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Lavoratori immigrati         

 

DL112/2008 e assegno sociale

Con un emendamento si nega di fatto l’assegno sociale agli immigrati.

Più grave portare il periodo  minimo da 5 ai 10 anni.

 

 

 

Nella manovra economica triennale del Governo Berlusconi con un emendamento si nega  a tutti gli effetti l’assegno sociale agli immigrati.

Il 22 luglio scorso, infatti,  con il voto di fiducia al Decreto legge 112 del 25/6/2008 è  stato approvato un emendamento, al comma 10 dell’art. 20, che stabilisce i requisiti richiesti ai cittadini stranieri ultra sessantacinquenni per avere il diritto all’assegno sociale, già fissati in 5 anni di soggiorno legale, con un lavoro continuativo legale e un reddito non inferiore all’assegno sociale stesso. Ancora più grave portare il periodo  minimo da 5 ai 10 anni.

In concreto questo provvedimento, oltre ad essere  discriminante nei confronti di questa parte debole della società, snatura il senso profondo e solidaristico dell’assegno sociale, del quale usufruiscono la maggiore parte dei pensionati edili  stranieri, non potendo spesso arrivare a garantire il numero minimo degli anni di contributi per la pensione di vecchiaia.

Con questo provvedimento tutti i lavoratori immigrati saranno penalizzati, ancora di più quelli dell’edilizia, dove il lavoro oltre ad essere precario è anche saltuario, e non riusciranno nemmeno a garantire a loro stessi a ai loro familiari quel minimo di reddito dell’assegno.

Con questi provvedimenti che definiamo xenofobi,  si rendono complicati anche i percorsi di integrazione dei cittadini immigrati, smantellando lo sforzo che le parti sociali  stanno facendo attraverso i contratti collettivi nazionali di lavoro, sull’inserimento dei  lavoratori stranieri, come sulla formazione professionale e interculturale prevista per la prima volta (Ccnl edili 2008).

Nei prossimi giorni la Fillea Nazionale assieme alla Cgil valuterà le iniziative da mettere in campo dal prossimo autunno per rimuovere queste norme discriminatorie ed incostituzionali.

 

 

                                                     

Moulay El Akkioui

Segreterio Nazionale Fillea Cgil

 

 

 

Roma, 24 luglio 2008 

 

 

 

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