![]() |
|
|
Internazionale | |
Nasce a Vienna il nuovo sindacato mondiale Presenti al Congresso di fondazione dell’ITUC 1.600 delegati, in rappresentanza di 309 organizzazioni che contano 166 milioni di iscritti in 156 paesi.
E’ appena nato a Vienna l'ITUC, International Trade Union Confederation, in italiano CIS, Confederazione Internazionale dei Sindacati, la nuova confederazione internazionale dei sindacati, con lo scopo di difendere i diritti dei lavoratori in una visione globale. Al congresso di fondazione, dal 1 al 3 novembre, hanno partecipato 1.600 delegati, in rappresentanza di 309 organizzazioni che contano 166 milioni di iscritti in 156 Paesi. Per l’Italia erano a Vienna i tre leader di Cgil, Cisl, Uil, Epifani, Bonanni, Angeletti. Il sindacato numericamente più presente nella nuova confederazione è quello russo, con 27 milioni e 800mila iscritti, il secondo quello italiano, Cgil, Cisl e Uil contano infatti insieme 11,63 milioni di aderenti. Seguono gli ucraini (11,53 milioni), gli Usa (8,89 milioni), il Brasile (7,24 milioni) e la Germania (6,5 milioni). Obiettivo principale è quello di ''conquistare - ha detto l'inglese Guy Ryder, futuro numero uno dell'organizzazione - il diritto a un lavoro decente per tutti''. Per la prima volta entrano in un’organizzazione internazionale i sindacati di alcuni paesi come l'Angola, il Madagascar, il Nepal, la Nigeria e la Colombia, dove il confronto principale è con il lavoro informale, gli ambulanti, i giornalieri agricoli, i piccoli artigiani che rappresentano più del 50 per cento della popolazione attiva in Africa e in America Latina, e il 60 in Asia. La nuova Confederazione mondiale parla nella dichiarazione di principi, di ''rafforzare la rappresentatività dei sindacati tramite il reclutamento di lavoratori sia nell'economia formale sia in quella informale, attraverso l'estensione della pienezza dei diritti e della protezione a chi svolge lavori precari e privi di protezione''. ''La creazione dell'Ituc - ha aggiunto Ryder - rafforzerà la capacità del movimento sindacale a livello nazionale e internazionale. Così rafforzati eserciteremo più influenza sulle imprese, sui governi e sulle istituzioni finanziarie internazionali''. “Le ragioni dell’unità – sostiene Emilio Gabaglio, ex Segretario Generale della Confederazione sindacale europea - prendono così il sopravvento su quelle della divisione, e anche della contrapposizione, che hanno caratterizzato la vita del sindacalismo internazionale per tutto il Novecento, fatta salva l’effimera e controversa unità dell’immediato secondo dopoguerra nel quadro della Federazione Sindacale Mondiale (FSM). Vienna rappresenta quindi un nuovo inizio reso ancora più evidente dai congressi di scioglimento della ICFTU (la CISL Internazionale) e della CMT (erede del sindacalismo d’ispirazione cristiana) che precederanno l’assemblea costitutiva della CIS come anche, e non meno, dal fatto che a questa prenderanno parte un certo numero di confederazioni sindacali che hanno seguito fin qui percorsi diversi (come la CGT francese ad esempio) restando al di fuori delle due grandi correnti del sindacalismo libero e democratico incarnate dalla ICFTU e dalla CMT. All’origine di questa vera e propria rifondazione del sindacalismo internazionale ci sono sia la presa d’atto che le motivazioni delle divisioni passate sono oggi largamente superate così come la consapevolezza che di fronte alle sfide della globalizzazione l’unità delle forze sindacali è la premessa indispensabile per rendere più efficace ed incisiva l’azione sindacale a livello transnazionale”. L’ITUC avrà un Segretario Generale, eletto dal Congresso e dei Segretari Generali aggiunti, il cui numero sarà determinato dal Consiglio Generale, a sua volta composto da 70 membri espressioni di tutte le realtà continentali. Il Consiglio Generale eleggerà anche un Comitato esecutivo composto al massimo da 25 membri titolari. Ci sarà un Presidente (a turno, espressione delle varie realtà continentali) e due Vice Presidenti, uno guiderà il Comitato Esecutivo e l’altro presiederà il Consiglio di amministrazione del Fondo di Solidarietà della CIS.
Roma 3 novembre 2006 |
©Grafica web michele Di lucchio