>dove siamo  >chi siamo  >Contrattazione  >Documenti  >Dipartimenti  >Agenda  >News  >Uff.Stampa >Mappa sito >Le nostre foto >Valle Giulia >Disclaimer

 

Stampa questo documento

Lavoratori Stranieri   IV Conferenza Nazionale

Comunicato stampa Fillea Cgil 

 

 

 

IV Conferenza Nazionale dei lavoratori stranieri Fillea Cgil

Nelle costruzioni 406.000 occupati stranieri, 90.000 gli irregolari.

Inquadramento e redditi più bassi, più esposti a ricatti e al rischio infortuni.

Il sindacato si confronta col Ministro Ferrero sul nuovo DDL sull’immigrazione.

 

 

Si è tenuta oggi a Roma  presso il Centro Congressi Frentani, la IV Conferenza Nazionale dei lavoratori stranieri Fillea Cgil, alla quale ha partecipato il Ministro alla Solidarietà Sociale, On. Paolo Ferrero.

La Conferenza è stata per i lavoratori immigrati, delegati, funzionari e dirigenti del sindacato delle costruzioni un momento importante per affrontare le problematiche dei lavoratori stranieri nel settore, lavoro nero, sicurezza, formazione, integrazione, e confrontarsi con il ministro alla Solidarietà Sociale sul nuovo del DDL  per la modifica della disciplina dell'immigrazione.

Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il II Rapporto Ires-Fillea sui Lavoratori stranieri nel settore delle costruzioni in Italia.

La presenza di lavoratori stranieri nel settore è in continuo aumento, arrivando nelle aree metropolitane al 50-60 ed anche all’80% della forza lavoro. E’ soprattutto nell’edilizia che si registra un aumento esponenziale dei lavoratori immigrati, con un incremento negli ultimi anni di iscritti  alle Casse Edili  del 400%, un trend talmente sostenuto che fa immaginare tra non molto un settore con manodopera prevalentemente straniera.

Le stime della Fillea Cgil rilevano che nel 2006 i lavoratori stranieri iscritti alle Casse Edili sono stati 155.000; nel 2007 sono arrivati a 175.000, il 28% su un totale di 625.000.

L’elaborazione dei dati Istat e Cresme sugli occupati stranieri nel settore delle costruzioni evidenzia una loro presenza ancora più importante.

Nel 2006 gli occupati stranieri dipendenti e indipendenti sono arrivati a 406.000, il 21,2% del totale che è di 1.912.000; gli irregolari sono circa il 22,2%, cioè 90.000.

Le regioni dove è maggiore la presenza di lavoratori immigrati sono la Lombardia con oltre 84.000 presenze, il Veneto con 46.000, il Lazio con 34.000 e l’Emilia Romagna con 32.000.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti stranieri, sempre l’elaborazione dei dati Istat, rileva una presenza di 264.000 occupati, su un totale di 1.200.000; quelli irregolari, o per mancanza di permesso di soggiorno o di contratto , sono 58.000.

 

Inquadramento

Per quanto concerne le qualifiche, la tendenza appare chiaramente indirizzata verso una crescita delle attività a minor apporto qualitativo della manodopera.

L’aumento oltremodo significativo degli operai comuni mostra come il lavoratore immigrato sia utilizzato soprattutto nelle mansioni più dure e meno retribuite.

Il 70% degli stranieri lavora come operaio comune rispetto al 30% dei lavoratori totali, inoltre, gli operai specializzati e di IV livello rappresentano solo il 9% della forza lavoro straniera a fronte del 30% della forza lavoro complessiva.

 

Reddito

I lavoratori immigrati del settore delle costruzioni percepiscono una retribuzione lorda inferiore a quella del totale dei dipendenti. Inoltre, i lavoratori edili non comunitari, emersi soprattutto con la regolarizzazione avviata nel 2002, guadagnano in media, rispetto alla retribuzione media pro capite dei dipendenti totali, il 24% in meno rispetto agli addetti dipendenti complessivi del settore.

 

Infortuni mortali lavoratori stranieri

Gli infortuni mortali, monitorati dalla Fillea Cgil, che hanno colpito i lavoratori stranieri nel 2006 sono stati 42, con un incremento del 16% rispetto al 2005, in cui erano 36.

Una vittima su sei era immigrato. Un dato che rileva come sia cambiata la mappa di chi lavora nei cantieri edili italiani. La regione più colpita da infortuni mortali di cui sono stati vittime lavoratori stranieri è stata il Veneto con 9 casi, seguita da Lombardia con 8 ed Emilia con 7.

La maggior parte aveva un’età compresa tra i 26 e i 35 anni. La prima causa degli infortuni continua ad essere la caduta dall’alto, seguono travolto da mezzo o schiacciato da una struttura.

 

“La IV Assemblea Nazionale dei Lavoratori Stranieri della Fillea - afferma Franco Martini, Segretario Generale della Fillea Cgil – segna una tappa importante nel progetto intrapreso dalla categoria, rilanciato con forza dopo l’ultimo Congresso Nazionale, con l’obiettivo della costruzione del primo sindacato multietnico della Cgil. Siamo ad un anno dalla nascita del Governo di Centro-Sinistra e la presenza del Ministro Ferrero ci consente di trarre un primo bilancio della battaglia per la modifica della Legge Bossi-Fini, vero ostacolo ad una politica di riconoscimento dei diritti agli stranieri che lavorano nel nostro Paese.

La crescita quantitativa di forza lavoro straniera porta con sé l’accentuarsi delle problematiche che caratterizzano il mercato del lavoro nel settore, prima fra tutte quella legata alla sicurezza, che riconferma il trend in aumento degli infortuni mortali soprattutto tra i lavoratori stranieri.

Gli immigrati nel settore delle costruzioni oltre ad essere inquadrati a livelli più bassi e meno pagati, solo il 20% delle figure sono professionalizzate e qualificate, sono, per difficoltà legate alla scarsa conoscenza della lingua e alla mancanza di formazione, i  più esposti a ricatti e al rischio infortuni. Sebbene i lavoratori stranieri iscritti alle Casse Edili in Italia  sono circa il 25% del totale, sappiamo che altrettanti lavorano in nero o sono precari”.

“La IV Assemblea Nazionale – continua Franco Martini - si svolge nel momento in cui sono iniziati i lavori per la preparazione delle prossime piattaforme contrattuali nel settore. A quattro anni di distanza dal precedente, il nuovo contratto dovrà sempre più rispondere ai bisogni di tutela dei lavoratori immigrati, primo fra tutti quello alla sicurezza, ma al tempo stesso, attraverso lo strumento della formazione, la valorizzazione e la promozione professionale di un esercito di manodopera che si presenta nel nostro Paese con altrettanti e addirittura superiori livelli di scolarità dei nativi, ma che nei processi organizzativi del lavoro va a riempire sempre più le caselle più basse dei livelli di inquadramento.

Le prestazioni contrattuali dovranno rafforzare bisogni peculiari, propri delle comunità straniere, che già la contrattazione di secondo livello ha provato a recepire, ma che dovranno trovare nel contratto nazionale risposte strutturali, a partire dal governo dei tempi e degli orari di lavoro.

Il contratto nazionale dovrà sempre più parlare al settore e se il settore parlerà sempre più straniero il contratto dovrà rispondere di conseguenza.

Abbiamo apprezzato il lavoro svolto dal Governo in questo primo anno di legislatura per modificare profondamente la normativa sull’immigrazione. La Cgil e la Fillea hanno già avuto modo di valutare positivamente i contenuti principali del Disegno di Legge con delega al Governo, frutto della positiva concertazione con le parti sociali, in particolar modo di quelle da tempo impegnate sul fronte delle politiche di sostegno all’immigrazione. Il 2008, tuttavia, anno di entrata in vigore della normativa, è una scadenza ancora lontana ed il rischio è di perdere per strada i contenuti innovativi. E’ importante, quindi, – conclude il leader della Fillea Cgil - far sentire la voce di una categoria che tutti i giorni affronta l’impatto con il tema della regolarizzazione, in un settore dove la presenza dei lavoratori clandestini è diffusa, come diffuso è il rischio di una norma, attualmente in vigore, che penalizza doppiamente questi lavoratori, prima sfruttati in clandestinità e poi cacciati dall’Italia, quando emergono dalla condizione di irregolarità.

La Fillea, infine, si presenta alla sua IV Conferenza Nazionale con un lavoro cresciuto in questi anni, che ci consegna una organizzazione di categoria nella quale i lavoratori stranieri hanno cominciato ad essere anche dirigenti riconosciuti. Si tratta di un risultato che incoraggia e che ci fa dire che ancora altro può e deve essere fatto verso la costruzione di un sindacato multietnico e multiculturale”.

 

 

Roma 4 giugno 2007

 

 

 

 

 

Via G.B. Morgagni 27 - 00161 Roma - Tel: ++39 06 44.11.41  fax: ++39 06 44.23.58.49  Home page

©Grafica web michele Di lucchio