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C.C.N.L. Cemento. Rotta la trattativa per il rinnovo del II° biennio

I sindacati delle costruzioni proclamano otto ore di  sciopero

generale per il giorno 9 marzo 2006.

 

Le Segreterie Nazionali dei sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, unitamente alla Delegazione Trattante, a seguito dell’ultimo incontro, effettuato il 16 febbraio, per la trattativa di rinnovo del II° biennio economico del C.C.N.L. cemento, calce e gesso, e per l’incremento della indennità turni, giudicano inaccettabili ed improponibili le risposte esternate da Federmaco.

Contrariamente a quanto richiesto in termini economici ( 88 euro a livello CS e di incremento pari al 7% della indennità per tutti i lavoratori impegnati nel turno dalle ore 22.00 alle ore 6.00 e nei turni domenicali), Federmaco propone  70 euro a livello CS ed un incremento del 5% per i soli lavoratori a turno a ciclo continuo notturno e domenicale.

In risposta a questo atteggiamento provocatorio i sindacati di categoria hanno deciso di proclamare  uno sciopero generale di 8 ore, giovedi’ 9 marzo 2006, con  blocco immediato degli straordinari.

Per preparare tale iniziativa si realizzeranno assemblee informative in tutti i luoghi di lavoro, coinvolgendo tutti i lavoratori in forte pressione sulle controparti per riaprire il tavolo negoziale e pervenire ad un giusto risultato negoziale, in coerenza con la piattaforma presentata.

 “La trattativa sul rinnovo del II° biennio economico del cemento – afferma Piero Leonesio, Segretario Nazionale della Fillea Cgil - si è bruscamente interrotta, per la responsabilità della parte datoriale che dopo alcuni mesi dall’inizio del confronto negoziale, ha presentato una proposta di 70 euro rispetto ad una richiesta sindacale di 88 euro.

La materia del rinnovo di un biennio economico, per sua natura non può avere forti differenze tra richiesta e conclusione, inoltre la rivendicazione economica recupera solo in parte la forte perdita di potere d’acquisto dei salari dei lavoratori del settore.

Sarebbe opportuno che in una fase in cui il settore mantiene una forte positività di risultato economico, i fatturati sono in buona salute e anche se vi sono problemi complessi, come l’incidenza dell’applicazione di Kioto per l’emissione dei gas serra CO2, su cui siamo impegnati nella ricerca di soluzioni che garantiscano mantenimento occupazionale, nessuna penalizzazione delle aziende e uno sviluppo ambientale assieme alle Confederazioni.

In questo scenario la rottura della trattativa rappresenta una contraddizione, imputabile solamente alle parti datoriali.

“La Delegazione e le Segreterie nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – conclude Leonesio - hanno perciò deciso una giornata di sciopero generale; una decisione impegnativa che vedrà una forte e massiccia adesione dei lavoratori, che oggi utilizzano una forte conflittualità per difendere il loro diritto ad un giusto riconoscimento economico, che nell’interno della richiesta salariale abbiamo definito.”

 

Roma 17 febbraio 2006

 

(Circolare unitaria - Trattativa rinnovo II° biennio economico c.c.n.l. cemento – Iniziativa di Sciopero.)

 

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