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        Salerno - Reggio Calabria: sindacati 
        degli edili e Prefetti 
        
        insieme per vigilare contro le 
        infiltrazioni malavitose 
        
          
        La Fillea Cgil  
        ai General Contractor: 
        ”Accordi su 
        organizzazione del lavoro, sicurezza e subappalti”. 
          
        
        A Vibo Valentia si tiene oggi un 
        Convegno organizzato dalla Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil 
        regionali e nazionali sullo stato dei lavori di ammodernamento dalla SA 
        – RC a cui hanno partecipato alcuni Prefetti, i Segretari delle 
        Confederazioni Cgil, Cisl e Uil della Calabria e i rappresentanti dell’Anas. 
        
        Questa iniziativa ha l’obiettivo di 
        verificare, a distanza di tre mesi dalla sottoscrizione del protocollo 
        sulle relazioni industriali, sottoscritto da Anas e organizzazioni 
        sindacali e territoriali Fillea, Filca e Feneal, la sua applicazione e 
        capire le condizioni programmatorie e realizzative dei lavori. 
        
        “Siamo consapevoli - sostiene il 
        Segretario nazionale della Fillea Cgil, Mauro Macchiesi - che il 
        protocollo d’intesa con l’Anas non risolve i complessi problemi della 
        realizzazione dell’opera, ma può comunque rappresentare un fatto 
        importante. 
        
        La questione prioritaria che poniamo – 
        aggiunge Macchiesi -  è quella di definire alcune questioni importanti 
        con i General Contractor che vinceranno le gare del primo maxi lotto che 
        riguarda il tratto della provincia di Salerno (per un importo di 678 mln 
        di euro) e il secondo maxi lotto che interessa il tratto dallo svincolo 
        di Gioia Tauro allo svincolo della Sicilia escluso (per un importo di 
        887,7 mln di euro).” 
        
        Con il General Contractor,  sostiene il 
        sindacato degli edili, vanno definiti gli accordi sull’organizzazione 
        del lavoro, la sicurezza, i rapporti tra imprese committenti e 
        subappalti a garanzia del rispetto dei diritti dei lavoratori e della 
        trasparenza e qualità dei lavori da eseguire. L’obiettivo è evitare il 
        ripetersi di fenomeni di infiltrazioni malavitose e corruzioni, come 
        sono avvenute in passato. 
        
        “Occorre  - continua il Segretario 
        nazionale della Fillea Cgil,
        Macchiesi - che in ogni provincia si attivino dei protocolli di 
        legalità coordinati dai Prefetti per bonificare il territorio in cui si 
        svolgeranno i lavori. Esiste inoltre il problema della gestione dei 
        cantieri in attività, appaltati a suo tempo con i metodi tradizionali e 
        che oggi non riescono ad andare avanti, con imprese che non pagano i 
        salari ai lavoratori o minacciano di abbandonare gli stessi lavori. 
        
        Come sindacato degli edili ci siamo 
        dichiarati disponibili a discutere con l’Anas e con le imprese le 
        modalità organizzative dei lavori nei cantieri. Ma nonostante gli 
        impegni assunti a suo tempo dal presidente dell’Anas non sono stati 
        convocati incontri e tanto meno ci sono trattative in corso per superare 
        la difficile gestione delle emergenze.” “Serve – aggiunge il segretario 
        generale della Fillea Cgil Calabria, Maurizio Cannata - una 
        programmazione puntuale sulle risorse disponibili per ultimare i lavori 
        e per evitare di avere l’ennesima opera incompiuta in Calabria.  A tutt’oggi 
        – conclude Cannata - mancano 4.315 mln di euro per completare l’intera 
        opera; inoltre una infrastruttura viaria come la Salerno - Reggio 
        Calabria da sola non risolve il problema dello sviluppo economico della 
        regione se non si realizzano anche infrastrutture che la mettano in 
        interconnessione con i distretti di sviluppo locale. 
        Inoltre esiste il 
        problema della messa in sicurezza dei lavori che sono stati oggetto 
        delle indagini della DIA. Non è possibile che una volta realizzati  i 
        lavori di ampliamento  il limite di velocità sia rimasto 40 chilometri 
        orari”. 
          
        
        VIBO VALENTIA   27 MARZO 2003 
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