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Avviso comune - Legge 30
Avviso comune. Approvate le modifiche al Decreto attuativo della Legge 30. Fillea Cgil:“Un altro passo avanti nella lotta al lavoro nero”.
Il Governo ha approvato delle modifiche al Decreto che attua la Legge 30 sul mercato del lavoro. Il provvedimento all’art.15, comma 1, introduce nei lavori di edilizia privata una sanzione per le imprese che non presentano il documento di regolarità contributiva. La sanzione consiste nella sospensione dell’efficacia della Concessione edilizia o della Dichiarazione di inizio attività (DIA), in altri termini viene a mancare il titolo che abilita ai lavori stessi. “Si tratta del risultato di una forte iniziativa del sindacato delle costruzioni – sottolineano i Segretari Nazionali della Fillea Cgil, Mauro Macchiesi e Mara Nardini - che da anni si è posto l’obiettivo di innalzare il livello di regolarità del settore, equiparando a questo fine le regole dei lavori pubblici e di quelli privati; il Dlgs. 276 aveva introdotto la norma, ma la mancanza di sanzioni ne vanificava l’efficacia”. Il comma 2 dell’art.15 prevede che l’assunzione dei lavoratori nel settore edile deve essere comunicata ai servizi competenti il giorno antecedente alla instaurazione del rapporto di lavoro. Questa misura è tesa ad impedire alle imprese la pratica di omettere la denuncia dell’assunzione, e di comunicarla all’INPS e all’INAIL solo se, e nello stesso momento, in cui si verifica un infortunio del lavoratore, provocando il fenomeno abnorme degli infortuni occorsi al primo giorno di lavoro. “Questi due importanti risultati –concludono i Segretari- sono alcuni dei punti qualificanti dell’Avviso comune per la lotta al lavoro irregolare, sottoscritto da tutte le Associazioni imprenditoriali e sindacali del settore presso il Ministero del Lavoro nel dicembre 2003. Costituiscono, inoltre, un passo avanti nella lotta al lavoro nero e per la trasparenza nel funzionamento del settore, frutto delle battaglie del sindacato delle Costruzioni, che continua a chiedere al Governo un’ azione intensiva, che tenga insieme un intervento di prevenzione delle irregolarità e delle forme di evasione normativa e una attività di controllo per il rispetto delle regole, senza sovrapposizioni fra queste due funzioni e senza delegarle a forme di autoattestazione.
Roma 8 giugno 2004 |
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©Grafica web michele Di lucchio |
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