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Ponte di Messina: accordo tra Società Stretto e Sindacati edili

 

Macchiesi (Fillea Cgil):  Importanti le Intese preventive da inserire nel bando di gara.  Per 10.000 edili occupati diretti più garanzie sulla sicurezza e battaglia contro il lavoro nero

 

 

 

Oggi presso la sede dello Stretto di Messina (Società costituita dal 68,8% da Fintecna Spa, 13% RFI Spa, 13% Anas Spa, 2,6% Regione Calabria, 2,6% Regione Sicilia) è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa fra la stessa società e i sindacati edili,  Fillea Cgil – Filca Cisl – Feneal Uil nazionali, regionali Sicilia e Calabria e provinciali Reggio Calabria e Messina, che dovrà essere inserito all’interno del Bando di Gara per avere piena efficacia nei confronti del Contraente Generale a cui saranno assegnati i lavori e alle imprese affidatarie e subaffidatarie.

 

I punti dell’intesa sono la difesa della Salute e Sicurezza dei lavoratori impegnati nella realizzazione e sono previsti strumenti per la lotta alle irregolarità ed al lavoro nero ed un sistema di relazioni industriali per dare un contributo autonomo delle parti sociali alla trasparenza.

 

Questa opera che si prevede avrà una durata di 6 anni con un’occupazione di circa   30 .000 addetti di cui del settore edile 10.000 addetti diretti.

 

“L’accordo sottoscritto – sottolinea il Segretario Nazionale della Fillea Cgil, Mauro Macchiesi - rappresenta un atto importante e che pone le condizioni primarie ed indispensabili per una gestione dei cantieri in modo  più trasparenti possibile.

 

Il sistema degli Appalti Pubblici tramite il Contraente Generale – continua Macchiesi - pone al sindacato il problema di definire intese preventive che siano inserite nei bandi di gara perché il Contraente Generale operando in regime privatistico penalizzerebbe le relazioni sindacali ed industriali a difesa dei diritti dei lavoratori.

Se il ponte sarà un'opera infrastrutturale che avrà le condizioni finanziarie, ambientali e tecnologiche per essere realizzato – aggiunge Macchiesi - il Protocollo rappresenta il primo atto di un sistema di accordi e relazioni a rete che và messo in piedi, ad iniziare dai Protocolli di Legalità che vanno realizzate con le due Prefetture per creare il contrasto all’infiltrazioni malavitose nei lavori e degli Accordi con le Istituzioni locali e regionali per rafforzare i sistemi di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori interessati ai lavori.

 

Il tempo che manca all’inizio dei lavori previsto nel 2006 và ben utilizzato per creare le condizioni di trasparenza in un contesto molto difficile, ad iniziare da un processo di Formazione Professionale che valorizzi le risorse occupazionali dei territori interessati. Per tenere fede alla previsione di una ricaduta dell’investimento del 50% sulle Regioni Calabria e Sicilia e complessivamente 75% nelle Regioni del Mezzogiorno.

 

Questo obbiettivo – conclude il Segretario nazionale della Fillea - senza programma di formazione per i lavoratori ma anche per il sistema di impresa locale per aiutarlo a qualificarsi ed a crescere, rimarrebbe una pura chimera.

 

 

 

Roma    18   maggio 2004

 

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