ARIN NAPOLI, FILLEA: OPERAI
TRATTATI COME APPESTATI
“E’ una vergogna. 67
operai edili licenziati da 4 ditte appaltatrici dell’Arin da un mese
presidiano giorno e notte la sede dell’azienda idrica in Via Argine.
Dormono all’addiaccio dentro una tenda, con il freddo e la pioggia.
Nella totale indifferenza delle istituzioni cittadine'. E' quanto
dichiara in una nota Ciro Crescentini della segreteria della Fillea Cgil
di Napoli. 'La scorsa notte - prosegue il sindacalista -, uno di loro si
è sentito male, ed è stato ricoverato in ospedale. Due incontri, uno
promosso dall’Assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Nicola Oddati,
e, un altro dal Prefetto Renato Profili sono falliti per l’assenza del
Presidente dell’Arin e dell’Assessore per le Risorse Strategiche Enrico
Cardillo. I 67 operai edili licenziati sono trattati come appestati. L’Arin
e qualche assessore di Palazzo S.Giacomo dicono di non potere risolvere
il loro problema per non creare precedenti. Ma, non sono stati dei veri
e propri precedenti l’assunzione da parte di una controllata dell’Arin
di 20 operai edili per il tramite un’agenzia interinale? Eppure, i
lavoratori non chiedono la luna. Propongono all’Arin e al Comune di
Napoli di stabilire dei vincoli per le prossime assunzioni nelle
“controllate” Arin. Nel settore dell’edilizia, si sa, l’unico modo per
combattere la precarietà ed i licenziamenti è stabilire una sorta di
continuità lavorativa da cantiere a cantiere. Per 20 anni all’Arin, le
aziende edili aggiudicatarie degli appalti si impegnavano ad assumere
gli operai edili licenziati dalle aziende che avevano già svolto
attività lavorative precedenti per conto dell’azienda idrica. Ci
auguriamo che la riunione promossa il prossimo 6 Dicembre alle 16,30 dal
Prefetto di Napoli sortisca un esito positivo. Ci auguriamo che
l’Assessore Cardillo ascolti i lavoratori e le organizzazioni sindacali
”
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