EFFETTI DELLA LEGGE BOSSI-FINI NEL SETTORE EDILE IN PROVINCIA DI FIRENZE

 

 

 

Dopo la conclusione della sanatoria l’11 novembre u.s. sono apparsi chiari i primi effetti di una legge che noi abbiamo contestato fin dall’inizio. Andando ogni giorno nei luoghi di lavoro, in particolare nei cantieri edili della Provincia di Firenze, che vedono una significativa presenza di lavoratori stranieri, abbiamo potuto verificare quali sono i drammatici effetti che la Legge Bossi-Fini ha comportato per un gran numero di persone. Persone, che in particolar modo in questo settore, danno un grande contributo all’economia del paese Italia e che chiedono solamente di avere diritti di cittadinanza come tutti gli altri cittadini di questo Paese.

1)     La maggior parte dei lavoratori “oggetto” della sanatoria hanno dovuto pagare di tasca propria la somma prevista per poter effettuare la richiesta di permesso.

2)     Dalla metà di novembre 2002 ad oggi si sono presentati nei nostri uffici  oppure sono stati contattati presso i luoghi di lavoro circa 35 lavoratori ogni settimana che presentavano le seguenti situazioni:

-         il datore di lavoro oltre ad aver richiesto al lavoratore 700,00 euro per provvedere al pagamento della sanatoria, ha poi continuato a ritirare ai lavoratori somme mensili giustificando tale pretesa con il fatto che la regolarizzazione del rapporto di lavoro comporta un costo maggiore per l’azienda (pagamento contributi INPS, IRPEF, ecc.) e che tale costo deve essere sostenuto dal lavoratore se vuole continuare a lavorare.

-         Questo grave atteggiamento dei datori di lavoro è sostenuto anche da alcuni consulenti del lavoro e commercialisti, che in alcuni casi hanno addirittura chiesto ai lavoratori di pagare le spese sostenute dall’azienda per la consulenza.

-         Il datore di lavoro ha allontanato verbalmente il lavoratore dal cantiere senza giusta causa e senza lettera di licenziamento.

-         Il datore di lavoro non ha mai provveduto a consegnare al lavoratore le proprie buste paga.

3)     Nel caso di interruzione del rapporto di lavoro per licenziamento o dimissioni non è possibile dire a tutt'oggi se il lavoratore può ottenere un permesso di soggiorno di sei mesi (come previsto dalla legge) per poter cercare un nuovo posto di lavoro. Inoltre si registra l'impossibilità, dovuta a problemi burocratici, di poter eventualmente aprire in maniera regolare un nuovo rapporto di lavoro, per cui molti lavoratori sono costretti a lavorare irregolarmente, a nero, con tutte le conseguenze che questo comporta.

 

L’aggravante di questa situazione è che a tutt’oggi non siamo in grado di dire con certezza ai lavoratori oggetto di tali soprusi quali soluzioni possiamo mettere in campo per poter affermare i propri diritti senza mettere a rischio la loro presenza in questo Paese: stiamo aspettando direttive chiare da parte dei Ministeri competenti (Ministero dell’interno e del Lavoro) che ci permettano di tutelare i lavoratori facendogli ottenere il permesso di soggiorno.

E’ evidente che tutto questo, oltre a non permettere alla nostra Organizzazione di poter svolgere appieno il proprio ruolo e la propria funzione, lede gravemente la dignità dei lavoratori.

 

 

EFFETTI DELLA LEGGE BOSSI-FINI NEL SETTORE EDILE IN PROVINCIA DI FIRENZE: DATI RIASSUNTIVI

 

 

 

Ø      Lavoratori contattati presso i nostri uffici o direttamente nei luoghi di lavoro: n. 35 circa ogni settimana dalla metà di novembre

Ø      Lavoratori che hanno pagato la somma prevista per la sanatoria (Euro 700,00): 90%

Ø      Lavoratori che sono stati allontanati dal posto di lavoro senza giusta causa e senza lettera di licenziamento: n. 10-15 ogni settimana (il dato aumenta con il passare del tempo)

Ø      Lavoratori che non hanno ricevuto regolare busta paga e retribuzione: 90%

Ø      Lavoratori a cui ogni mese continuano ad essere irregolarmente sottratte somme per provvedere al pagamento degli istituti contrattuali o legislativi a carico dell’azienda (Cassa Edile, INPS, IRPEF, ecc.): 70%