![]() |
|
biografia e funzioni
interviste
discorsi/relazioni
agenda
multimedia
Home page
|
STATI GENERALI DELL’EDILIIZIA SCHIAVELLA, FILLEA CGIL: SPEZZARE IL FILO NERO DELL’ILLEGALITA’ 14.05.09 “L’impresa che non rispetta le norme sulla sicurezza di chi lavora, difficilmente ne rispetta poi il diritto ad avere una busta paga regolare, così come l’impresa che tenta di eludere le norme sulla qualità del lavoro difficilmente non farà altrettanto sui materiali. Per questo esiste un filo nero che lega le vittime sul lavoro e quelle del terremoto e che va spezzato, l’illegalità. Sta alle forze sane che costituiscono la maggioranza del settore delle costruzioni fare il primo passo in questa direzione. Il Manifesto che abbiamo sottoscritto ci impegna, e dobbiamo onorarlo con coerenza.” E’ quanto ha affermato Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, intervenendo nel corso degli Stati Generali convocati alla Nuova Fiera di Roma per presentare il Manifesto sottoscritto da Ance, sindacati e da tutta la filiera delle costruzioni. Per Schiavella rilanciare il settore all’insegna della qualità, della sicurezza e della legalità significa porre freno ad “una insofferenza alle regole e allo stato, che sostituisce ai valori della responsabilità e della legalità quelli della furbizia, della spregiudicatezza e del disprezzo delle regole, considerate solo un impaccio.” Il settore delle costruzioni ha vissuto negli ultimi 15 anni una costante crescita “senza però riuscire a capitalizzarla per rafforzare e strutturare il sistema” prosegue Schiavella “che oggi si trova ad affrontare la crisi con una struttura produttiva frammentata e debole, generando effetti dirompenti.” Oltre 6milioni di ore di cassa integrazione a marzo, il doppio dello stesso periodo del 2008 “ci dicono che siamo di fronte ad una crisi vera che, al di là degli ottimismi di facciata, durerà a lungo. I dati delle Casse Edili ci dicono che abbiamo il 10 % di occupati in meno, il 20% in meno delle ore lavorate ed il 30% in meno della massa salariale. Questo significa una sola cosa, che aumenta il ricorso all’elusione ed al sommerso” e nelle costruzioni, laddove cresce illegalità “si rafforza la presenza e la pressione delle mafie.” Il manifesto degli Stati Generali è un “Patto fondato su impegni e richieste precise: maggiori protezioni sociali per i lavoratori, rilancio degli investimenti per le imprese e soprattutto azioni regolative e di controllo che sappiano indirizzare l’intero sistema sugli obiettivi chiave della qualità e della legalità” che per la Fillea “vanno declinati su tutti gli aspetti del sistema delle costruzioni: del costruito con regole certe e controlli adeguati, dei processi autorizzativi nella direzione della semplificazione e non della deregolazione, del mercato con il superamento delle gare al massimo ribasso, delle imprese con norme sull’accesso alla professione di imprenditore edile, del lavoro garantendone dignità, retribuzioni, tutele, sicurezza per tutti e politiche di integrazione verso quel 20% di manodopera migrante impegnata nel settore.” Poi il richiamo alla coerenza “come parti sociali dobbiamo orientare i confronti per i prossimi rinnovi contrattuali coerentemente agli obiettivi indicati, restando ciascuno di noi certamente convinti e coerenti con le ragioni che su questi temi ci dividono, ma misurandole sul merito dei problemi e tentando di dare continuità a quanto già di buono fatto in questi anni sul piano retributivo, della sicurezza, della formazione e di una bilateralità da rendere sempre più efficiente e da estendere, senza mai snaturarne i compiti come prevede invece il libro bianco del Ministro del Welfare.” Ma a questo impegno deve corrispondere anche quello dello Stato ed è proprio dal Governo che per Schiavella sono mancate le scelte “tutta l’azione dell’Esecutivo sembra ispirata da uno stesso filo conduttore: risorse scarse, dilazionate nel tempo rispetto alle necessità, e spinte deregolative. La delibera Cipe rende fruibili le risorse non prima del 2010, il piano casa ricicla i soliti 200-500 ml di euro della finanziaria 2008, l’atteso piano per l’edilizia si basa solo su risorse private attivabili dopo le leggi regionali di recepimento, cioè fine anno se va bene - prosegue Schiavella – mentre sugli ammortizzatori sociali sono ancora troppo poche le risorse” e per finire il decreto Abruzzo che “oltre ad essere basato su una mera logica risarcitoria che non garantisce la ricostruzione del tessuto storico, urbanistico e sociale dei centri colpiti, mette in campo risorse insufficienti e deroga alle norme sui subappalti, aumentando la frammentazione delle imprese e del lavoro, con i rischi che ne conseguo no di insicurezza del lavoro, illegalità e infiltrazioni malavitose.” Al Governo Schiavella chiede di recuperare un confronto con tutte le associazioni imprenditoriali e con il sindacato “un confronto di sostanza, così come tutti i firmatari del documento del 5 marzo hanno chiesto da circa due mesi, senza ricevere fino ad oggi alcuna formale o sostanziale risposta.” La Fillea misurerà gli impegni e le coerenze sulle risposte concrete che il Governo darà alle questioni poste dagli Stati Generali “rinuncerà il Governo a snaturare il TU sulla sicurezza, sterilizzerà il patto di stabilità per gli investimenti degli enti locali, introdurrà il DURC per congruità e la tracciabilità dei pagamenti nei decreti in discussione su edilizia ed Abruzzo, raddoppierà la durata degli ammortizzatori sociali per il settore?”
|