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INTERVISTA AL SEGRETARIO GENERALE FILLEA LOMBARDIA,

FRANCO DE ALESSANDRI, SU MANIFESTAZIONE UNITARIA

REGIONALE CONTRO LE MORTI BIANCHE IN EDILIZIA.

 

Come è nata l’esigenza nella vostra regione di organizzare una manifestazione così forte?

De Alessandri: La Lombardia è a livello nazionale una regione ai primi posti in quanto ad infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni. Era da tanto che pensavamo ad un’iniziativa forte, in grado di attirare l’attenzione su questo triste fenomeno.  L’imput è venuto da una forte impennata degli infortuni, specie quelli mortali. In dieci giorni abbiamo contato cinque morti e la situazione ci è sembrata insostenibile.  Una situazione gravissima che ha confermato l’inefficacia del sistema vigente di prevenzione. E’ stata una risposta forte e provocatoria ad una situazione che ha raggiunto negli ultimi tempi dimensioni spropositate.

I lavoratori come si sono posti nei confronti di questa vostra decisione di manifestare?

De Alessandri : La spinta a trovare uno strumento efficace per denunciare il fenomeno degli infortuni sul lavoro è venuta soprattutto da loro. Nei cantieri ci chiedono continuamente di fare qualcosa, di aiutarli a trovare tutele e sistemi che gli garantiscano un lavoro più sicuro e sereno.

Che cosa chiedete e pensate di ottenere con la manifestazione di oggi?

De Alessandri: Quella di oggi è una manifestazione di protesta ma anche di proposta ed è solo l’inizio di un impegno che ci siamo prefissati per i prossimi mesi. Per settembre abbiamo preparato un’altra grande manifestazione regionale in cui saranno coinvolti tutti i delegati alla sicurezza. Con loro si definirà una piattaforma da avanzare alla Regione e alle Associazioni delle imprese. Il concetto chiave sarà: più prevenzione, più repressione.  Alla Regione chiediamo l’aumento della posta sul tema della sicurezza nel bilancio regionale, dal 2%a15%. Chiediamo inoltre un rafforzamento dei poteri del personale Asl, dell’Ispettorato del lavoro e di tutti i soggetti addetti alla prevenzione.  All’Ance regionale e al Centredil chiediamo di definire comunemente una casistica precisa delle irregolarità, rispetto alle quali poter intervenire.

Quali sono secondo voi i mezzi più idonei per combattere il fenomeno delle morti bianche nel serrore delle costruzioni?

De Alessandri: I mezzi sono molteplici ed è fondamentale il contributo di tutti, ma per arginare un fenomeno chè è diventato così importante, specie per l’aumento dei casi gravi e mortali, è necessario uno strumento forte e di impatto decisivo.  L’unico è, a nostro avviso, quello della repressione.  Non è più sufficiente applicare delle multe e sanzioni, che ormai sono diventate una voce da mettere nel bilancio preventivo dei lavori, proponiamo una linea dura. Lo strumento più efficace è quello dell’immediato sequestro del cantiere che non applica le norme di salute e sicurezza.

 

Comunicato Stampa Feneal - Filca - Fillea - Lombardia

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