Contrattazione Agenda

News

Documenti

Dipartimenti

Uff.Stampa

Dove siamo

Chi siamo

Mappa sito

 

Legno. Dopo la firma del nuovo contratto nazionale del settore , necessario un tavolo per il sistema legno-arredo.

 

Il settore del mobile in Italia: diminuiscono  i consumi interni e le esportazioni

 

Il  settore del legno e del mobile è composto in Italia  complessivamente da 83.344 imprese che danno lavoro a 411.562  addetti ( nel 2002 erano 414.315).

Il nostro è il primo Paese nell’esportazione di mobili e secondo in quanto a produzione del prodotto. Dopo dieci anni di crescita ininterrotta di questo settore, a partire dal 2002  si è registrato un vistoso rallentamento. La produzione è diminuita del 3,3%,  il consumo interno è calato dell’1,6%, i prezzi sono calati e le esportazioni hanno subito una forte contrazione, il fatturato è sceso da 38.262 a 37.170 euro (-2,9%) dal 2002 al 2003.

A determinare questo risultato negativo hanno concorso in larga misura: l’andamento dei mercati azionari che ha ridotto la ricchezza finanziaria delle famiglie, il trend dell’inflazione che si presenta solo in moderata decelerazione e l’accresciuta incertezza sulle prospettive del ciclo economico e una fase di congiuntura sfavorevole dettata dalla forte concorrenza dei paesi asiatici, con il rischio di perdita di competitività .

Tutti questi fattori infatti inducono ad una certa cautela nei comportamenti di spesa soprattutto per beni durevoli quali i mobili e il cui acquisto può essere rinviato. Il mercato statunitense rimane lo sbocco più importante per il mobile italiano, con una quota sul totale pari al 17%, seguono la Germania e la Francia che costituiscono il mercato di sbocco di un ulteriore 28% delle esportazioni italiane.

Come quello del tessile abbigliamento, il settore soffre della mancanza assoluta di un progetto, di una politica di sostegno, della indifferenza nei confronti di iniziative mirate a rilanciare produzione e domanda interna.

Essendo venuti meno definitivamente i fattori che hanno garantito il successo degli anni passati (lira debole per le esportazioni e la possibilità di esercitare la leadership sul terreno della qualità, del designer, della storia e del Know-how in maniera incontrastata),  oggi occorre mettere in campo altri fattori, per contrastare la fragilità strutturale dovuta alla dimensione piccolissima delle imprese, all’eccesso di frammentazione dei cicli realizzativi, ai costi dei componenti e della principale materia prima (il legno, di cui siamo importatori netti).

Pertanto sarebbe illusoria una strategia imprenditoriale che continuasse a cercare di rafforzare la propria competitività agendo esclusivamente sui fattori della flessibilità e del contenimento dei costi e dei diritti.

E’ necessario che il  Governo avvii un Tavolo operativo per il sistema CASA/ARREDO, similmente a quanto si sta facendo per il sistema MODA/ABBIGLIAMENTO.

 

 

 

 

Roma 29 luglio 2004 

 

Via G.B. Morgagni 27 - 00161 ROMA - Tel: ++39 06 44.11.41  fax: ++39 06 44.23.58.49

©Grafica web michele Di lucchio