Rita Innocenzi denuncia i comportamenti conflittuali con l’azienda che fa capo a Rainaldi

La società ”Vibrocementi” dell’Aquila è stata condannata per aver  illegittimamente allontanato nel 2002 un rappresentante sindacale, dopo un duro scontro con l’azienda. E’ quanto deciso dal giudice del Tribunale  che ha inoltre  ha reintegrato Gianfranco Nanni, dipendente della società che faceva capo a Giorgio Rainaldi, presidente di Confindustria Abruzzo e della Camera di Commercio. Il fatto è stato denunciato e reso pubblico da Rita Innocenzi, Segretario Generale provinciale della Fillea-Cgil, la quale ha spiegato che al momento del licenziamento Nanni era anche rsa e membro della Cgil.
«Nanni - ha detto la Innocenzi - ora dovrà essere riassunto dall’azienda oppure risarcito. Ci siamo trovati con un’azienda diretta dai vertici confindustriali non abituati alle relazioni sindacali. Ne sono nati, quindi, rapporti conflittuali ed attraverso una serie di operazioni Nanni è stato ingiustamente buttato fuori dalla fabbrica. Non è stata invece accolta la parte sui ricorsi societari. Nel 2002, infatti, la Vibrocementi aveva chiesto ad alcuni dipendenti di dimettersi per essere poi riassunti in un’altra azienda sempre legata alla prima, la ”Rainaldi Service”. Attraverso quest’operazione - conclude - la Vibrocementi ridusse il numero degli operai a 15 e quindi in modo da non far applicare l’articolo 18 sui licenziamenti».