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     ORDINE DEL GIORNO

 

 

I delegati Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil del settore cemento, calce e gesso, delle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli, Emilia Romagna e Liguria, riuniti a Bergamo il giorno 2 febbraio 2004 per valutare l’ andamento delle trattative per il rinnovo del proprio Contratto Colletivo Nazionale di Lavoro , valutata la relazione e il seguente dibattito ritengono di sottolineare quanto segue:

1)           Il metodo di lavoro, fino ad oggi adottato, che prevede la sottoscrizione a capitoli separati delle varie richieste, deve essere modificato, poiché i restanti capitoli (Orario, Professionalità e Salario), sono talmente legati fra loro da rendere necessaria la sottoscrizione congiunta dei loro testi.

2)            Per quanto concerne l’orario di lavoro, nel testo definitivo dovrà essere inserito in modo chiaro quali sono le “ore escluse” dal conteggio della media plurisettimanale, e si dovrà rendere ancora più esplicito che l’ eventuale applicazione di un orario medio plurisettimanale, dovrà essere preceduto da un’ accordo sindacale specifico

La mediazione già presentata al tavolo contrattuale che prevedeva la nostra rinuncia alla definizione di un’ orario massimo settimanale in presenza di un orario medio plurisettimanale, deve essere intesa come definitiva solo nel caso di accordo complessivo.

3)            La riforma del sistema di classificazione, che ha fin’ ora sortito buoni effetti per quanto riguarda la definizione delle aree e dei livelli deve avere una adeguata riparametrazione.

L’obiettivo primario è quello di avere distanze parametrali significative nelle aree e nei livelli.

Per quanto concerne i costi contrattuali della riparametrazione nuova, questi non devono avere a riferimento solo i dati di Italcementi, ma di tutto il settore in generale. Nella definizione di questo capitolo si dovrà tener conto anche delle richieste inserite nella nostra piattaforma, che prevedono l’ estensione del premio di fedeltà anche agli operai e la rivisitazione dell’entità economica degli scatti di anzianità.

4)       In merito al capitolo salario, che non deve avere alcun riferimento ai costi relativi alla nuova classificazione, si ritiene che la nostra richiesta sia talmente corretta da non prevedere stravolgimenti.

          Fermo restando che l’accordo di luglio 1993 ha avuto il solo Sindacato quale attore rispettoso di quanto sottoscritto, si invitano le Segreterie Nazionali ad usare quanto sopra nel proseguo della  trattativa, passando ad una posizione ferma e decisa nei confronti della delegazione trattante di Federmaco

          Le regole vanno rispettate se tutti le rispettano!

          Per  ottenere quanto fin qui scritto, vanno usate tutte le scelte operative che si possono mettere in atto, sapendo di poter contare sul sostegno dei lavoratori, senza avere remore nei confronti della Federmaco e in caso di necessità dichiarare l’immediata mobilitazione dei lavoratori e la fermata degli impianti.

 

                                                                       Approvato con 71 voti favorevoli e 1 contrario

                    

 

Bergamo 2 febbraio 2004

 

 

ORDINE DEL GIORNO

 

In data 04 febbraio 2004 si è tenuto a Roma l’attivo dei delegati FeNEAL UIL – FILCA CISL – FILLEA CGIL  del settore Cemento, Calce e Gesso delle regioni del centro-sud al fine di valutare l’andamento delle trattative del rinnovo del CCNL Cemento Calce e Gesso Industria.

 

I delegati nell’assumere la relazione ed i successivi interventi sottolineano:

-         la necessità di tutelare integralmente il potere d’acquisto del salario per tutti gli addetti del settore;

-         l’importanza della revisione dell’attuale classificazione del personale – avente alla base le conclusioni condivise dalla commissione tecnica paritetica – e, conseguentemente, l’allargamento della attuale scala parametrale quali punti qualificanti del rinnovo contrattuale di settore.

-         Tale scala dovrà prevedere significative implementazioni in particolare nell’area specialistica;

-         la fondamentale rilevanza, alla luce della attuale legislazione, di previsioni contrattuali in materia di orario che evitino, come realizzato nell’ultima ipotesi di intesa, il peggioramento dell’impianto contrattuale precedente ed in grado di interpretare le reali esigenze del settore. Tali previsioni dovranno necessariamente tener conto delle specificità degli ‘addetti a lavori discontinui o di semplice attesa o custodia, per i quali va costruito con attenzione un articolato conforme alla legge.

 

I delegati, infine, nel ritenere i punti indicati espressione della qualificazione del Contratto Collettivo Nazionale di settore, ribadiscono la disponibilità ad attivarsi in ogni posto di lavoro per supportare il negoziato, sia sul nuovo sistema di inquadramento che sugli altri punti ancora in discussione della piattaforma, con ogni iniziativa di lotta che dovesse rendersi necessaria.

         

                                                                                                 Approvato all’unanimità

 

Roma, 4 febbraio 2004

 

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