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COMUNICATO STAMPA DELLA FILLEA DI NAPOLI SUL LICENZIAMENTO DEL DELEGATO ALLA MOCCIA DI NAPOLI
UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE UN ODIOSA PERSECUZIONE L’Azienda Moccia-Irme si “riorganizza”
Riprende lo sciopero alla Sede di Napoli
Non abbiamo esagerato nel definire discriminatorio, vessatorio e premeditato, il licenziamento di Pietro La Rocca, dipendente dell’Azienda Moccia di Napoli per ben 27 anni, impegnato in quasi tutti i settori della Società, dal Centro Elaborazione Dati all’Ufficio del Personale, Rappresentante Sindacale e componente del Direttivo Provinciale della Fillea-CGIL, di quella CGIL che si sta battendo con tutte le sue forze in difesa dei diritti e per l’estensione delle tutele a chi non le ha mai avute.
Infatti, a distanza di dieci giorni e dopo tre di sciopero, di manifestazioni di contrarietà e di solidarietà dei lavoratori della Sede, l’Azienda ha “offerto” a La Rocca un contratto di CO.CO.CO. per un anno in una Società del Gruppo. Siamo all’inverosimile. Di fronte a tale “proposta” all’incredulità subentra la consapevolezza che siamo di fronte, ormai senza più veli, alle vere intenzioni dell’Azienda, che sono quelle di precarizzare i rapporti di lavoro e come si vede non soltanto quelli nuovi.
Oggi Pietro La Rocca, domani a chi tocca!
Quale sarà il futuro di Pietro a quattro passi dalla pensione e con un’età che sicuramente non gli consente un facile reimpiego? E’ questa la nuova “civiltà del lavoro” voluta dalla Confindustria e dalle Leggi di questo Governo? E così che si combatte la disoccupazione?
Insistiamo: ritiro del licenziamento e reintegro immediato.
La Fillea-CGIL di Napoli
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