Sara Fagone
8 marzo, una data
importante e simbolica per le donne
8 marzo, una data
importante e simbolica per le donne che hanno lottato per
l’emancipazione fisica e mentale, e hanno creduto ad un processo di
rivendicazione volto al raggiungimento delle pari dignità e diritti.
Come ogni
rivoluzione culturale, il processo è molto lento, e spesso produce una
degenerazione che rende difficile la possibilità di riprenderne i
contorni originali.
Quello che di
fatto sta avvenendo dalla fine degli anni ’80 ad oggi è proprio questo.
Dalla
“giornata della donna” si è passati alla “festa della donna”, dal
ramoscello di mimosa appuntato al petto in segno di appartenenza e
rivendicazione si è passati al business e alla volgarità.
E’ questo quello che
le donne vogliono?
Tutto questo
non è forse un’orchestra messa su ad arte per non far sentire la voce
delle donne? Che ancora oggi, nonostante le liti per le quote, sono
assenti nei posti chiave e decisionali sia nel mondo del lavoro che in
politica? (anche nei governi di centro-sinistra mai donne ministro degli
interni, della difesa o degli esteri)
Io credo che
bisogna completare il percorso iniziato dalle nostri madri, cominciando
a pretendere quel potere decisionale ancora oggi nelle mani degli
uomini; e nello stesso tempo cercare di far abbassare la musica di
quell’orchestra e far sentire a tutti quello che c’è dietro.
Se oggi
vogliamo dare un senso all’8 marzo, è importante far sentire che c’è un
pericolo, quello di perdere il diritto già raggiunto.
Sara Fagone