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Edilizia. Fase conclusiva della trattativa.

19 e 20 maggio, incontri no stop per il rinnovo del contratto.

 

E’ Iniziata oggi e continuerà domani la fase conclusiva della trattativa per siglare  il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia, che interessa in Italia complessivamente  1,2 milioni di addetti e circa 300.000  imprese tra industriali, cooperative ed artigiane.

Fino ad oggi è stato raggiunto un accordo sui temi del sistema degli enti bilaterali, dell’ inquadramento, dell’ formazione, dell’ apprendistato, della somministrazione della manodopera e i contratti a termine, dell’ aspettativa per gli stranieri, del congedo matrimoniale, del mobbing e  della maternità.  Restano ancora distanti le posizioni sull’orario di lavoro, la trasferta e l’Art.15, mentre non sembrano presentarsi particolari difficoltà sulla richiesta salariale di 90 euro.

 

 

Roma 19 maggio 2004

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Contratto edili: STOP alle pregiudiziali

Prosegue il confronto con nuovi risultati

19-20 maggio primo tentativo di chiusura

         Andamento altalenante al tavolo per il rinnovo del contratto edili. L’ultima sessione di incontri del 5 e 6 maggio ha avuto un doppio volto. Il primo giorno si è sfiorata la rottura data l’indisponibilità dell’Ance a rimuovere le pregiudiziali sulla parte normativa che nel contratto dell’edilizia riveste una grande importanza. Non si tratta solo delle materie attinenti l’orario di lavoro e le flessibilità che i dlgs 66 e 276 rimandano alla contrattazione in tutti i settori. In questo caso si aggiunge tutta la materia relativa agli appalti e alla loro trasparenza e regolarità. Fin dall’inizio del negoziato l’Ance ha preteso non solo la massima flessibilità su lavoro e orari ma anche la massima deregolamentazione e deresponsabilizzazione dell’impresa. Significativa a questo proposito è la richiesta di abolizione dell’art.15 del contratto che mantiene all’impresa madre la responsabilità in solido per la parte economica e normativa nei confronti delle impresa subappaltatrici e subaffidatarie. Una posizione pilatesca che nella logica dell’Ance dovrebbe rappresentare un bagno purificatore dell’impresa nei confronti delle storture e delle degenerazioni prodotte dal ricorso esasperato al subappalto.

Su questo terreno fin dal primo giorno i sindacati di categoria, coerentemente con una piattaforma unitaria costruita attorno all’obiettivo della qualità e trasparenza del settore, hanno eretto vere e proprie barricate, avviando la mobilitazione della categoria.

Deve essere stata questa fermezza a far maturare nell’Ance la disponibilità ad imboccare una nuova strada. Pur mantenendo allo stato le stesse posizioni sull’orario, la seconda giornata di incontri è stata caratterizzata dalla volontà dell’Ance di modificare ed in alcuni casi superare una parte delle pregiudiziali poste. Al tempo stesso sono stati prodotti avanzamenti parziali su capitoli della piattaforma non ancora affrontati.

A conclusione della due giorni il bilancio del negoziato presenta le seguenti intese già raggiunte: il sistema degli enti bilaterali e le sue regole, sulla base della comune condivisione che la bilateralità mantiene la sua funzione di attuazione di materie definite dalla contrattazione; la formazione; l’apprendistato; la somministrazione della manodopera e i contratti a termine, con la conferma del tetto previsto dal Ccnl; l’inquadramento, con l’importante riconoscimento delle figure del restauratore e dell’archeologo. Sono state, inoltre definite nuove intese per i lavoratori stranieri.

Il bilancio si completa con il capitolo della certificazione di regolarità contributiva e norme premiali con le imprese e la costituzione di una banca del lavoro, cioè la messa in rete dei dati in possesso degli enti paritetici di settore (Casse edili e scuole edili) per favorire l’incontro domanda-offerta.

Restano ancora distanti le posizioni sull’orario di lavoro, mentre non sembrano presentarsi particolari difficoltà sulla richiesta salariale di 90 euro.

In presenza di questo bilancio e della rinuncia da parte dell’Ance di mantenere le pregiudiziali normative le parti hanno riconvocato una nuova sessione di incontri per il 19 e 20 maggio, con l’intenzione di tentare la chiusura del negoziato.

Nei prossimi giorni continueranno le iniziative di informazione e sensibilizzazione dei lavoratori e dell’opinione pubblica per mantenere viva la mobilitazione, anche a fronte di un eventuale, nuovo irrigidimento dell’Ance, che troverebbe la più ferma risposta della categoria.

  

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