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Archivio News

Lavoratori immigrati
 

 

Lombardia. Riunione Consulta

Preparazione della Conferenza regionale su immigrazione,

illustrazione “Pacchetto Sicurezza” e inasprimento norme per stranieri

 

 

 

Verbale della quarta riunione

della Consulta Regionale dei Lavoratori Stranieri FILLEA

Milano 16 giugno 2008

 

Presenti:

 

 

            Moulay el Akkioui                            Segretario Nazionale

            Mercedes Landolfi                         Coord. Naz. Lavoratori Stranieri

            Franco De Alessandri                                  Segretario Generale Regionale

            Marco Di Girolamo                           Segretario Generale Milano

            Ada Lorandi                                      Resp. Nazion. Formazione

Paola Pedrazzi                                             Segreteria Milano

            Khalid Souailim                                             Bergamo

            Ben Nasr Lassaad                                        Monza/Brianza

            Dzevad Muminovic                           Ticino Olona

            Agron  Hysaj                                    Ticino Olona

Shawky Geber                                              Milano

            Marian Casuta                                               Milano 

            Aleksander Ndoja                                         Pavia

            Ionel Eni                                                        Pavia

            Youssef Mochtaje                                        Varese

            Pjerin Brahimaj                                             Varese

            Elia Clemente                                               Brescia

            Ilyasse Ben Saih                                          Lodi

 

presenzia inoltre ai lavori l’avv. Alberto Ghidoni.

 

Introduce i lavori De Alessandri sottoponendo alla discussione e valutazione i seguenti punti:

 

v     nuova compagine governativa dall’ultimo incontro (impegno ad incontrare il ministro Ferrero); situazione politica diversa e preoccupante, voto a destra che investe anche i nostri lavoratori generato dalla “fabbrica della paura”, di cui il fenomeno migratorio è uno delle cause fondamentali;

v     prime mosse del nuovo governo gravemente preoccupanti: l’operante D.L. 92/23.5.08 (aggravante della pena per clandestinità, applicata per la prima volta proprio a Milano) e il DDL “Pacchetto sicurezza” che introduce il “reato” di clandestinità; militari a presidio del territorio. Sono atti che minano la vita democratica e mostrano la contraddizione fra  i “costi” delle misure prese e l’efficacia dei loro effetti;

v     bisogna fare i conti con proposte e parole d’ordine diverse per “farsi capire”, creare un movimento sociale e culturale per arginare e condizionare il montante senso comune anti-straniero e xenofobo che ha fatto fallire l’impegno contro l’ingiustizia e l’emarginazione;

v     i tragici infortuni, non ultimo quello di venerdì 13 c.m. a Settimo Milanese, mostrano in tutta la loro drammaticità il legame da noi sempre denunciato fra infortuni/regolarità/sicurezza/trasparenza del nostro settore; fatti che ci impongono ancora maggior impegno e coraggio nel nostro lavoro e nelle nostre iniziative;

v     il programma nazionale di attività sulle politiche dell’immigrazione prevede l’organizzazione di Conferenze Regionali a  partire da giugno; per quanto riguarda la Lombardia si propone di assumere come argomento della nostra conferenza una ricerca (che dovrà essere precisata e affinata nelle risultanze da cogliere in una prossima riunione) che mostri, attraverso dati oggettivi e certi, il “positivo” della presenza migrante regolare nel nostro paese a partire dalle condizioni di vita quotidiana, quali lavoro, salute, casa, percorsi scolastici, ecc. Questo potrebbe essere un modo non rituale di affrontare la scadenza, cercando di farne un valore per lavoratori italiani e stranieri;

v     si propone inoltre l’allargamento della Consulta a rappresentanti delle segreterie di tutti i territori per non “ghettizzare” la discussione e per renderla patrimonio e impegno per tutte le strutture territoriali

 

Seguono quindi tre contributi da parte di

 

1.      Elia Clemente:     Il “Pacchetto Sicurezza” affronta l’immigrazione nel peggior solco della Bossi-Fini per quanto riguarda espulsioni, reato di clandestinità, diritto asilo, soggiorno lavoratori comunitari. Strategie che inaspriranno la convivenza senza dare soluzione all’inarrestabile flusso migratorio che sfida anche la morte per cercare nel nostro paese lavoro e dignità. Bisogna smontare con i fatti e i dati, concordando con la proposta della RICERCA, questa politica cercando modalità comunicative diverse ed efficaci verso tutti gli interlocutori e ponendo attenzione verso coloro che questi “abusi” li vive quotidianamente sulla propria pelle. Necessità anche di modalità formative degli apparati per renderli in grado di comunicare in modo informato e corretto.

 

2.      Alberto Ghidoni:     Condividendo le premesse, pone l’accento sul pacchetto sicurezza e sulla necessità di rendere palese il fatto che questa misura colpisce ANCHE il lavoratore italiano, oggi assolutamente inconsapevole di ciò, e che si tratta di una misura illiberale e incompatibile con i principi delle norme europee. In particolare il Decreto Legge in vigore pone problemi di costituzionalità (punibilità a seconda della diversa condizione di stato) e introduce l’obbrobrioso lessico di “Centro di identificazione e espulsione”. Per quanto riguarda il DDL Ghidoni illustra e sottolinea la pericolosità, in particolare, di tre articoli: Art. 9 (reato di clandestinità), Art. 16  (subordine condizioni igienico-sanitarie per iscrizione anagrafica – riguarda TUTTI italiani e stranieri), Art. 18 (Centri Identificazione ed Espulsione – permanenza fino a 18 MESI).

 

3.      Marco Di Girolamo:  Sottolinea e precisa l’impegno della RICERCA quale argomento di sostegno alle nostre politiche per l’immigrazione in occasione della nostra Conferenza Regionale per uscire dalla ritualità e dare concretezza, con i DATI,  sfatando luoghi comuni sulla condizione di vita e sul costante essere “criminogeno” degli stranieri, portando con chiarezza i dati che attestino la condizione di vita e lavoro degli immigrati regolari. Palesare la pericolosità del DL e DDL, che mette in pericolo la vita anche degli italiani. Indurre REAZIONI consapevoli!

 

Interviene quindi Mercedes Landolfi che, illustrando il programma nazionale di iniziative, precisa che il profilo scelto da Fillea Lombardia per la Conferenza s’inquadra perfettamente con le scelte tematiche nazionali, è consapevole del grande impegno che le strutture lombarde si assumono; ma alla nostra esperienza regionale si guarda con interesse ed aspettative; essendo la  struttura lombarda anticipatoria e laboratorio avanzato su questa, come su altre tematiche. Conviene che il lavoro della RICERCA comporta un allungamento dei tempi e che quindi la Conferenza Regionale della Lombardia sarà dal punto temporale a ridosso di quella nazionale, che probabilmente slitterà in avanti. Sarebbe importante portare poi i nostri risultati fuori dalle nostre sedi, in incontri con la popolazione e nelle scuole.

 

 

Nel corso del dibattito viene sottolineato:

 

ü      necessità di “uscire” con le nostre iniziative; non solo Fillea ma tuta la CGIL deve impegnarsi. Il reato di clandestinità renderà gli stranieri ancora più ricattabili (Lassaad)

ü      passato governo non ha saputo trovare adeguate soluzioni; generalizzazioni sulla violenza; si afferma una preoccupante cultura razzista; è compito del sindacato far conoscere la realtà e di fornire a tutti i funzionari  elementi di informazione/formazione certi; deve essere nostra la parola d’ordine e la proposta “ CASA+LAVORO= REGOLARIZZAZIONE” (Geber)

ü      l’ignominia dei Centri di Identificazione ed Espulsione dovrebbero disincentivare i nuovi arrivi, ma non sarà così; ci sarà maggiore illegalità e incattivimento; Accordi riammissione finalizzati al lavoro (Ionel)

ü      assenso all’allargamento delle partecipazione alla Consulta alle strutture territoriale affinché sia coinvolgimento e impegno per tutti (Brahimaj - Souailim)

 

Prende infine la parola Moulay el Akkioui confermando che l’esperienza lombarda relativamente a politiche e persone è molto avanzata e conviene con l’impostazione data alla Conferenza Regionale. Sottolinea quanto introdotto dall’Avv. Ghidoni in merito alla “differenza di stato”, pericoloso elemento di ulteriore discriminazione, ricatto e precarietà e, inoltre, che la contrattazione di 2° livello dovrà rendere protagonisti i lavoratori migranti. Ribadisce che le strutture dovranno fare, in un futuro ormai più che prossimo, la scelta di far “avanzare” i quadri stranieri per renderli a pieno titolo dirigenti di questa organizzazione oltre che investire ancor più sulla formazione. Bisogna spiegare cosa significa “Emigrare” e approva il taglio dato ai lavori della Consulta di essere laboratorio di iniziative e cultura per le politiche dell’immigrazione.

 

 

De Alessandri, ringraziando tutti per la presenza ed impegno, conferma che a breve ci sarà una riunione operativa per fissare la griglia dei dati della ricerca da inviare con sollecitudine a tutti i territori.

 

 

 

Milano 16 giugno 2008

 

 

 

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