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Lavoratori stranieri

 

 

Permessi di soggiorno

Cgil, Cisl e Uil incontrano Confindustria e Poste Italiane in merito al rispetto della tempistica per le procedure di rinnovo/rilascio

 

 

comunicato stampa cgil, cisl e uil

 

 

Si è tenuto martedì 21 marzo, presso la sede nazionale della Confindustria, un incontro tra i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, delle categorie nazionali dei lavoratori Postali,  dei dirigenti di Poste italiane e della Confindustria. La riunione segue un simile incontro tenuto nella serata di martedì 20 u.s. tra le Confederazioni ed il Sottosegretario On. Marcella Lucidi per valutare il grado di funzionalità e le difficoltà prodotte dal nuovo sistema informatico per la gestione dei permessi di soggiorno; sono noti infatti i ritardi registrati nella consegna dei permessi ai cittadini immigrati con il nuovo sistema partito a novembre 2006, a seguito della Convenzione stipulata tra Ministero dell’Interno e l’azienda Poste s.p.a.

In effetti, la situazione appare ancora problematica e lo stesso Viminale ha informato i sindacati che, a fronte di 383.192 pratiche presentate agli sportelli delle Poste, attualmente solo 20.000 di queste sono pronte per essere evase, mentre 5.000 risultano essere i permessi già consegnati in tutta Italia, aggiungendo però che la procedura sta per entrare a regime e migliorerà considerevolmente a breve.

Un dato allarmante però viene dal gran numero di pratiche risultate “anomale” (circa il 60%), soprattutto a causa di piccoli errori di compilazione, per i quali l’iter è stato rallentato da un sistema informatico eccessivamente rigido. CGIL, CISL e UIL hanno chiesto di verificare quali siano le cause reali dei rallentamenti della procedura, affinché le strozzature del sistema vengano eliminate definitivamente e la fluidità del sistema di gestione sia migliorata.

Nell’incontro di ieri è emerso che l’azienda Poste, dopo una fase di effettiva difficoltà ha corretto, anche in collaborazione con il Viminale, le maggiori “rigidità” del sistema informatico e sta recuperando la differenza tra pratiche presentate e pratiche completate.

Di fronte a precise richieste sindacali, l’azienda ha concordato di fornire un maggiore appoggio ai  Patronati, il lavoro dei quali,  riduce al minimo la possibilità di errore nella compilazione della modulistica. Altro miglioramento può venire dalla flessibilizzazione del sistema informatico ma, soprattutto, da un tavolo di monitoraggio sia nazionale sia nei grandi centri (Roma, Milano, Napoli), composto dalle rappresentanze sindacali di categoria, delle Poste, delle Questure e dei Patronati.

Come già avvenuto nella riunione del 20 marzo u.s. con il Ministero dell’Interno, le parti si sono date un mese di tempo per una ulteriore verifica sullo stato di avanzamento della funzionalità del sistema e soprattutto sul livello di avvenuta consegna dei permessi di soggiorno.

Tutti, nel ricordare l’importanza della  Convenzione sottoscritta, hanno concordato sulla positività di una maggiore collaborazione  anche perché l’attuale situazione di difficoltà rispetto al 2006, impedisce di fatto al Governo di procedere ad un nuovo decreto flussi per il 2007, con grave danno per lavoratori immigrati, imprese e lo sviluppo dell’economia italiana.

 

 

CGIL                                  CISL                                        UIL

(M. Piccinini)                  (O. Ciucci)                                (G. Loy)

 

 

Roma  23 marzo 2007

 

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Permessi di soggiorno

Quali obbiettivi dell’iniziativa Fillea e CGIL?

 

Di Saleh Zaghloul – Fillea Cgil Genova

 

Intervenendo alla nostra iniziativa sull’immigrazione del 23 marzo  la compagna Morena Piccinini, Segretaria Nazionale CGIL, ci ha informato, tra l’altro, dell’iniziativa della CGIL sulla questione Poste e rinnovo dei permessi di soggiorno.                                 

Vorrei fare alcune osservazioni su questa questione costruite in base ai rapporti quotidiani con i lavoratori edili immigrati che assistiamo nella compilazione delle pratiche di soggiorno.

A mio parere i lunghi tempi dei rinnovi dei permessi di soggiorno non è un grave problema per i lavoratori immigrati. Anzi grazie alla direttiva Amato sulla validità del permesso di soggiorno scaduto non è proprio un problema visto che il lavoratore immigrato può utilizzare il permesso di soggiorno scaduto per fare quasi tutto quanto quello che poteva fare con il permesso in corso di validità.                                         

Il problema grave per gli immigrati è quello dei costi della pratica ed il ritardo invece risulta un problema vero quando si tratta delle pratiche di ricongiungimeto familiare o di rilascio della Permesso CE (Carta di soggiorno).

Gli obbiettivi principali dell’iniziativa sindacale devono essere, a mio parere, i seguenti:

1- Abbassare i costi molto elevati: negli altri paesi europei (vedi ad esempio la Germania) il costo del rinnovo del permesso di soggiorno consiste nel costo della sola marca bollo, che viene richiesta soltanto in caso di definizione positiva della pratica al momento della consegna del permesso rinnovato e non al momento di fare domanda. La domanda si presenta tramite l’Ufficio postale a costo zero. E’ davvero incredibile , oltre ad essere ingiusto, che il costo di una pratica di rinnovo in Italia è di 74 €. Occorre, inoltre, prevedere un solo Kit per famiglia; un solo Kit per più pratiche, ad esempio, un solo Kit per chiedere rinnovare il pemesso di soggiorno e contemporaneamente il rilascio del Permesso Ce ( in caso che ci sono problemi per il rilascio del permesso Ce viene rinnovato il permesso di soggiorno), che basti un solo Kit per rinnovare il permesso di soggiorno ed aggiornarlo e così via.                             

2- L’unica cosa, per la quale non è valido il permesso di soggiorno scaduto unito alla  recivuta delle Poste,  in base alla direttiva Amato, è qualla di fare scalo inn un paese europeo (UE), durante il viaggio verso casa e di rientro in Italia. Questo crea disagi per moltissimi immigrati, allungando i loro viaggi e rendendoli più costosi. Occorre chiedere al Governo italiano di lavorare con i governi degli stati UE affinchè sia possibile attraversare tali paesi con il permesso di sogiorno scaduto unito alla recivuta di rinnovo delle Poste.                                                                                

3- Concentrare la richiesta del rispetto dei tempi unicamente alle pratiche di   ricongiungimento familiare o di rilascio della Carta di soggiorno. In questo caso occorre siano rigorosamente rispettati i termini di legge (90) giorni.                             

 

 

Genova 26 marzo 2007                                                                                         

                                                                                  

 

 

 

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