Il 4 e 5 luglio l’ISFOL ha promosso  a Sorrento un  seminario sull’invito 2003-04 del programma “Leonardo Da Vinci”. Al seminario hanno partecipato una cinquantina di rappresentanti di vari enti ed organismi di formazione.

L’invito è stato pubblicato nella G.U. dell’Unione Europea del 18 maggio 2002. Come è noto il programma Leonardo intende contribuire all’attuazione di una politica di formazione professionale della Comunità e prevede, per la fase attuale, tre obiettivi:

Obiettivo 1: promuovere abilità e competenze, in particolare dei giovani, nella formazione professionale a tutti i livelli, al fine di facilitare l’inserimento professionale e il reinserimento.

Obiettivo 2:  migliorare la qualità della formazione professionale continua e l’accesso alla stessa,

nonché l’acquisizione  di abilità e competenze lungo tutto l’arco della vita.

Obiettivo 3:  promuovere e rafforzare il contributo della formazione professionale al processo di innovazione, al fine di migliorare la competitività e l’imprenditorialità, anche nella prospettiva di nuove possibilità di occupazione.

            Per il conseguimento degli obiettivi del Programma, nell’ottica del nuovo approccio all’apprendimento, i progetti relativi a tutte le misure (fatti salvi quelli riguardanti le Azioni tematiche) dovranno concernere una delle seguenti tre priorità:

 

Priorità 1 – Valorizzare l’apprendimento

Nella nuova prospettiva europea di riconoscimento globale del valore dell’apprendimento, si pongono le questioni dell’individuazione , valutazione e riconoscimento reciproco dell’apprendimento non formale e informale, nonché del trasferimento e riconoscimento reciproco dei certificati e diplomi formali.

La valorizzazione dell’apprendimento richiede, quindi, lo sviluppo  di approcci globali ed integrati, che consentano agli operatori del settore di valutare un’ampia gamma di  risorse in termini di qualifiche e competenze.

 

Priorità 2 – Nuove forme d’apprendimento e d’insegnamento e competenze di base nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale (IFP)

I nuovi metodi di apprendimento nell’ambito dell’IFP devono incentrarsi sullo sviluppo di approcci centrati sul discente, tenendo conto delle esigenze di ciascuno,(specie di coloro che non sono più abituati ad apprendere) e dei contesti – formali o non formali – in cui può realizzarsi l’apprendimento.

La formazione di insegnanti, formatori e altri mediatori di apprendimento, oltre che un accesso universale alla opportunità di apprendimento, dovrebbe consentire di affrontare meglio le nuove sfide.

 

Priorità 3 – Attività di Orientamento e Consulenza

Esiste l’esigenza di rafforzare l’attuale sistema di orientamento e di valutare le risorse disponibili. L’obiettivo e migliorare la dimensione europea dell’orientamento: la grande eterogeneità dei servizi di orientamento nei vari Stati membri richiede un’analisi delle strutture esistenti e il sostegno a scambi di esperienze su metodologie e standard.

E’ necessario un dialogo più aperto tra i sistemi di orientamento e quelli di istruzione e formazione, nonché un maggiore coinvolgimento delle parti sociali. 

 

            Nell’Invito europeo è, altresì, segnalato che sarà concesso un sostegno particolare ad un numero limitato di progetti riguardanti temi di speciale interesse a livello comunitario. I temi specifici scelti per il biennio 2003-2004 sono “Qualità” e “Dialogo interculturale”.

            L’invito raccomanda, inoltre, di prestare attenzione agli sviluppi correlati al dialogo sociale a livello europeo. In particolare si fa riferimento al documento presentato al Consiglio Europeo di Barcellona dalle Organizzazioni Europee dei partner sociali: CEEP, CES, UEAPME, UNICE.

 

 

 

 

 

 

Particolare attenzione deve essere riservata alla disseminazione, ritenuta fondamentale in tutti i progetti: è, pertanto, necessario prevedere un apposito piano e adeguate risorse per realizzarlo. Sarebbe opportuno prevedere specifiche occasioni e/o iniziative di diffusione e non limitare questo aspetto alla fase finale dei progetti.

Occorre procedere, laddove sia pienamente giustificato dalla qualità di tali risultati, al loro trasferimento, trasformando esperienze pilota e sperimentazioni in consuetudini operative, anche attraverso processi di valorizzazione adattamento o aggiornamento parziale di contenuti e supporti.

D’altra parte, la valorizzazione dei risultati ed il relativo trasferimento è tanto più efficace se supportata da un processo che non si esaurisca in una azione di divulgazione di informazioni ma si caratterizzi per attività di studio, adattamento, coinvolgimento ampio e responsabile degli attori, consolidamento di reti, utilizzo di canali appropriati, attivazione di strategie e comunicative articolate.

Questo insieme di operazioni costituisce l’architettura tipica di un progetto Pilota di valorizzazione di disseminazione, così come definito nella normativa del programma Leonardo da Vinci.

L’Invito europeo ha una validità biennale (2003-2004) e, per ciascuna delle due annualità , sono già state previste scadenze differenziate per le varie misure.

A titolo informativo, si riassumono di seguito le date di scadenza per l’anno 2003:

Misura “Mobilità”

Le proposte vanno inviate (originale e due copie) all’Agenzia Nazionale entro e non oltre il 14 febbraio 2003 (fa fede il timbro postale)

Misure “Progetti Pilota” (escluse le Azioni tematiche). “Competenze linguistiche” e  “Reti transnazionali”

Le proposte preliminari vanno inviate (originale e due copie) all’Agenzia Nazionale entro e non oltre il 4 novembre 2002 (fa fede il timbro postale).

Misure “Materiale di riferimento”, “Azioni tematiche”, proposte presentate da organismi europei nel quadro di tutte le misure (esclusa la “Mobilità”)

Le proposte preliminari vanno inviate alla Commissione europea (originale e due copie) e all’Agenzia Nazionale (una copia) entro e non oltre il 4 novembre 2002 (fa fede il timbro postale).

I progetti relativi alla misura Mobilità possono avere una durata massima di 2 anni; quelli afferenti tutte le altre misure non possono superare i 3 anni di durata.

Come riflessioni conclusive si può dire che l’Avviso ha delle novità importanti e che ha recepito il dibattito che si è sviluppato sul bando precedente. Inoltre si presenta con una struttura, un linguaggio e contenuti caratterizzati da semplificazione e chiarezza.

Come suggerimenti per approntare i progetti si possono indicare i seguenti elementi:

rafforzare nella descrizione del contesto la realtà europea rispetto a quella nazionale;

esplicare con chiarezza gli obiettivi collegandoli possibilmente alla riforma del mercato del lavoro ed alla formazione continua;

progettare le azioni in coerenza con i principi generali del libro bianco;

fare riferimento alla valutazione degli esiti di eventuali progetti precedenti.