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Lavoratori Stranieri 

 

Franco Martini,  Segretario Generale Fillea Cgil su

IV Conferenza lavoratori stranieri

 

La IV Assemblea Nazionale dei Lavoratori Stranieri della Fillea segna una tappa importante nel progetto che la categoria ha rilanciato con forza dopo l’ultimo Congresso Nazionale, con l’obiettivo della costruzione del primo sindacato multietnico della Cgil. Siamo ad un anno dalla nascita del Governo di Centro-Sinistra e la presenza del Ministro Ferrero consentirà di trarre un primo bilancio della battaglia per la modifica della Legge Bossi-Fini, vero ostacolo ad una politica di riconoscimento dei diritti agli stranieri che lavorano nel nostro Paese. Ma saremo anche a poco meno di un anno dalla Conferenza di Organizzazione, che la Cgil ha voluto con forza per fare anche qui un primo bilancio, a metà del mandato congressuale, degli obiettivi che ci siamo dati a Rimini.

Per queste due ragioni si tratterà di un appuntamento importante per la stessa Confederazione, dato che il lavoro della categoria sugli immigrati rappresenta obbligatoriamente un punto di riferimento per la Cgil, per il peso che i lavoratori stranieri hanno continuato ad assumere in edilizia e non solo.

Nel frattempo i lavoratori immigrati hanno continuato a crescere in edilizia, di quasi il 5% tra il 2006 e 2007. La crescita quantitativa porta con sé l’accentuarsi delle problematiche che caratterizzano il mercato del lavoro nel settore, prima fra tutte quella legata alla sicurezza, che riconferma il trend in aumento degli infortuni mortali e non tra i lavoratori stranieri.

La IV Assemblea Nazionale si svolge nel momento in cui sono iniziati i lavori per la preparazione delle prossime piattaforme contrattuali nel settore. A quattro anni di distanza dal precedente, il nuovo contratto dovrà sempre più rispondere ai bisogni di tutela dei lavoratori immigrati, primo fra tutti, si è già detto, quello alla sicurezza, ma al tempo stesso, attraverso lo strumento della formazione, la valorizzazione e la promozione professionale di un esercito di manodopera che si presenta nel nostro Paese con altrettanti e addirittura superiori livelli di scolarità dei nativi, ma che nei processi organizzativi del lavoro va a riempire sempre più le caselle più basse dei livelli di inquadramento. Ed inoltre le prestazioni contrattuali dovranno rafforzare bisogni peculiari, propri delle comunità straniere, che già la contrattazione di secondo livello ha provato a recepire, ma che dovranno trovare nel contratto nazionale risposte strutturali, a partire dal governo dei tempi e degli orari di lavoro.

Il contratto nazionale dovrà sempre più parlare al settore e se il settore parlerà sempre più straniero il contratto dovrà rispondere di conseguenza.

Ma la IV Assemblea Nazionale potrà anche apprezzare il lavoro svolto dal Governo in questo primo anno di legislatura per modificare profondamente la normativa sull’immigrazione. La Cgil e la Fillea hanno già avuto modo di valutare positivamente i contenuti principali del Disegno di Legge con delega al Governo, frutto della positiva concertazione con le parti sociali, in particolar modo di quelle da tempo impegnate sul fronte delle politiche di sostegno all’immigrazione. Il 2008, tuttavia, anno di entrata in vigore della normativa, è scadenza ancora lontana ed il rischio è di perdere per strada i contenuti innovativi. Per questo la presenza del Ministro Ferrero sarà di particolare importanza per far sentire la voce di una categoria che tutti i giorni affronta l’impatto con il tema della regolarizzazione, in un settore ove la presenza dei lavoratori clandestini è diffusa, come diffuso è il rischio di una norma, attualmente in vigore, che penalizza doppiamente questi lavoratori, prima sfruttati in clandestinità e poi cacciati dall’Italia, quando emergono dalla condizione di irregolarità.

Anche per questo assume grande importanza la battaglia condotta a Brescia per respingere un provvedimento di espulsione emesso nei confronti di un lavoratore emerso in quanto infortunato nel cantiere dove lavorava e scoperto senza regolare permesso di soggiorno. Il Tribunale ha accolto le richieste del sindacato e questo rafforza un diritto, che la nuova normativa deve consolidare.

Ed infine, la IV Assemblea Nazionale si terrà nel momento in cui è stato avviato il percorso verso la Confederazione di Organizzazione della Cgil. Sarà quella la sede per verificare se alle parole seguiranno i fatti, cioè, se al riconoscimento dell’importanza che sempre più va assumendo la multiculturalità nei sistemi e nelle organizzazioni di rappresentanza, è seguito l’impegno concreto a fare di questo valore fattore stesso di cambiamento e di innovazione del sindacato e della Cgil, per quanto ci riguarda.

La Fillea si presenta alla sua IV Assemblea Nazionale con un lavoro cresciuto in questi anni, che ci consegna una organizzazione di categoria nella quale i lavoratori stranieri hanno cominciato ad essere anche dirigenti riconosciuti. Si tratta di un risultato che incoraggia e che ci fa dire che ancora altro può e deve essere fatto verso la costruzione di un sindacato multietnico e multiculturale.

 

 

Roma 31 maggio 2007

 

 

 

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