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CASA, DISAGIO ABITATIVO, EDILIZIA PUBBLICA, INVESTIMENTI, PROMESSE NON MANTENUTE.

DOMANI LA FILLEA CGIL PRESENTA L'OSSERVATORIO SUL DISAGIO ABITATIVO E NUOVE PROPOSTE PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI SU HOUSING SOCIALE E PER LA REALIZZAZIONE DI UN MILIONE DI ALLOGGI IN DIECI ANNI.

Conferenza stampa alle ore 11.30, Roma, Via Morgagni 27 presso la Fillea Cgil Nazionale

In Italia sono 952mila gli alloggi popolari, ovvero uno dei patrimoni immobiliari più esigui d'Europa. Niente rispetto alla domanda di affitto potenziale, che riguarda in Italia 3.900.000 famiglie, comprese nelle fasce di reddito basso e medio-basso, cui si stanno aggiungendo, a causa della crisi, tantissime famiglie con redditi medi. Servirebbero dunque almeno 2milioni di alloggi, quindi finanziamenti e piani speciali, invece le risorse contenute nel Piano Casa varato dal Governo nel decreto anti-crisi sono assolutamente insufficiente.

I 100 milioni annunciati per l'edilizia sovvenzionata in realtà sono solo parte di un più complessivo finanziamento risalente a misure del 2007 varate dal Governo Prodi, ovvero 550 milioni di euro, su cui l'attuale Governo ha messo le mani, sottraendo risorse già stanziate ed in parte assegnate ai Comuni: 540 milioni di euro per la costruzione di 12.000 alloggi da destinarsi alle fasce più deboli.

Giovani, studenti, coppie giovani, famiglie monoreddito, anziani, lavoratori migranti sono i più esposti al disagio abitativo, con conseguenze negative per la struttura familiare e demografica (su 9 milioni di giovani, tra i 20 e i 34 anni, 8,4 vive ancora in famiglia), sulla coesione sociale (che attiene soprattutto alle condizioni degli immigrati), e può diventare un handicap per la stessa competitività del paese (solo lo 0,6% della popolazione in età da lavoro cambia residenza per ragioni di lavoro).

E mentre i salari hanno visto ridursi il potere di acquisto, dal 2000 ad oggi il costo di costruzione di una abitazione è cresciuto del 18%, il costo delle aree edificabili del 35%, delle abitazioni del 70%, dei canoni di locazione del 114%, come rilevato dagli ultimi dati Sunia.  Dunque negli ultimi 7 anni abbiamo assistito ad una crescita impressionante della rendita, che ha portato il prezzo delle abitazioni  a crescere circa del 100% e i canoni di locazione più del 600%, rispetto al costo di costruzione, aumento che ha portato ad equiparare l'affitto ad una rata di mutuo.

Questi fattori, potenziati dalla politica creditizia degli ultimi anni, hanno invogliato, a fronte di interessi molto bassi, milioni di italiani ad accendere un muto, determinando in realtà milioni di indebitati, un vero e proprio esercito di proprietari  poveri. Ma soprattutto si è creata una netta spaccatura nel paese tra chi può acquistare la casa e chi no, tra chi è dentro e chi è fuori.

C'è bisogno di un intervento forte, di investimenti, di piani di edilizia abitativa che rispondano ad una delle più gravi emergenze sociali del paese.

Di tutto questo si parlerà domani nel corso di una conferenza stampa convocata dalla Fillea Nazionale, alle ore 11.30 nella Sala D'Antona della sede degli edili Cgil di Via Morgagni 27 a Roma.

Con il segretario generale Walter Schiavella e la responsabile delle politiche della casa Livia Potolicchio, la Fillea presenterà il proprio Osservatorio sulle Politiche Abitative che analizza su scala regionale i numeri del disagio abitativo, con alcuni approfondimenti sulle grandi aree metropolitane, un quadro dettagliato delle iniziative maggiormente significative intraprese in tema di sostenibilità edilizia ed efficienza energetica, una analisi delle scelte di politica economica, quindi gli investimenti, e la situazione del lavoro e le prospettive occupazionali legate alle politiche di investimento nel settore, e le proposte Fillea per affrontare l'emergenza abitativa, difendere il lavoro e contribuire a riavviare l'economia del Paese. In particolare, verranno presentate alcune soluzioni studiate dalla Fillea per il  finanziamento di interventi sull'housing sociale e la realizzazione di un milione di alloggi in dieci anni.

 

 

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