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Impregilo. Preoccupazione dal Coordinamento nazionale dei sindacati delle costruzioni. Soluzioni possibili alla crisi ma manca un piano industriale. Chiesto un tavolo di confronto con la società.
Il Coordinamento Nazionale delle Rappresentanze Sindacali Unitarie di Fillea Cgil – Filca CIsl – Feneal Uil del Gruppo Impregilo riunito a Milano giovedì 31 marzo 2005, per valutare lo stato della vertenza. Pur constatando positivamente che si stanno delineando alcune soluzioni alla crisi finanziaria, ritengono che ancora non sia chiaro se ciò è sufficiente a far fronte alle scadenze dei Bond nei prossimi mesi e contemporaneamente finanziare l’avvio delle opere pubbliche infrastrutturale acquisite presenti nel portafoglio lavori. Rimane il problema fondamentale di definire un PIANO INDUSTRIALE che chiarisca gli obiettivi strategici del Gruppo e quali sono le sinergie impiantistiche che sono entrate nella composizione societarie di Impregilo. Il sindacato e i lavoratori ritengono che il Gruppo Impregilo può continuare ed anzi rafforzare il ruolo di una impresa del settore delle costruzioni che si posizioni sui lavori infrastrutturale e del Sistema delle acque, capace di competere sui mercato nazionali ed esteri. Per raggiungere questi obiettivi occorre valorizzare le risorse professionali ed attivare politiche di alleanza che non ne snaturino il profilo di impresa con processi di smembramento. A tale proposito il Sindacato Nazionale ha richiesto un tavolo di confronto con la società che dovrà essere attivata entro il 30 aprile e se ciò non avvenisse verrà proclamato lo stato di agitazione di tutte le unità produttive, naturalmente il sindacato chiede inoltre che il confronto non può avvenire di fronte a fatti compiuti che pregiudicano la struttura di impresa, l’organizzazione del personale e del lavoro.
Roma 1 Aprile 2005
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©Grafica web michele Di lucchio
