Quasi ultimato nella Capitale il
Passante a Nord-Ovest.
La Fillea di Roma Nord: “Sulla strada del
Cantiere Qualità”.
Panoramica fotografica a cura della Fillea Nazionale.
La realizzazione nella
Capitale del “Passaggio a Nord-Ovest” è giunta alle fasi di ultimazione.
Si tratta di una galleria urbana di collegamento primario, a tre corsie,
per i flussi di attraversamento interni al quadrante Nord- Ovest del
Grande Raccordo Anulare di Roma.
Tre chilometri e mezzo di galleria, in parte artificiale ed in parte
naturale, ora attraversano la collina di Monte Mario, con diversi
svincoli intermedi, per collegare la Farnesina con la Cassia e la Pineta
Sacchetti.
Per eventuali emergenze, le due canne della galleria sono dotate di
bypass: due carrabili e tre pedonali.
La centrale operativa è provvista di quattro cabine per gli impianti di
aerazione, illuminazione, sicurezza e antincendio.
In superficie resta la viabilità locale, separata e migliorata anche dal
punto di vista paesaggistico.
La realizzazione dell’opera ha comportato lo spostamento, quindi il
rinnovo, dell’allaccio dell’acquedotto del Peschiera ed ha offerto
l’opportunità di unificare il passaggio dei cavi dei servizi alla città
( Enel, Telecom, Italgas ecc…), non più a ridosso dei palazzi ma in una
apposita galleria parallela.
E’ previsto inoltre il ripristino e il miglioramento della parte
ambientale.
Quello che si vuol evidenziare non è soltanto l’importanza dell’opera
citata, date le sue finalità e l’entità delle risorse impiegate, o
l’opportunità di lavoro per le diverse centinaia di lavoratori edili e
non , ma anche per stimolare una riflessione qualitativa.
Di fronte allo scempio del territorio, incoraggiato dalla pratica dei
condoni ( che associano abusivismo, lavoro nero, assenza di sicurezza e
dei più elementari diritti ), oppure considerato come un male
“necessario” per la realizzazione delle infrastrutture, è bene
valorizzare le esperienze positive.
Possiamo affermare che la qualità non sta solo nelle finalità dell’opera,
seppure di per sé non secondaria, ma comincia già nella sua
progettazione ed infine nella sua esecuzione.
In edilizia quando si parla di esecuzione di un’opera, ci si riferisce
principalmente al fattore lavoro a tutti i livelli ed essendo il
capitale umano parte consistente del patrimonio dell’impresa, alla
destrutturazione del lavoro, più che in altri settori, si accompagna
quella dell’ intera azienda.
L’eccessivo ricorso al subappalto, il diffondersi dello scorporo delle
fasi lavorative, delle forniture e dei noli, in molti casi sta svuotando
la qualità della nostra imprenditoria, sempre più somigliante ad una
serie di scatole vuote.
Il capitale umano, ovvero le professionalità, sono parte essenziale
dell’impresa ma se questa non investe su di esso, non lo forma e non lo
fidelizza, rischia di chiamarsi fuori dal mercato che oggi, dopo un
decennio di destrutturazioni, richiede una inversione di tendenza.
Il Passante a Nord-Ovest rappresenta un raro esempio di impresa
strutturata che, senza bisogno di mille subappalti, riesce a concludere
quasi tutte le fasi lavorative all’interno della sua organizzazione.
Le gallerie artificiali e le rampe sono coperte con travi di coronamento
costruite in loco, in un apposito “ campo-travi”, evitando così
l’attraversamento della città dei camion che li avrebbero dovuti
trasportare.
Altro aspetto importante di quest’opera è la sua grande capacità
occupazionale.
Non
considerando l’indotto, nel Passante hanno trovato lavoro oltre trecento
lavoratori, dei quali più di duecento dipendenti diretti dell’Astaldi
S.p.A, impresa esecutrice.
L’interlocuzione con un’impresa relativamente più strutturata ha
sicuramente giovato alle relazioni sindacali, non solo per quanto
riguarda la gestione dell’applicazione delle norme contrattuali, i
turni, la logistica e la soluzione positiva dei microconflitti a livello
di cantiere, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.
Ovviamente non tutto è stato facile. Possiamo però trarre un bilancio,
ormai quasi finale, abbastanza positivo del modello concertativi
praticato, pur non negando alcune difficoltà, comunque non
irrisolvibili, relative ai subappalti e soprattutto alle forniture.
Evitiamo qui un bilancio approfondito. Per concludere ci limitiamo a
segnalare l'esito positivo della trattativa sul premio di risultato ed
il raggiungimento degli obiettivi misurati sui tempi di consegna
dell'opera.
Una curiosità di non poco conto, che richiederebbe una riflessione
apposita, riguarda le lavoratrici. Il dato negativo è che,
complessivamente e per tutta la durata del cantiere, oltre alle addette
alla mensa, abbiamo incontrato altre due sole donne; il dato positivo,
anche se unico, è che l'una è il Direttore di Cantiere dell'Astaldi
S.p.A., l'altra il Direttore Operativo del Comune di Roma.
BREVE SCHEDA INFORMATIVA DELL’OPERA
• COMMITTENTE: COMUNE DI ROMA
• RESP.
PROCEDIMENTO: ING. FAUSTO FERRUCCIO (considerato padre
putativo dell'opera)
• DIRETTORE
LAVORI: ING. ENRICO FORCINA
• DIRETTORE
OPERATIVO: ING. CHIARA MASTRANTONIO
•
IMPRESA: ASTALDI S.p.A.
• DIRETTORE DI CANTIERE: ING. FRANCESCA ROSSELLI |
Testo di Antonio Cucculelli
Segretario Generale Fillea Cgil Roma Nord
Foto di Michele Di Lucchio.
Fillea Nazionale
Roma 31 marzo 2004
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