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Direttivo Fillea di Begamo Ordine del giorno sul Testo Unico sulla sicurezza
Gli Rlst e il gruppo sicurezza della Fillea di Bergamo, preoccupati dello stravolgimento che la bozza ( attualmente infatti è solo una proposta preliminare approvata dal consiglio dei ministri) del nuovo Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro apporterà alla legislazione vigente, sottopone al direttivo il seguente ordine del giorno: Il nuovo Testo Unico, così come si mostra adesso, a nostro parere, viene a minare uno dei principali diritti dei lavoratori, vale a dire il diritto, sancito anche dall’articolo 9 dello Statuto dei Lavoratori, alla tutela della salute e dell’integrità fisica. Diritto, la cui preservazione futura è messa a dura prova da un provvedimento ad impianto normativo minimalista per quanto attiene gli obblighi dei datori di lavoro verso la gestione dei rischi e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Non è accettabile che un provvedimento che dichiara di avere come finalità primaria “ l’innalzamento della qualità e della sicurezza del lavoro per tutti i lavoratori” (art. 1 comma 2, T.U.) pensi di poterla raggiungere attraverso l’abrogazione della maggior parte delle leggi vigenti concernenti le prescrizioni sanzionabili penalmente, quali le norme antinfortunistiche del Dpr. 547/1955, il Dpr. 164/1956, Dpr. 303/1956 ( prevenzione nei cantieri mobili) fino al D. Lgs. 277/1991 ( piombo, amianto e rumore), nonché la 626/1994 e la 494/1996. Di cinquant’anni di leggi pensate per tutelare la salute del lavoratore ne sono state mantenute soltanto alcune, che sono però state trasformate in norme di “ buona tecnica” o “buona prassi”, la cui osservanza non è più quindi, per definizione, obbligatoria. Oltre a questo, ritenuto il più grave, altri sono i provvedimenti inaccettabili previsti dal Testo Unico sotto accusa, tra i quali sicuramente spicca la rilevante riduzione del potere degli organi di vigilanza costretti ad essere “consulenti” più che organi di prevenzione e ispezione della corretta applicazione delle misure di sicurezza, sostenendo ancora di più la deresponsabilizzazione dei datori di lavoro e una drastica riduzione della tutela dei lavoratori. Poiché il mantenimento e l’estensione dei diritti di tutti i lavoratori è l’obiettivo fondamentale della Fillea – Cgil, i provvedimenti volti a ridurre questi diritti devono essere combattuti senza lasciare niente di intentato, perciò richiediamo:
1) Lo stralcio della delega sul testo Unico. 2) La drastica modifica al Testo Unico, volta a: - mantenere e migliorare i livelli di garanzia e di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, non derubricando le norme di leggi esistenti a semplici norme di “buona tecnica” e “buona prassi”; - a contrastare i contenuti del T.U, che riducono i diritti dei RLS/RLST, anziché rafforzarli nell’ottica e nello spirito originale della 626/94; - a mantenere inalterato le funzioni ed i ruoli degli organi ispettivi e di vigilanza; - a mantenere inalterati i compiti del Medico Competente, in una materia così delicata come la sorveglianza sanitaria.
3) La divulgazione e l’approvazione in tutte le istanze superiori di tale ordine del giorno e la messa in campo di iniziative volte a discutere tale problematica. 4) La divulgazione di questa problematica a tutte le parti politiche sensibili al tema del lavoro e più precisamente al tema della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Bergamo 26 novembre 2004
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