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TAV - Un Protocollo d’intesa tra i Sindacati delle costruzioni, TAV Spa e Italferr su sicurezza sul lavoro e qualità dell’opera.La Fillea Cgil:” Un buon accordo che interesserà 5.000 lavoratori”.Le parti sono pervenute alla sigla dell’accordo per migliorare il sistema delle relazioni sindacali e salvaguardare i diritti dei lavoratori. In particolare il protocollo prevede un sistema di relazioni a livello nazionale, territoriale e di cantiere, per la verifica delle situazioni, dei tempi di appalto, di realizzazione e di qualità delle opere delle tratte Alta Velocità. Si è voluto inoltre dare un particolare risalto agli interventi finalizzati ad ampliare i livelli di salute e sicurezza dei lavoratori impegnati in quest’opera. Una parte determinante del protocollo riguarda le modalità con le quali i soggetti interessati alla costruzione delle tratte intendono adoperarsi, affinchè la realizzazione dell’opera avvenga nel rispetto di tutti degli impegni assunti nei capitolati d’appalto. “Il Protocollo d’intesa siglato oggi - commenta Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale della Fillea Cgil – è un ulteriore passo avanti sia nel sistema delle relazioni sindacali, sia nella tutela dei lavoratori. Il costo dell’opera nel 1991 era stato stimato in 10.000 miliardi di lire, l’aggiornamento nel 2003 ha fatto lievitare la spesa a 22,500 milioni di euro, si prevede che alla conclusione dei lavori la spesa supererà i 33.000 milioni di euro.” “Questo Protocollo – continua Macchiesi - sarà un prezioso strumento per realizzare l’obiettivo di una maggiore trasparenza, regolarità e sicurezza nei cantieri TAV, un ulteriore contributo agli accordi già realizzati nelle tratte in attività. Riguardo ai cantieri che dovranno essere aperti, l’accordo costituisce un buon esempio di quella Contrattazione d’anticipo, che riteniamo fondamentale al fine della realizzazione del Cantiere Qualità”. Oggi i lavoratori edili impegnati nei cantieri aperti della TAV sono circa 5.000 e il tasso di infortuni si aggira intorno al 10%. La trasparenza nei lavori non significa solo meno infortuni ma meno blocchi per le imprese che falliscono e abbandonano gli appalti e una migliore gestione dei lavori, nel rispetto dei tempi previsti. “ La bontà di un accordo – conclude il sindacalista – non si giudica da quello che c’è scritto ma dalla sua attuazione, confidiamo quindi nella volontà dei nostri interlocutori ad accettare la sfida che ci siamo preposti.”
Roma 11 febbraio 2003 |
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©Grafica web michele Di lucchio |
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