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Comunicato stampa

 

Continua la strage nei cantieri

Fillea Cgil: Siamo stanchi di parlare di numeri, ogni morte è un dramma

collettivo e come tale vogliamo sia considerato.

 

 

Anche oggi la cronaca parla di morti sul lavoro, tre nei cantieri edili. Le statistiche fatte di numeri freddi e razionali ci dicono che nel 2007 si muore meno che nel 2006, meno 12,3%, ma i familiari dei morti sul lavoro non si accorgono di questo, ogni morte è un dramma in sé, un dramma collettivo e come tale vogliamo sia considerato.

“Il sindacato è impegnato da anni a combattere il fenomeno delle morti sul lavoro e ancor più lo è il sindacato delle costruzioni, che paga un tributo di sangue continuo, ad oggi sono 172 le vittime nei cantieri.” E’ quanto afferma Piero Leonesio, Segretario Nazionale della Fillea Cgil, a margine di una riunione tenutasi questa mattina nella sede nazionale del sindacato delle costruzioni Cgil, a seguito dei tre infortuni mortali che ieri hanno colpito lavoratori edili.

“Allo stesso modo siamo impegnati nella lotta per realizzare norme legislative sempre più adeguate a ridurre il fenomeno degli infortuni – continua il sindacalista -  in questo senso l’approvazione del Testo Unico sulla sicurezza rappresenta un’importante risultato, ma questo non basta, serve una consapevolezza maggiore, servono iniziative di sensibilizzazione, servono certezze sul riconoscimento della pena se viene accertata la responsabilità aziendale. Serve soprattutto una politica di maggiori garanzie sul lavoro, sui turni, sui tempi ormai fuori controllo, sulle condizioni di lavoro che sono peggiorate. Troppo spesso il fenomeno del lavoro nero diventa una normalità, una nuova politica degli appalti, si assiste ormai ad una diffusione estrema del fenomeno, aumenta la mancanza di sicurezza nei cantieri, in modo particolare dove si assiste a subappalti non sempre affidati a ditte regolari.”

“Uno strumento fondamentale – continua la nota della Fillea Cgil - è l’impegno per la prevenzione intrecciato con quello della formazione, premesse indispensabili per fornire le prime risposte alla lotta contro infortuni.

Da non dimenticare, poi, sono azioni, studi e approfondimenti sulla nocività nell’uso di prodotti a rischio, le politiche europee stanno mostrando una maggiore attenzione con l’approvazione del Reach, le indicazioni per la silice e l’amianto, ma serve anche una diversa attenzione all’aumento delle  malattie che colpiscono i lavoratori,  prevenzione, formazione e regolarità sono i pilastri di una nuova politica sulla sicurezza.”

“Altrettanto importante – conclude Leonesio - è valorizzare ed utilizzare gli RLS e RLST che possono contribuire alla prevenzione, aumentare gli organismi preposti al controllo sul piano istituzionale, contribuire con una politica economica d’incentivo verso le aziende che fanno della sicurezza una scelta coerente.

Questi sono temi che i sindacati delle costruzioni Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl proporranno ai Ministri della Salute e del Lavoro nel Convegno nazionale sulla sicurezza programmato per il 12 dicembre p.v., un ruolo attivo di proposta e di mobilitazione per affrontare il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro, che si possono ridurre soltanto con interventi mirate e con volontà politiche di tutti i soggetti coinvolti.”

 

 

Roma 6 novembre 2007

 

 

 

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