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Torino

 

 

Ennesima tragedia nei cantieri edili  

L’operaio romeno deceduto e’ stato “assunto” il giorno stesso della morte.

Immigrati e precari pagano lo sfruttamento più degli altri.

 

Comunicato stampa Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil Torino

 

 

Mercoledì 8 ottobre è deceduto, Emil Lupo, operaio edile, precipitato da un balcone mentre lavorava in un alloggio al secondo piano di via Elba 18, quartiere Santa Rita a Torino.

IERI LA SCONCERTANTE SCOPERTA  - e’ stato “assunto” il giorno stesso della morte.

“Altro sangue innocente. Non serve dichiarare solidarietà ad un lavoratore deceduto tragicamente, ma bisogna impegnarsi per evitare che questo non debba più accadere.” E’ quanto dichiarano i Segretari Generali delle OOSS torinesi, Domenico Paoli Feneal U.I.L., Antonio Castaldo Filca C.I.S.L., Dario Boni Fillea C.G.I.L.

“Abbiamo scoperto – continuano i sindacati - che Emil Lupo non è mai stato assunto realmente  dall’impresa, come invece dichiarato. Emil è stato “assunto” il giorno della sua morte solo per tamponare la grave situazione.

Purtroppo un altro essere umano ha pagato con la vita la mancanza di sicurezza, derivante dal lavoro sommerso e del lavoro nero.

Occorrono più controlli e misure più severe, occorre che tutti siano educati e obbligati a rispettare le norme e le leggi.

Le responsabilità di chi non ha effettuato i controlli, in questo come in altri casi, devono venire a galla.

Immigrati e precari pagano con lo sfruttamento e spesso rischiando la propria vita, come è successo ad Emil, l’indifferenza delle istituzioni verso il lavoro irregolare che penalizza ulteriormente le categorie e le fasce sociali più deboli, quelle che maggiormente avrebbero bisogno di tutela. Chiediamo per l’ennesima volta che a livello locale si concludano i tavoli aperti, partendo dal tavolo prefettizio e aprendo un tavolo di confronto con il comune di Torino, per agire concretamente con azioni mirate utili a contrastare non solo il fenomeno torinese delle morti bianche, ma anche intensificando i controlli per arginare la piaga sociale dello sfruttamento sul lavoro.

 

 

Torino 9 ottobre 2008

  

 

 

 

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