupazione da tutelare e
incrementare. A partire dall’avvio immediato dei cantieri di opere pubbliche
in Campania e nell’intero Mezzogiorno. Una richiesta forte, determinata e
motivata, che la Fillea e la CGIL pongono all’attenzione delle
Amministrazioni Pubbliche e al Governo nazionale, incentrata
prioritariamente a quei tanti lavori, immediatamente cantierabili,
cosiddetti sottosoglia.” Lo afferma Gianni Sannino, segretario generale
della Fillea Campania, che prosegue “le iniziative che si sono svolte,
mattina e pomeriggio, di concerto tra Fillea e Camere del lavoro, ad
Avellino, a Benevento, a Caserta, a Napoli e a Salerno, con volantinaggi di
migliaia di fascicoli informativi sulle risorse e sui lavori programmati, e
con i tanti capannelli tra la gente, utilizzando “i gazebo del lavoro”,
hanno riscontrato interesse e curiosità da parte di tutti. La stampa locale
ha dato grande risalto alle manifestazioni ed il coinvolgimento dei
dirigenti sindacali e dei delegati di cantiere, ha consentito di produrre
quella giusta saldatura tra territorio e cantiere che è parte fondante della
strategia che Fillea e CGIL stanno mettendo in campo per contrastare la
crisi e difendere il lavoro e i lavoratori.”
“Dall’iniziativa di Avellino sulla casa e le politiche di riqualificazione
dei territori, ai presidi in provincia di Benevento su importanti lavori
fermi per contrattempi burocratici, ai gazebo di Aversa e Maddaloni nel
casertano con i dirigenti nazionali della Fillea, per lo sblocco dell’OPG e
il Collettore di Maddaloni, al volantinaggio a Pomigliano e Torre Annunziata
per la realizzazione delle Cittadelle Scolastiche, in provincia di Napoli,
ai tanti gazebi in importanti comuni del salernitano per sollecitare la
apertura degli oltre cento cantieri, è venuto fuori un quadro di grosse
potenzialità per far ripartire la crescita e lo sviluppo in questo
importante comparto dell’economia regionale. Un copione di mobilitazione
annunciato la settimana scorsa che è stato rispettato in tutte le sue
articolazioni. Segno di una convinzione e di una consapevolezza che la
Fillea e la CGIL intendono mettere a disposizione di una continuità d’azione
che recuperi i caratteri dell’unità sindacale.”
Ed è per questo che il segretario generale della Fillea Campania chiede a
Filca-CISL e Feneal-UIL “di condividere con la Fillea, determinando
unitariamente tempi, modalità e contenuti, la fase successiva che pensiamo
debba essere di confronto e di negoziazione, con l’apertura di “vertenze”
con i Comuni e le Amministrazioni Pubbliche per far si che i 546 milioni di
euro quantificati, che non esauriscono la spesa totale da realizzare,
diventino “cantieri aperti”. Le iniziative puntano a realizzare una
saldatura con il sistema delle Pubbliche Amministrazioni Locali, per
sollecitare a fare la propria parte, da un lato, ma al tempo stesso
rivendicare, in maniera condivisa, dal Governo, il superamento di una
pratica fatta di annunci e di pura propaganda, di “promesse” al Mezzogiorno
e poi di tagli di importanti risorse destinandole ad altre finalità (vicenda
FAS, fondi CIPE, la demagogia dell’ICI), l’allentamento del “Patto di
Stabilità” che, paradossalmente, impedisce di fatto lo sviluppo e la
ripresa, il ripristino di misure di contrasto all’illegalità e alle pratiche
malavitose, a partire dalla “rintracciabilità” dei pagamenti e la
trasparenza.”
Per Sannino dalle iniziative viene fuori “una esigenza di determinare e
consolidare sempre di più un rapporto, stretto e solidale, tra il settore
delle costruzioni, le sue ricadute sui territori, e i bisogni delle
comunità, gli interessi delle popolazioni, sui temi della mobilità, della
scuola, della sanità, della casa, della qualità della vita individuale e
collettiva. Cosi come pensiamo che si possa operare in “sintonia” con il
sistema delle imprese, condividendo, in premessa, il rispetto di parametri
di regolarità, di diritti da garantire, di sicurezza da assicurare, che non
possono essere affidate alle “buone prassi e alle buone volontà” dei
singoli.” |