Edili (piccola industria)

Contratto territoriale regionale di lavoro per i dipendenti delle piccole e medie aziende edili ed affini della Puglia
Data stipula: 15 novembre 1999

Inizio validità: 1 dicembre 1999
Contratto territoriale regionale per la provincia di Brindisi


Sommario:

- Premessa;
- I.T.S. e Premio di Produzione;
- Elemento economico territoriale;
- Altre Indennità;
- Aliquote di Contribuzione;
- Prestazioni Facoltative;
- Indennità Territoriale di Settore Congelata ed Elemento Economico Territoriale - Operai (Importi Orari);
- Premio di produzione congelato ed elemento economico territoriale - Impiegati (importi mensili);
- Indennità di mensa, di trasporto, ed altre - Importo orario;
- Aliquote contributive (regolarità);
- Aliquote Casse Edili a carico imprese per ritardati versamenti.

Il 15.11.1999, a Bari

tra:

- l'ANIEM (Associazione Nazionale Imprese Edili) - CONFAPI Regionale di Puglia;

e

- la FENEAL-UIL Regionale;

- la FILCA-CISL Regionale;

- la FILLEA-CGIL Regionale;

in applicazione dell'art. 12 del C.C.N.L. 21.7.1995 viene stipulato il presente Contratto Integrativo Regionale.

Premessa

Il settore delle costrizioni attraversa tuttora una delicata fase di fuoriuscita dalla crisi che lo ha attraversato negli anni recenti. Troppo fragili e discontinui sono i segni di una ripresa del mercato, nonostante i provvedimenti di sostegno alla domanda fin qui adottati (incentivi fiscali per le ristrutturazioni, piani di investimenti nel recupero urbano, un timido rilancio della spesa per infrastrutture) o in corso di adozione (abbassamento dell'IVA, proroga degli sgravi fiscali e delle varia norme premiali).

In particolare il rischio è che la ripresa, se non si dà rapidamente corso al nuovo sistema di regole sugli appalti, sul decentramento e federalismo amministrativo, sullo snellimento burocratico e sulla velocizzazione delle opere pubbliche; senza una adeguata politica di sostegno alla qualificazione delle imprese, di incentivi all'emersione dal nero e alla regolarizzazione; si caratterizzi con una sempre più spinta destrutturazione, nella quale i comportamenti, virtuosi delle imprese regolari saranno sempre più vanificati e danneggiati dalla spietata concorrenza consistente nelle tante forme di elusione ed evasione parziale delle leggi, delle norme contrattuali e sulla sicurezza.

In questo contesto anche in Puglia va riaffermata con forza l'esigenza di una organica politica industriale verso il settore delle costruzioni, che valorizzi il patrimonio storico delle piccole e medie imprese, aiutandole a strutturarsi in termini di competitività, di quali produttiva, di solidità finanziaria e imprenditoriale, per reggere la sfida del mercato globale e continuare ad essere un pezzo decisivo dell'economia e dell'occupazione nella nostra regione.

L'ANIEM e FENEAL-FILCA-FILLEA di Puglia individuano in questi, gli obiettivi comuni da perseguire in un'ottica di concertazione territoriale e settoriale nei confronti della Regione, delle Amministrazioni Provinciali, degli Enti Locali e dei principali Enti di spesa.

Tali obiettivi potranno essere perseguiti con più efficacia, anche grazie alla novità costituita dalla sottoscrizione, presso il Ministero del Lavoro, in data 9.9.1999 di un verbale di incontro teso alla normazione della Reciprocità tra le Casse Edili dei vari sistemi contrattuali, nonché con la riaffermazione della validità dell'obiettivo di un sistema unitario di Enti paritetici di settore, senza il quale il vero rischio che si corre è di veder proliferare associazioni e sindacati, niente affatto rappresentativi, che però possono destabilizzare ulteriormente il sistema di norme e regole con le quali viene, da sempre, governato il settore edile in Italia.

Anche in Puglia questo scenario nuovo può portare a risultati positivi in termini di una estensione, maggiore efficacia, riforma e rilancio del sistema di tutele e di servizi che gli Enti mutualistici del settore offrono alle imprese e ai lavoratori edili. Ed è guardando a questo obiettivo prioritario che le parti si impegnano alla attivazione del tavolo regionale con tutte le Associazioni del settore, con l'obiettivo di costruire le condizioni per un sistema unitario di Enti bilaterali anche in Puglia.

Alla luce di questi obiettivi, e per facilitarne il perseguimento, le parti decidono di finalizzare il presente contratto regionale alla completa omogeneizzazione, nei territori delle cinque province pugliesi, dei costi e benefici rivenienti dalla contrattazione di secondo livello, ai corrispettivi già in essere, nelle cinque province, in base alla contrattazione provinciale consolidata, e recentemente rinnovata.

Art. 1 - I.T.S. e Premio di Produzione

A tal fine si ribadisce che le Indennità Territoriali di Settore (operai) e i Premi di Produzione (impiegati) vigenti nelle cinque Province restano congelati nei loro importi, riportati nelle tabelle 1 e 2, che fanno parte integrante del presente Contratto regionale.

Art. 2 - Elemento economico territoriale

Per quanto attiene all'E.E.T., le parti si danno atto che gli importi riportati nelle tabelle 1 e 2 sono stati ottenuti sulla base dei seguenti indicatori sull'andamento del settore nelle cinque Province:

- numero delle imprese e dei lavoratori iscritti alle Casse Edili e monte salari relativo;

- numero ed importo complessivo dei bandi di gara e degli appalti dei lavori pubblici aggiudicati ad imprese edili aventi sede nelle cinque Province della Puglia;

- numero ed importo complessivo delle concessioni edilizie e dichiarazioni di avvio dei lavori;

- numero dei lavoratori edili iscritti nelle liste di disoccupazione;

- numero dei lavoratori edili iscritti nelle liste di mobilità;

- numero di ore di cassa integrazione autorizzate;

- numero di ore complessivamente lavorate dagli operai addetti al settore;

e che pertanto essi sono conformi con quanto previsto dal Protocollo 23.7.1993 e dall'art. 2 del D.L. 25.3.1997, n. 97 convertito in legge 23.5.1997 n. 135.

Le parti si incontreranno ogni anno entro il mese di febbraio al fine della conferma o variazione degli importi dell'E.E.T. in rapporto ai parametri sopra individuati come indicatori dell'andamento del settore.

Pertanto gli importi dell'E.E.T. sono quelli previsti nelle tabelle 1 e 2, che fanno parte integrante del presente Contratto regionale.

Art. 3 - Altre Indennità

Le indennità di mensa, trasporto, attrezzi, zona sono quelle riportate nella tabella 3, che fa parte integrante del presente Contratto regionale.

Art. 4. - Aliquote di Contribuzione

Le aliquote contributive per gli Enti mutualistici sono quelle riportate nelle tabelle 4 e 5, che fanno parte integrante del presente Contratto regionale.

Art. 5 - Prestazioni Facoltative

Le prestazioni facoltative sono parificate, sia come requisiti che come importi e modalità di erogazione, a quelle previste ed erogate dalle Casse Edili Provinciali, e sono riportate negli appositi allegati che fanno parte integrante del presente Contratto regionale.

Art. 6 - Decorrenza e Durata

Il presente contratto entra in vigore l'1.12.1999 ed avrà una durata di quattro anni, salvo diverse disposizioni del C.C.N.L..

Tab. 1 - Indennità Territoriale di Settore Congelata ed Elemento Economico Territoriale - Operai (Importi Orari)

a) I.T.S. b) E.E.T.

Bari

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto

4° Livello a)

1.156,92

1.112,77

1.352,34

1.101,77

1.242,91

b)

439,74

250,68

439,74

323,43

297,57

Specializzato a)

1.061,60

1.053,31

1.186,66

1.006,21

1.107,89

b)

408,33

233,33

408,33

300,33

276,31

Qualificato a)

965,75

957,78

1.019,60

917,54

1.021,89

b)

367,5

209,99

367,5

270,3

248,68

Comune a)

845,77

837,98

852,88

805,24

911,42

b)

314,1

179,48

314,1

231,02

212,55

 

Tab. 2 - Premio di produzione congelato ed elemento economico territoriale - Impiegati (importi mensili)

a) P.d Pz. b) E.E.T.

Bari

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto

7° Livello a)

293.618

286.591

340.393

284.932

286.272

b)

106.678

62.102

108.678

79.935

73.540

6° Livello a)

274.785

267.761

311.588

266.814

267.443

b)

97.810

55.891

97.810

71.941

66.186

5° Livello a)

226.858

221.407

243.981

221.444

227.761

b)

81.508

46.576

81.508

59.951

55.135

4° Livello a)

196.945

192.508

222.784

193.037

203.749

b)

76.075

43.471

76.075

55.954

51.478

3° Livello a)

179.104

174.561

194.847

175.746

186.712

b)

70.641

40.366

70.641

51.957

47.801

2° Livello a)

162.143

158.175

170.024

159.293

170.976

b)

63.577

36.329

63.577

46.762

43.021

1° Livello a)

140.565

137.096

144.707

140.041

148.455

b)

54.339

31.051

54.339

39.967

36.770

 

Tab. 3 - Indennità di mensa, di trasporto, ed altre - Importo orario

 

Bari

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto

Mensa

421,96

246,9

200,00

187,50

400,00

Trasporti

140,00

150,00

Un litro di benzina ogni 6 km., percorsi 2 km. dal perimetro del centro urbano, oppure 165 lire a km per persona qualora più lavoratori utilizzino lo stesso mezzo lire 300 per km. a persona

125,00

Ind. di Zona  

330,00

     
Ind. di Attrezzi
se utilizzati attrezzi propri:
a) 4° 3° 2° livello
b) 1° livello



a) 350,00
b) 200,00

Tab. 4 - Aliquote contributive (regolarità)

Imprese

Bari

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto

Cassa Edile 5/6 2 2,5 2,5 2,1 1,42
Scuola Edile 0,92 0,92 0,75 0,7 0,85
C.T.P. 0,08 0,12 0,15 0,1 0,15
Diritto allo Studio
Delegati sicurezza (LE)
0,05     0,05 0,05
A.P.E. A.P.E.S. 3,7 4,5 3,67 3,3 4
Q.A.C. Nazionali 0,18 0,2222 0,18 0,2222 0,22
Q.A.C. Territoriali
imprese
0,4 0,49 0,4 0,4938 0,74
Totale imprese 7,33 8,7522 7,65 6,966 7,43
Lavoratori
Cassa edile 1/6 0,4 0,5 0,5 0,42 0,28
Q.A.C. nazionali 0,18 0,2222 0,18 0,2222 0,22
Q.A.C. territoriali 0,4 0,49 0,4 0,4938 0,74
Totale lavoratori 0,98 1,2122 1,08 1,136 1,24
Totale 8,31 9,9644 8,73 8,102 8,67

(*) Dall'1.3.2000: 0,85.

Tab. 5 - Aliquote Casse Edili a carico imprese per ritardati versamenti:

Bari

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto

a) dal 31° al 90° giorno: 2,43% alla aliquota base (2,5%) si aggiunge lo 0,30% al mese, per ogni mese di ritardato pagamento a) dal 31° al 90° giorno: maggiorazione del 6% a) dal 31° al 60° giorno: 2,22 dal 31° giorno: 1,72
b) dal 91° al 150° giorno: 2,75%   b) dal 91° giorno: maggiorazione dell'8% b) dal 61° al 120° giorno: 2,80  
c) dal 151° al 210° giorno: 3,15%     c) dal 121° al 180° giorno: 3,55  
d) oltre il 210° giorno: maggiorazione del 5% sul dovuto su base annuale     d) dopo il 180° giorno, si calcola una Indennità Integrativa variabile ogni sei mesi, pari al T.U.S. maggiorato del 3% dall'1.10.1999 è: 5.5%