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Rischio di blocco per tutti i cantieri ANAS Forte preoccupazione della Fillea Cgil per la situazione finanziaria della società che potrebbe causare il licenziamento di migliaia di lavoratori.
Tutti i cantieri ANAS nelle prossime settimane rischiano il blocco. Forte la preoccupazione della Filea Cgil per la precaria situazione finanziaria in cui versa la società. Negli ultimi tempi sono stati sempre più frequenti gli episodi di mancati pagamenti; l’ANAS ha dimostrato di non essere in grado di pagare gli stati di avanzamento lavori e di avere numerosi pagamenti in arretrato per circa 900 milioni di euro nei confronti delle imprese per lavori già eseguiti. Oggi le disponibilità finanziarie della società sono limitate a pagare gli stipendi per i propri dipendenti non oltre il mese di giugno prossimo. Causa di questo collasso è stato il mancato trasferimento da parte del Ministro dell’Economia delle risorse previste per l’ANAS, da due anni non viene firmato il CONTRATTO DI PROGRAMMA tra Stato e ANAS. Un trasferimento di risorse finanziarie che nel prossimo futuro non potrà avvenire giacchè il Governo non ha alcuna disponibilità finanziaria. “ E’ ora di farla finita di celebrare inaugurazioni di mirabilanti opere o gare di appalto – dichiara il Segretario nazionale della Fillea Cgil Mauro Macchiesi - senza che queste abbiano la copertura finanziaria disponibile alla loro realizzazione. Occorre che il Ministro dell’Economia dia immediata attuazione alle disposizioni di spesa già assunte, affinché si possa evitare da una parte il licenziamento decine di migliaia di lavoratori e dall’altra che tutti i cantieri si blocchino compresi quelli per la manutenzione ordinaria. Se questo dovesse avvenire - conclude Macchiesi - anche il tessuto imprenditoriale verrà seriamente danneggiato, con il rischio collasso finanziario ed il conseguente fallimento per centinaia di imprese”.
A fronte di questa drammatica situazione le Federazioni sindacali degli edili si riuniranno nei prossimi giorni per decidere le iniziativa da intraprendere.
Roma 22 aprile 2005
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©Grafica web michele Di lucchio