COMUNICATO STAMPA
IMMIGRATI IN
EDILIZIA: RAPPORTO FILLEA CGIL
Sono circa 140
mila e rappresentano il 12% della forza lavoro con punte del 30% in
alcune grandi città. Il Nord batte il Centro-Sud. Migliaia le domande
di regolarizzazione, boom di iscrizioni alle Casse Edili, ma quale sarà
il loro futuro?
In Italia la
presenza degli immigrati in edilizia evidenzia ormai un carattere
strutturale. La loro presenza è in costante aumento. Sono oltre 140
mila e rappresentano il 12% della forza lavoro regolare impiegata
nell’edilizia (1.100.000 addetti), con punte che arrivano al 30% in
alcune grandi città come Roma, Milano e Genova.
E’ quanto afferma la
Fillea Cgil in un Rapporto dal titolo “Edilizia ed Immigrati” presentato
oggi a Bologna.
A livello di macro
regioni, nel 2002 i lavoratori extracomunitari hanno toccato punte del
18% nel Nord Ovest e del 14%. nel Nord Est .
I dati
sull’occupazione in edilizia elaborati dall’Istat nel mese di aprile
2003 sullo stesso mese dell’anno precedente rilevano una crescita di 112
mila occupati (+6,5%). Questo dato risente ovviamente dell’effetto
sanatoria.
Ma come è noto il
settore dell’edilizia registra ancora una forte presenza di lavoro
irregolare. Un problema che interessa soprattutto gli immigrati. Infatti
il 60% di chi lavora in nero proviene da oltre i confini europei.
Riguardo alle
qualifiche, gli immigrati ricoprono le qualifiche più basse: come
apprendisti ed operai generici.
L’età media? Sono
soprattutto giovani. Hanno meno di 35 anni, mentre la media degli edili
di nazionalità italiana si aggira intorno ai 40 anni.
Sono in particolare
gli ultimi mesi del 2002, a seguito dell’introduzione della Legge Bossi
– Fini sull’immigrazione, ad aver fatto registrare un vertiginoso
aumento delle iscrizioni alle Casse Edili di lavoratori stranieri.
Nell’ultimo anno le nuove iscrizioni hanno riguardato per circa il 50%
lavoratori extracomunitari.
L’internazionalizzazione della mano d’opera in edilizia costituisce un
processo inarrestabile e sempre più strutturale, che per forza di cose
porterà ad un cambiamento del lavoro e alla ridefinizione delle
caratteristiche della mano d’opera nel settore delle costruzioni.
CRESCE IN PERCENTUALE LA PRESENZA DEGLI
IMMIGRATI
Nel 1999 erano solo
il 5% degli addetti regolari in edilizia, nel 2000 sono passati al 6% e
nel 2001 al 7%. Lo scorso anno quasi il raddoppio con il 12% della
presenza totale.
TAB 2 – Addetti
italiani e stranieri in edilizia (valori %)
Anno |
Lavoratori
italiani |
Stranieri |
1999 |
95% |
5% |
2000 |
94% |
6% |
2001 |
93% |
7% |
2002 |
88% |
12% |
CONDIZIONI DI LAVORO, INFORTUNI,
MOBILITA’ E STAGIONALITA’
I lavoratori
immigrati in edilizia spesso svolgono i lavori più disagiati e più
gravosi, meno pagati e meno tutelati.
Il primo sintomo di
questa situazione è l’alta incidenza degli infortuni sul lavoro.
Dai dati delle
denunce di infortuni Inail si evince che 1 su 10 riguarda un lavoratore
immigrato.
La Fillea che sta
monitorando gli infortuni mortali in edilizia nel 2003 rileva che più
del 10% delle vittime sono proprio edili provenienti da paesi
extracomunitari.
TAB 1 - Edilizia – Infortuni mortali 2003 – Nazionalità
LA REGOLARIZZAZIONE
IN EDILIZIA.
Le domande totali di regolarizzazione relative al settore delle
costruzioni in Italia sono 43.324
Questa è una quota
aggiuntiva di occupati nel settore, che sempre più, anche a causa della
scarsa capacità di attrazione delle giovani generazioni, sembra essere
destinato ad una fortissima presenza di lavoratori stranieri.
TAB 2 - Domande di regolarizzazione nel settore delle costruzioni nelle
regioni italiane
Piemonte |
3.678 |
Val d’Aosta |
51 |
Lombardia |
11.791 |
Liguria |
954 |
Trentino A.A. |
337 |
Veneto |
4.375 |
Friuli V. G. |
529 |
Emilia Romagna |
3.565 |
Toscana |
3.258 |
Umbria |
723 |
Marche |
917 |
Lazio |
5.932 |
Abruzzo |
706 |
Molise |
72 |
Campania |
3.297 |
Puglia |
1.016 |
Basilicata |
163 |
Calabria |
857 |
Sicilia |
920 |
Sardegna |
184 |
Italia
|
43.324 |
IMMIGRATI: IL NORD BATTE IL CENTRO SUD
Le città italiane
dove si registra il maggior numero di presenze di lavoratori edili
immigrati sono quelle del Nord. Milano, Torino, Brescia, Pavia,
Verona,Treviso, Vicenza, Genova detengono il primato.
Al Centro Italia è
soprattutto Roma a fare da polo di attrazione per i lavoratori
immigrati, seguita da Firenze, Perugia, Latina, L’Aquila. Al Sud e
nelle Isole la maggior presenza si registra a Napoli, Bari e Lecce.
Rapporto Fillea Cgil su
Edilizia ed Immigrati
EDILI IMMIGRATI
NELLE MAGGIORI CITTA’ ITALIANE
ROMA
Negli ultimi due
anni sono transitati alla Cassa Edile, circa 14.055 lavoratori
immigrati.
Da ottobre 2001 a
settembre 2002 il totale degli iscritti alla Cassa Edile di Roma è stato
di 36.090: di questi 7.238 erano stranieri.
TAB 3 – Edili
stranieri a Roma iscritti alla C.E.
ANNO
|
LAVORATORI
STRANIERI |
2000
|
1.562 |
2001 |
1.311
|
2002 |
7.238
|
Come si evince dalla
tabella 3, c’è stata una notevolissima impennata delle iscrizioni di
operai stranieri alla Cassa Edile, a seguito dell’entrata in vigore
della legge Bossi – Fini.
Bisogna inoltre
considerare che i dati risalgono all’inizio della sanatoria: si può
ipotizzare che i lavoratori immigrati transitati alla Cassa Edile della
Capitale abbiano ad oggi raggiunto la cifra di 10.000 unità. Una cifra
identica lavora nel sommerso.
La “speciale”
classifica redatta dalla Fillea Cgil di Roma vede i rumeni al primo
posto tra i lavoratori nell’ edilizia, seguiti dagli albanesi, polacchi,
egiziani, marocchini, tunisini, bulgari. L’età media è di 25-30 anni.
MILANO
Molto forte è la
presenza in Lombardia e a Milano di immigrati nel settore edile.
Una presenza che è
notevolmente aumentata a seguito della legge Bossi – Fini.
TAB 4 - Edili
stranieri a Milano iscritti alla C.E
ANNO |
ADDETTI - TOTALE |
IMMIGRATI |
2001 |
38.110 |
7.123 |
2002 |
45.521 |
11.492 |
I dati consuntivi
dei lavoratori iscritti alla Cassa Edile per l’anno 2001, su un totale
di 38.110 lavoratori, facevano registrare una presenza di lavoratori
immigrati di 7.123.
A fine anno 2002 una
forte impennata: su un totale di 45.521 iscritti, ben 11.492 erano
extracomunitari.
La crescita dei
lavoratori immigrati è quasi raddoppiata.
Tra i paesi di
provenienza degli immigrati, l’Albania detiene il primato con 2.693
presenze, segue di poco il Marocco con 2.087, l’Egitto con 1930 e la
Romania con 1.476.
BOLOGNA
I numeri dei
lavoratori stranieri iscritti alle Casse Edili di Bologna aumentano da
alcuni anni con un trend di crescita costante: nei prossimi anni la
crescita sarà più forte anche per effetto di programmi d’investimento
infrastrutturali notevoli.
Sono 3.042 gli
immigrati che lavorano a Bologna nel settore edilizia.
Al 31 dicembre 2002
gli iscritti alla Cassa Edile di Bologna erano complessivamente 12.243
Rapporto Fillea Cgil su
Edilizia ed Immigrati
FIRENZE
Su 9.064 lavoratori
edili iscritti alla Cassa Edile a marzo 2003, ben 2.148 sono lavoratori
immigrati. La maggior parte arriva dall’Albania (1.011), dalla Romania
(395), dal Marocco(305).
Firenze è una delle
città italiane con una forte presenza di lavoratori immigrati che
operano nelle costruzioni.
GENOVA
A Genova sette
iscritti alla Cassa Edile su dieci sono immigrati.
La presenza degli
immigrati nel settore edile è diventata negli anni sempre più forte.
Nei 1995 gli
immigrati iscritti alla Cassa Edile erano 924. Quattro anni dopo nel
1999 salivano a 1.700, mentre nel 2001 un leggero calo a 1500.
A seguito della
regolarizzazione su un totale di 10.500 lavoratori iscritti alla Cassa
Edile a Genova al 15 maggio 2003, risultano 2.593 lavoratori stranieri,
circa il 25%. Ma attualmente la presenza di immigrati in edilizia in
tutte la province della Liguria si attesta intorno al 30% della forza
lavoro.
Insieme al settore del lavoro domestico e di cura, quello delle
costruzioni è quello dove è più forte la presenza di lavoratori
stranieri. I
Paesi di provenienza sono soprattutto l’Albania, con 873, l’Ecuador,
con 698 e il Marocco, con 384. Seguono il Perù, il Cile e la Romania.
BRESCIA
A Brescia su un
totale di 16.470 lavoratori attivi iscritti alla Cassa Edile, si
registrano al 31 maggio 2003 ben 4.333 lavoratori stranieri, con una
percentuale del 26,31%.
I paesi di
provenienza sono soprattutto Albania 1.146, Marocco 818, Romania 632,
Serbia Montenegro 451, Tunisia 245.
La Fillea di Brescia
ha attivato un pulmino che raccoglie e contatta i lavoratori immigrati
della provincia.
VENETO
Nel comparto delle
costruzioni in Veneto, nelle città di Padova, Treviso, Vicenza e Verona
si registra un’alta presenza di extracomunitari.
I principali paesi
di origine sono la Romania, la Macedonia, la Jugoslavia, l’Albania, il
Marocco, la Moldavia, la Bosnia e la Polonia.. Nel corso del 2003,
attraverso i dati delle iscrizioni alle Casse Edili, si è consolidato un
andamento di graduale crescita dei lavoratori edili immigrati che si è
attestato intorno al 30% del totale degli occupati.
Sono stati
registrati quasi 6.000 lavoratori immigrati dipendenti di imprese medio
piccole, la maggior parte artigiane, con punte del 40% nella provincia
di Treviso.
TORINO
Ad aprile 2003
risultano iscritti alla Cassa Edile di Torino 17.000 lavoratori, di
questi 5.764 sono immigrati.
LECCE
Il numero degli
extracomunitari attivi censiti in Cassa Edile di Lecce sono 122 su 4.422
lavoratori attivi.
SALERNO
Alla Cassa Edile di
Salerno sono iscritti 306 lavoratori immigrati alla data del 31 marzo
2003. Di questi 229 sono extracomunitari e 77 comunitari. Il numero più
consistente riguarda la presenza degli ucraini (42), albanesi (32),
marocchini (26), algerini (15), tunisini. (15), rumeni (10).
CASERTA
Nel periodo gennaio
2002 – gennaio 2003 i lavoratori attivi nel settore delle costruzioni
provenienti da paesi extraeuropei sono stati 455.
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