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COMUNICATO STAMPA UNITARIO

 

“ Un contratto nel settore dell’edilizia,

per rilanciare la realizzazione delle opere pubbliche,

per la manutenzione del territorio,

per un lavoro più sicuro e civile.”

 

Terminate le consultazioni con i lavoratori, oggi verrà ufficialmente varata dagli Organismi Dirigenti Nazionali Unitari la piattaforma per il rinnovo del  Contratto Nazionale dell’Edilizia.

L’assemblea si terrà a Roma, al Centro Congresso Frentani, e verrà conclusa dal Segretario Generale della Uil, Luigi  Angeletti.

 Dopo questo varo la piattaforma verrà inviata alle controparti ed inizierà la fase della contrattazione.

Il Contratto Nazionale degli Edili che scade il 31 dicembre 2003, interessa complessivamente in  Italia 1,2 milioni di addetti ,  circa 300.000  imprese tra industriali, cooperative ed artigiane,  per un fatturato annuo di circa 112.411 milioni di Euro.

L’andamento occupazionale di questo settore nel II trimestre del 2002  non ha registrato aumenti, mentre raffrontando i dati di luglio 2002 con quelli di luglio 2003, si registra un aumento di circa il 2%. Ma all’interno di un quadro generale di crescita, inferiore comunque a quella che si era registrata negli ultimi anni, si evidenziano delle forti differenze territoriali. Per quanto riguarda  il Mezzogiorno si registra un’inversione di tendenza, con una perdita di circa 20.000 addetti. Un contratto importante per un settore  in cui la media di addetti per impresa è di quattro lavoratori e la presenza di lavoro irregolare molto diffusa.  Secondo gli ultimi dati Istat risulta che la media nazionale del lavoro nero è in questo settore  del 15,5% , mentre nel 1996 la percentuale era del 15, 7. Se consideriamo che nel 1996 gli addetti complessivi del settore dell’edilizia  erano poco più che 900.000 ed oggi sono circa 1.200.000, possiamo affermare che il numero assoluto di lavoratori costretti a lavorare al nero è aumentato.

Le regioni più colpite dal fenomeno del lavoro nero sono quelle del Sud.

La Calabria è in testa con una presenza del  40,9 %, seguono la Sicilia  con il 33%  e la Campania con il  28,5 %. I sindacati degli edili hanno espresso unitariamente soddisfazione per questa piattaforma e per la consultazione dalla quale è derivato un generale apprezzamento dei lavoratori. “ Con questa piattaforma -  sostiene Franco Martini, Segretario Generale della Fillea Cgil -  misureremo la coerenza delle Associazioni imprenditoriali che per anni hanno declamato la necessità di un salto di qualità del settore . In primo luogo puntando ad un contratto per la qualità del lavoro, attraverso un massiccio investimento sulla formazione del capitale umano ed una sua valorizzazione economica e professionale. Ma un contratto – conclude Franco Martini – anche per la qualità delle imprese, consolidando le azioni e gli strumenti per la trasparenza, la regolarità, l’innovazione delle stesse .” “ Il principale obiettivo delle tre federazioni di categoria– afferma Domenico Pesenti, Segretario Generale della Filca-Cisl, è stato quello di porre al centro della piattaforma, la lotta al lavoro nero e alla precarizzazione, portando avanti nello stesso tempo, proposte significative nel campo del mercato del lavoro e della formazione professionale ed a fornire inoltre risposte concrete ai lavoratori sia dal punto di vista contrattuale che da quello normativo. Anche per ciò che riguarda la sicurezza del lavoro  - continua Pesenti - oltre alla tutela complessiva del lavoratore, ci preme anche la valorizzazione e la rivalutazione delle professionalità esistenti, anche dal punto di vista economico. Proprio per questi temi importantissimi, come la lotta al lavoro nero e la sicurezza nei luoghi di lavoro è stato affidato agli enti bilaterali del settore, – conclude Pesenti - un ruolo decisivo affinché ci sia regolarità nel settore edile.”

“ La piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia – commenta il Segretario Generale della Feneal Uil, Francesco Marabottini - contiene importanti innovazioni per il settore. Le richieste tendono ad avere più trasparenza, più regolarità, più qualità in un settore che ha certamente bisogno di rinnovarsi.

Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile un nuovo ruolo degli Enti Paritetici Contrattuali (Casse Edili, Scuole Edili, Comitati per la sicurezza) a partire dalla gestione del mercato del lavoro per far incontrare la domanda e l’offerta, alla formazione professionale capace di una formazione continua ed in grado di essere lo strumento unico di certificazione della professionalità dei lavoratori, alla sicurezza nei cantieri con informazione e formazione. Le Casse Edili, in ogni provincia, dovranno divenire lo sportello per il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) oltre che per i lavori pubblici anche per quelli privati, oltre alla possibilità di verificare la congruità tra ore denunciate e lavoro effettivamente svolto. Dovremo, inoltre, andare ad una modifica dell’inquadramento con l’introduzione di aree professionali omogenee con diversi livelli retributivi all’interno superando l’attuale rapporto tra mansioni svolte e livello salariale. Altre richieste riguardano il miglioramento del trattamento in caso di malattia e malattia professionale, il congedo matrimoniale, la previdenza complementare.

Infine l’aumento salariale richiesto è di 90 euro al terzo livello.

Se le nostre richieste – conclude Marabottini - avranno, come riteniamo, accoglimento questo sarà un contratto di vera svolta, capace di combattere la piaga del lavoro nero, nell’interesse dei lavoratori e di tutte quelle imprese che operano con correttezza nel settore.”

 

Roma 9 ottobre 2003

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