Edilizia: trattative per integrativi in stallo

I sindacati di categoria minacciano a gennaio lo sciopero generale

                                                                       Comunicato stampa Fillea Cgil Sicilia

Le trattative con le associazioni dei costruttori per il rinnovo dei contratti integrativi provinciali non decollano e i sindacati di categoria minacciano per gennaio iniziative di protesta in tutte le province e lo sciopero generale della categoria. Un primo saggio delle intenzioni di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil si e’ avuto oggi con lo sciopero per l’intera giornata degli edili di Siracusa. “Nel resto d’Italia- afferma Enzo Campo, Segretario Generale della Fillea regionale- sono stati rinnovati quasi i due terzi dei contratti. In Sicilia invece- aggiunge- nonostante il settore sia in crescita e ci siano piattaforme presentate da mesi gli imprenditori nicchiano mettendo sul tavolo offerte inaccettabili”. A fronte di aumenti salariali richiesti del 7%, l’Ance sul territorio siciliano offre il 2%. Agli imprenditori il sindacato ha peraltro fatto i conti in tasca. “Il fatturato del settore- afferma Campo- e’ cresciuto con una media annua del 2% e il trend positivo si conferma anche nel 2006 con l’esclusione degli appalti pubblici che rappresentano pero’ solo il 25% del comparto”. Gli altri indicatori che la Fillea usa per dire che il settore cresce sono il numero degli occupati cresciuto dal 2002 al 2005 di 18 mila unita’, il numero delle ore lavorate e delle imprese “aumentate ovunque”. A Siracusa, ad esempio, il monte salari, secondo i dati della cassa edile, e’ cresciuto da 35 milioni del 2002 a 58 milioni del 2005, gli occupati sono passati da 5.930 a 8.336 e il monte ore lavoro da 5 milioni a 7, 7 milioni. “Nel resto d’Italia- osserva Campo- dove pur esistono zone piu’ o meno povere gli aumenti non sono mai stati inferiori al 7%”.

Palermo 15 dicembre 2006