Edili (industria)

Accordo per il rinnovo del contratto territoriale provinciale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili ed affini di Viterbo
Data stipula: 4 febbraio 1998

Inizio validitą: 1 gennaio 1998 - Scadenza normativa: 31 dicembre 2001

Ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto territoriale per la provincia di viterbo


Sommario:

- Azioni di politica attiva Premessa

- Obiettivi

- Azioni

- Versamento alla cassa edile

- Osservatorio presso la cassa edile

- Indennitą sostitutiva di mensa

- Elemento Economico Territoriale

- Anzianitą professionale edile straordinaria

- Enti paritetici

 

 

Il giorno 4 febbraio 1998, presso la Associazione fra gli Industriali della Provincia di Viterbo, in Viterbo

tra

- la SEZIONE COSTRUTTORI EDILI

e

- la FENEAL/UIL;

- la FILCA/CISL;

- la FILLEA/CGIL,

visti il CCNL 5 luglio 1995 e gli accordi collettivi nazionali dell'11 giugno 1997 e 3 luglio 1997, è stato sottoscritto il presente contratto di lavoro, da valere nella Provincia di Viterbo, per tutti i dipendenti delle imprese edili ed affini, ad integrazione del CCNL 5 luglio 1995.

Azioni di politica attiva - Premessa

Le gravi evidenti difficoltà che caratterizzano il settore delle costruzioni nella nostra provincia impongono alle parti stipulanti di acquisire impegni aggiuntivi rispetto ai tradizionali ruoli di difesa e rappresentanza, rispettivamente, dei lavoratori e delle imprese del settore.

Anche se la crisi del settore deriva per buona parte da problemi strutturali di carattere generale e comuni all'intero territorio nazionale, si intende intervenire nella specifica situazione provinciale, per quanto è nelle competenze e nelle possibilità delle parti, con iniziative che sottolineino l'emergenza e la rendano evidente a tutti i soggetti locali.

Si ritiene necessario compiere ogni sforzo per prevenire o eliminare fenomeni di lavoro sommerso ed illegale, anche effettuato da imprese non regolari, che provoca il depauperamento delle imprese strutturate e regolari ne riduce gli spazi di mercato, peggiora la qualità delle opere, mette a repentaglio la sicurezza dei lavoratori, i loro diritti contrattuali ed economici. Aumentare la trasparenza e la chiarezza dei rapporti attraverso regole certe e realmente applicate nell'affidamento dei lavori e dei sub appalti. Agire di intesa ed attraverso forme nuove di collaborazione con le pubbliche Amministrazioni per snellire le procedure e permettere l'effettivo avvio dei se pur pochi lavori finanziati per creare le condizioni affinché le imprese locali siano messe in grado, nell'ambito delle opportunità offerte dal libero mercato e delle norme vigenti, di partecipare alle offerte.

Si intende quindi individuare percorsi di politica attiva, da perseguire congiuntamente, che non si limiti alla regolamentazione dei rapporti tra le parti, ma che si rivolga all'esterno per coinvolgere in un virtuoso progetto di miglioramento della efficienza del sistema delle costruzioni, oltre alle imprese ed ai lavoratori, anche le stazioni appaltanti, gli Organismi di controllo, le istituzioni provinciali e locali.

Obiettivi

- Rendere più rapida la apertura dei cantieri per le opere avviabili, accelerando i processi decisionali e snellendo le procedure burocratiche;

- far crescere il sistema delle imprese locali incrementando la loro competitività sul mercato;

- mettere a punto strumenti per prevenire forme di contenzioso su gare di appalto ed altre procedure di assegnazione lavori per rendere più veloce le aperture dei cantieri;

- intervenire per la eliminazione del lavoro sommerso, di fenomeni di concorrenza sleale tra le imprese, di inadempimenti alle normative sulla sicurezza nei cantieri.

Azioni

Snellimento burocratico

Presso la Cassa Edile di Viterbo viene istituito un Osservatorio per l'edilizia che ha il compito di monitorare il settore delle costruzioni acquisendo dati su:

- evoluzione della domanda pubblica, degli investimenti privati e delle opere di pubblica utilità finanziate con capitale privato;

- evoluzione dell'offerta, analizzando la tipologia delle imprese, i livelli di concentrazione e specializzazione, i livelli di produttività e di costo;

- l'andamento del mercato del lavoro, con riferimento a: fabbisogni e livelli occupazionali, processi di ingresso nel settore, mobilità, tempi di occupazione, orari e livelli retributivi, formazione professionale, andamento della sicurezza, struttura del costo del lavoro e riflessi sul piano occupazionale e contributivo;

- aggiudicazioni da parte delle stazioni appaltanti;

nella acquisizione dei dati l'Osservatorio si avvarrà della collaborazione di tutti gli Enti paritetici.

Le parti, con le procedure che riterranno più efficaci, proporranno alle principali stazioni appaltanti la sottoscrizione di protocolli di intesa per:

- mettere a disposizione flussi di dati dell'Osservatorio e la loro capacità di informazione capillare verso l'universo delle imprese e dei lavoratori;

- ottenere l'afflusso dei dati verso l'Osservatorio da parte delle stazioni appaltanti;

- ottenere la disponibilità a fornire informazioni preventive sui programmi di lavoro, sugli iter burocratici, sulle procedure da adottare, sui singoli tempi tecnici, sul grado di copertura finanziaria delle opere ect.;

- ottenere la disponibilità ad accogliere suggerimenti ed osservazioni delle parti tendenti ad accelerare l'apertura dei cantieri.

Crescita imprese locali

La crescita del sistema delle imprese locali si realizza attraverso:

- una formazione continua di tutti i soggetti dell'impresa in funzione delle nuove opportunità di lavoro e delle necessità di nuove emergenti professionalità nel mondo delle costruzioni;

- riconoscimento del ruolo promozionale e progettuale delle imprese nella gestione del territorio;

- ampliamento del mercato privato connesso ai processi di crescita e riqualificazione urbana per agevolare i processi di manutenzione anche con riferimento al patrimonio artistico della città;

- l'individuazione di nuovi strumenti finanziari, e di un sistema di agevolazioni nella fiscalità di competenza territoriale locale.

Prevenzione contenzioso

Le parti, con le procedure che riterranno più efficaci, proporranno alle principali stazioni appaltanti la sottoscrizione di protocolli di intesa per:

- mettere a disposizione le proprie conoscenze in materia di elaborazione di bandi di gara e di informazioni sulla evoluzione normativa in materia che provengano dalle proprie strutture nazionali;

- far conoscere alle Amministrazioni, in via preventiva, eventuali irregolarità, imprecisioni che siano rilevate negli atti compiuti dalle stesse Amministrazioni nell'ottica di prevenire opposizioni formali sugli atti;

- acquisire la disponibilità delle stazioni appaltanti a fornire informazioni preventive su lavori da affidare per licitazione privata, concessioni o per gare di appalto, procedure di aggiudicazione delle gare, contenuti dei bandi;

- acquisire la disponibilità delle stazioni appaltanti a recepire suggerimenti delle parti sui punti precedenti al fine di evitare l'avvio di contenzioso che freni l'avvio delle opere.

Lavoro sommerso - Concorrenza sleale - Sicurezza

- Le parti si impegnano, se necessario, entro il 1998, a ricercare le necessarie intese per sottoscrivere un contratto di riallineamento ed emersione che sarà collegato al contratto integrativo provinciale e ne formi parte integrante.

- Nell'ambito della flessibilità vanno ricercati strumenti che favoriscano l'incontro tra domanda ed offerta agevolino la creazione di società ed agevole per n lavoro interinale che coinvolgano strutture locali del settore.

- Avviano rapporti con le strutture di controllo del mercato del lavoro (Ispettorato del lavoro, ASL, etc.) per concordare forme di collaborazione mirate a ridurre fenomeni di lavoro sommerso ed a colpire l'evasione totale delle imprese.

- Rendono effettivamente operanti le previsioni contrattuali sugli obblighi di informazione dei lavori affidati in sub appalto attraverso una rappresentazione alle imprese ed alle RSU della necessità di comunicazione alla Cassa Edile circa imprese interessate, prevedibile durata dello opere, importi dei lavori, etc.

- Concordano con le pubbliche amministrazioni meccanismi di penalizzazione economica delle imprese che utilizzano lavoro nero o sommerso attraverso specifiche previsioni contrattuali (oneri di urbanizzazione, costi tecnici etc.)

- Si attivano, anche attraverso il CTP per sperimentare insieme alla ASL ed Ispettorato del Lavoro nuove forme di collaborazione per aumentare il livello medio della sicurezza nei cantieri e ridurre il fenomeno degli infortuni sul lavoro, intervenendo in modo particolare nei casi di totale in applicazione delle norme sulla sicurezza.

Versamento alla cassa edile

I versamenti da effettuare alla Cassa Edile di Viterbo previsti dagli artt. 8, 15, 16, 17 e 18 del presente contratto integrativo provinciale, dovranno essere effettuati entro e non oltre il mese successivo alla scadenza del periodo di paga al quale il versamento stesso si riferisce.

In caso di ritardo l'impresa sarà tenuta col pagamento di una super contribuzione da calcolarsi sull'importo totale da versare.

L'importo della super contribuzione, dal 01/01/1998, sarà determinato per ogni anno solare sulla media del prime-rate ABI (Sole 24 Ore) degli ultimi tre mesi dell'anno precedente; arrotondato della misura percentuale così determinata al mezzo punto superiore (es. 11,25 arr. 11,50 - 11,75 arr. 12,00) e maggiorata di 3 punti.

Il Comitato di Gestione della Cassa Edile, qualora si evidenziassero disfunzioni o anomalie nella applicazione dell'automatismo, potrà proporre alle parti stipulanti modifiche a tale meccanismo che dovranno essere recepite attraverso un apposito accordo in sede sindacale.

Osservatorio presso la cassa edile

Le parti si impegnano, con separato accordo da sottoscrivere entro il prossimo 30/04/1998, ad istituire presso la Cassa Edile, l'Osservatorio operativo al più tardi entro il mese di giugno 1998 con le funzioni e le competenze stabilite nel CCNL e nell'articolo "azioni di politica attiva".

L'accordo sarà parte integrante del presente accordo territoriale.

Indennità sostitutiva di mensa

L'indennità sostitutiva di mensa, di cui all'artà. del precedente c.t.p. a partire dal 1° gennaio 2000 passerà dalle attuali 400 lire/ora a 600 lire/ora.

Elemento Economico Territoriale

In conformità agli accordi nazionali dell'11 giugno e 3 luglio 1997, l'elemento economico territoriale è determinato in coerenza con quanto previsto dal Protocollo 23 luglio 1993 e dall'articolo 2 del decreto legge 25 marzo 1997 n.° 67 convertito nella legge 23 maggio 1997, n. 135.

Nelle determinazione dell'elemento economico territoriale le parti sottoscritte hanno tenuto conto, avendo riguardo al territorio della provincia, dell'andamento del settore e dei suoi risultati nonché dei seguenti ulteriori indicatori:

- il numero delle imprese e dei lavoratori iscritti in Cassa Edile e monte solari relativo, numero ed importo complessivo dei bandi di gara e degli appalti aggiudicati, numero ed importo complessivo delle concessioni edilizie e delle dichiarazioni di avvio dei lavori.

L'elemento economico territoriale di cui agli articoli 39, lettera d), e 47 del CCNL 5 luglio 1995 è pertanto stabilito nella misura del 5% rispettivamente dei minimi di paga e di stipendio a decorrere dal 1° gennaio 1998.

Categoria

Mensile

Orario

Quadri e impiegati di I super

77.628

448,72

Impiegati di I

69.865

403,84

Impiegati di II

58.221

336,54

Impiegati di IV liv. - operai di IV liv.

54.339

314,10

Impiegati di III - operai specializzati

50.458

291,66

Impiegati di IV - operai qualificati

45.412

262,50

Impiegati di IV 1° impiego - operai comuni

38.814

224,36

custodi, portinai, fattorini

34.932 (*)

201,92 (*)

custodi, portinai, guardiani (con alloggio)

31.051 (*)

179,49 (*)

(*) Con riserva di modifica

Ai fini della conferma o variazione dello mistura dell'elemento economico territoriale in rapporto ai parametri sopra individuati le parti stipulanti si incontreranno entro il mese di ottobre di ogni anno di durata del presente contratto integrativo.

Nel caso in cui della verifica di cui al comma precedente, effettuata entro l'ottobre 1998, si evidenziasse una tendenza positiva rispetto agli indicatori individuati ed un reale aumento dei parametri individuati rispetto alla situazione dell'ottobre 1997, l'elemento economico territoriale passerà dal 5 al 7% dei minimi di paga e di stipendio in vigore alla data odierna e la nuova tabella sarà la seguente:

Categoria

Mensile

Orario

Quadri e impiegati di I super

108.679

628,20

Impiegati di I

97.811

565,38

Impiegati di II

81.509

471,15

Impiegati di IV liv. - operai di IV liv.

76.075

439,74

Impiegati di III - operai specializzati

70.641

408,33

Impiegati di IV - operai qualificati

63.577

367,50

Impiegati di IV 1° impiego - operai comuni

54.339

314,10

custodi, portinai, fattorini

48.905 (*)

282,69 (*)

custodi, portinai, guardiani (con alloggio)

43.471 (*)

251,28 (*)

(*) Con riserva di modifica

Anzianità professionale edile straordinaria

- In considerazione di quanto disposto al punto IV-3 dell'accordo 11/06/1997 tra le OO.SS. Nazionali di categoria per il rinnovo del secondo biennio del CCNL 05/07/1995.

- Considerato altresì quanto stabilito al punto V del citato accordo riguardo all'avvio, dal 01/07/1998 di un sistema di previdenza complementare nel settore edile.

- Considerata la valutazione effettuata dagli uffici della Cassa Edile, in base alla quale le uscite per prestazioni APES fino al 31/12/2003 possono essere coperte per buona parte attraverso l'utilizzo del fondo APES presente in bilancio.

Si stabilisce quanto segue:

- dal 01/02/1998 il contributo delle imprese al fondo APES viene ridotto dall'attuale 1% al 0,50%;

- dal 01/07/1998 il contributo delle imprese al fondo APES viene soppresso.

- Qualora la Cassa Edile dovesse segnalare disfunzioni o anomalie nei flussi di entrata ed uscita dal fondo, tali da compromettere la corretta erogazione dell'APES agli aventi diritto, le parti si impegnano ad apportare i necessari correttivi.

Quanto sopra si applica a tutte le imprese iscritte alla Cassa Edile che nell'arco di vigenza del presente accordo denunciano mensilmente almeno 160 ore, secondo quanto previsto dall'art. 29, legge 341/1995.

Enti paritetici

Entro il mese di marzo 1998 le parti stipulanti forniranno ai Comitati di Gestione degli Enti paritetici in particolare Ente Scuota e CTP, gli elementi necessari per una azione propulsiva delle loro attività istituzionali.

Le parti concordano che tra gli elementi necessari acquista importanza significativa una ristrutturazione degli Organismi gestionali.