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Comunicato stampa - CCNL Legno

 

Fermo il settore legno per contratto scaduto

Sciopero nazionale di otto ore, adesioni superiori all’80%. Interessati 200.000 addetti e 90.000 tra grandi, medie e piccole imprese.

 

 

Grandissima la partecipazione allo sciopero nazionale del legno che oggi, 2 maggio, ha visto impegnati i sindacati di categoria e i lavoratori in tutta Italia; altissime le adesioni, superiori all’80%, con punte tra il 90 e 100% nelle grandi aziende e nei distretti del mobile e del salotto.

Hanno incrociato le braccia  circa duecentomila addetti della grande e piccola industria del settore, occupati in novemila imprese. Lo sciopero è stato indetto dalle organizzazioni sindacali delle costruzioni Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil che hanno proclamato una giornata di mobilitazione a sostegno della vertenza per il rinnovo del secondo biennio economico del contratto nazionale di categoria, scaduto a fine 2005. La decisione del sindacato è maturata in seguito alla rottura delle trattative con le due controparti Federlegno e Unital Confapi, associazione delle piccole e medie imprese. Fillea, Filca e Feneal reclamano un aumento in busta paga pari ad 83 euro lordi mensili al 3° livello mentre Federlegno ne propone 75, ripartiti in tre tranche. Lo scoglio per gli aumenti contrattuali non è la cifra richiesta dai sindacati, ma  la subordinazione del rinnovo a quattro condizioni: il prolungamento della vigenza del contratto nazionale fino a sei mesi oltre la naturale scadenza, 30 giugno 2008, l'erogazione del bonus sotto forma di Edr, cioè elementi distinti dalla retribuzione e quindi non conteggiabili nella paga base e non validi ai fini di Tfr, ferie, straordinari,  la rinuncia all'una tantum per la vacanza contrattuale e lo slittamento di cinque mesi dell'entrata in vigore degli incrementi dei parametri, relativi al nuovo inquadramento professionale, che  non entrerebbero in vigore dall’1 gennaio 2007, così come prevede il Ccnl, bensì 5 mesi più tardi, quindi dall’1 giugno 2007.

Le condizioni di Federlegno, oltre a non essere assolutamente sufficienti a coprire l'aumento del costo della vita, snaturano l'intero impianto contrattuale con una perdita in busta paga stimata nell'ordine dei 500 euro l'anno. Anche per quanto riguarda le medie e piccole imprese, l’Unital Confapi ha offerto una cifra a regime insufficiente e non ben precisata per poter chiudere positivamente il contratto.

“Quello di oggi è stato uno sciopero importante – hanno sottolineato in una nota i Segretari nazionali della Fillea Cgil, Piero Leonesio; Filca Cisl, Paolo Acciai e Feneal Uil, Fabrizio Pascucci - la sua piena riuscita ci permetterà di riaprire nei prossimi giorni la trattativa, continuando a rinnovare le richieste contenute nella piattaforma.”

 

 

 

 

Roma 2 maggio 2006

 

Lo sciopero nei territori

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

Sciopero dei lavoratori delle costruzioni settore legno a Rimini

 

Le organizzazioni sindacali di categoria Fillea-Cgil  Filca-Cisl  Feneal-Uil, dopo quattro mesi  di trattativa per il rinnovo del biennio economico del Contratto nazionale, hanno dichiarato sciopero generale del settore per oggi martedì 2 maggio.

Soddisfazione della Fillea Cgil per la riuscita dello sciopero che registra una forte adesione.

La Industrie Valentini, la Ferretti di Sangiovanni in Marignano e Cattolica, la Comeca, per citare alcune tra le più importanti imprese della provincia, hanno colto picchi di riuscita al 95%, così come i presidi organizzati nel territorio.

Riteniamo che questa giornata possa e debba preludere ad una ripresa delle trattative che porti al pieno raggiungimento delle richieste.

Nello sciopero di oggi non è in gioco solo il salario, ciò che si è voluto ribadire è che siano anche assicurate regole contrattuali  certe per tutti .

Nella discussione sul contratto c’è, da parte industriale, il chiaro tentativo di abbassare i costi con una controproposta che è lontana dalle richieste economiche formulate dalle Organizzazioni sindacali e di far slittare la scadenza del CCNL di ulteriori 6 mesi senza alcun riconoscimento economico nel periodo di carenza contrattuale.

La classe imprenditoriale, rappresentata da Confindustria, farebbe bene a riflettere su una politica più seria e rispettosa delle maestranze per produrre quella qualità necessaria in un mondo globalizzato che parta dal riconoscimento del rispetto delle regole e quindi delle proprie maestranze

I prossimi giorni si vedrà cosa si delinea all’orizzonte, nel frattempo resta, oltre allo sciopero, il blocco degli straordinari e della flessibilità.

 

 

 

Rimini 2 maggio 2006

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PRESIDIO FILLEA A PESARO: GRANDE RIUSCITA

 

 

 

Sciopero riuscito in tutta la regione Marche: in particolare nel distretto pesarese dove le adesioni allo sciopero sono state tra l’80% - 90%, sia nelle grandi aziende che in quelle più piccole dove i lavoratori, che  hanno compreso la gravità dei motivi dello sciopero, hanno bloccato la produzione.

A Pesaro si è tenuto un presidio regionale, con manifestazione davanti la sede di Confindustria locale.

M. Lancia, cordinatore regionale, si dice soddisfatto per la riuscita della iniziativa che ha portato in piazza centinaia di lavoratori con una grande prevalenza di lavoratrici e giovani.

Già dal 5 aprile, (data di rottura delle trattative) le aziende più grandi hanno bloccato la flessibilità e gli straordinari.

 

 

 

Pesaro 02/05/2006

 

                                                                                                    Coordinatore regionale

                                                                                                    Mario Lancia

 

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 SEGRETERIA FILLEA CGIL TARANTO

 

 

 

COMUNICATO

 

 

La Segreteria Territoriale della FILLEA CGIL esprime grande soddisfazione per l’adesione degli Stabilimenti NATUZZI di Ginosa e Laterza allo Sciopero generale nazionale proclamato dalle Segreterie Nazionali per oggi 02/05/2006, di otto ore, per il rinnovo del 2° Biennio Economico scaduto a dicembre 2005.

 

I lavoratori aderendo, sul primo e secondo turno, massicciamente (oltre il 95%) allo sciopero hanno dato un esempio di compattezza ed unità sindacale alla Segreteria Territoriale e Nazionale Respingendo le proposte della Federlegno in riferimento al minore salario e minori diritti sindacali.

 

Nelle assemblee tenutesi nei giorni 26 e 27 aprile c.a. la Segreteria Territoriale si è impegnata ad avviare, con i lavoratori, al più presto le elezioni delle RSU (Rappresentante Sindacale Unitario) e RLS (Rappresentante lavoratori per la Sicurezza) per discutere con la Impresa Natuzzi le varie problematiche inerenti la organizzazione del lavoro; ritmi di lavoro e nuove patologie legate alle malattie professionali non tabellate da parte dell’INAIL.

 

Con questo impegno la Segreteria Territoriale ha concluso una breve assemblea vicino agli Stabilimenti Natuzzi.

 

 

                                                       

 Taranto, 2/5/06                                    

 


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