Agenda

Contrattazione

Dipartimenti

Uff.Stampa

Dove siamo

Chi siamo

Mappa sito


     

Firmato  al Ministero del Lavoro un accordo per il Gruppo Natuzzi

 

Richiesto un incontro alla Task Force per l’occupazione con i Presidenti della regione Puglia e Basilicata, i  Sindaci  di Bari e Matera e le  parti sociali, per il rilancio delle politiche industriali del distretto.

Si è svolta ieri, presso il Ministero del Lavoro, la trattativa con la Direzione del Gruppo Natuzzi che, nel mese di novembre scorso, aveva dichiarato 400 esuberi  negli stabilimenti di Bari e Matera.

Il Gruppo Natuzzi, multinazionale del mobile Imbottito, quotato in borsa e con 6.000 dipendenti complessivi, 12 stabilimenti in Italia con 4.431 dipendenti e 3 stabilimenti all’estero: Cina, Brasile e Romania con 1.131 dipendenti, aveva presentato alle Organizzazioni Sindacali un Piano Industriale che prevedeva la soppressione di circa 400 postazioni di lavoro, con la delocalizzazione di produzioni verso gli stabilimenti Asiatici e dell’Est Europeo e con delle ricadute occupazionali preoccupanti.  Oltre ai 400 esuberi dichiarati, negli stabilimenti del Sud ci sono infatti circa 900 contratti di formazione lavoro.

L’accordo firmato al Ministero del Lavoro si inquadra in un clima diverso dal passato. 

Le dichiarazioni ufficiali fatte dai massimi dirigenti aziendali, di considerare il sindacato una controparte credibile e riconosciuta e di voler aprire la strada a nuove relazioni sindacali,  hanno  permesso di firmare un accordo di rilancio della Natuzzi senza mettere sulla strada centinaia di lavoratori.

Le Segreterie di Feneal, Filca e Fillea, danno un giudizio estremamente positivo non solo perché c’è stato il ritiro dei licenziamenti, ma anche perché l’accordo prevede:

1)      24 mesi di CIG/S per 345 lavoratori con pagamento anticipato dall’azienda.

2)      Investimenti pari a 70 milioni di Euro nei 24 mesi.

3)      La riconferma dei CFL pari alle percentuali degli anni precedenti (60/70%)

4)      Rotazione dei lavoratori in CIG/S

5)      Corsi immediati, di riqualificazione professionale per 120 lavoratori, per poi estendere la riqualificazione a tutti i lavoratori in CIG/S

6)      Alla fine  del periodo di CIG/S il rientro di tutti i lavoratori.

7)      Incontri a livello aziendale e nazionale di verifica dell’applicazione  dell’Accordo.

I sindacati hanno richiesto inoltre, un incontro alla Task Force per l’occupazione con i Presidenti della regione Puglia e Basilicata, i  Sindaci  di Bari e Matera e le  parti sociali, per analizzare la situazione del Distretto Murgiano che si compone di 530 imprese: 14.000 addetti che è il 55% del mercato italiano e il 16% del mercato mondiale; dove negli ultimi mesi il ricorso alla CIG/S è notevolmente aumentato, così come sono aumentate le chiusure delle aziende, con una ricaduta occupazionale molto preoccupante.

Nei prossimi giorni si indiranno le assemblee in tutte le unità produttive del gruppo, per illustrare l’Accordo firmato e per iniziare un percorso che porterà alle elezioni delle Rappresentanze Sindacali  Unitarie, che sino ad oggi non sono state elette per la scarsa rappresentatività del sindacato.

 

Roma 13 gennaio 2003

 

                                                                                          Giovanni Rossi, Fillea Nazionale

 

Via G.B. Morgagni 27 - 00161 ROMA - Tel: ++39 06 44.11.41  fax: ++39 06 44.23.58.49

©Grafica web michele Di lucchio